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venerdì 7 agosto 2009

le ferie di Charlie2 (..segue..)

24/6 GIORNO SETTE - Silba (baia Sv. Ante) - Berguglie, isola di Molat (14 mgl. tutte a vela)
Stavolta tocca separarci dal Tellina: almeno provvisoriamente, e solo per una notte, ma il rifornimento di acqua che non facciamo dalla partenza è una necessità, e mi spiace comunicare a Simone che per stanotte non saremo vicini. Peraltro, vista l'intenzione di Miran di raggiungere Sakarun sul lato esterno di Dugi Otok e dare il via alle attività balneari rimanendo fermo per qualche giorno, decido di portarmi fino a Berguglie dove trovare l'acqua, e quindi raggiungere il Tellina il giorno seguente, a Sakarun o altrove in zona, all'altezza delle "Sette Bocche" se decidessimo tutti di spostarci più a Sud.
Partiamo comunque comodamente, concedendoci un altro bagno dopo aver mollato le cime al Tellina, e trovando subito un bel vento piacevole da Nord subito fuori dalla baia: mandiamo a riva tutta la tela finalmente, ed al gran lasco con mure a dritta puntiamo verso il passaggio tra Skarda e Isto, quindi una volta superato quello, ingaggiamo i vari isolotti sparsi laggiù strambando solo dietro Trameska, solo per non inoltrarsi troppo verso il mare aperto.
Tutta timonando a mano. Ho riprovato a dare la barra a Charlie2, fiducioso che il controllo, la pulizia e la verifica del giorno prima fossero serviti a qualcosa, per ammettere invece d'essere stato tutto inutile. Non vuole saperne di recuperare il pistone, e mi tocca metterlo via clamorosamente. Sono molto contrariato della cosa, non mi spaventa in sè tenere la barra, so bene di non essere un buon timoniere e per questo di solito mi servo dell'automatico, peraltro la necessità di timonare rappresenta un ottima occasione di imparare a farlo bene, finalmente. Mi stufa semmai la prospettiva di doverlo fare per un mese almeno, continuativamente, per non dire del fatto che la cosa non mi rende affatto autonomo (ho l'amantiglio e le borose dei terzaroli all'albero, quindi tutte le manovre sulla randa richiedono sul Topkapi che si esca dal pozzetto): non solo, pertanto, dovrò sempre servirmi dell'aiuto di Daria durante le manovre di issata o ammainata, almeno per tenere la barra al centro, ma in più non potrò mai collaborarla negli affari di bordo o nel "governo" dei bimbi, rimanendo vincolato al timone durante la navigazione. Brutto affare insomma. Non auguro per nulla "buone ferie" al pilota, ma non lo mando neppure al diavolo pensando allo sporco lavoro che ha fatto -molto bene- nel Quarnaro, che mi pare sia stato un ottimo congedo da parte sua! Resta da capire se si tratta di ferie, o pensionamento.. si sarebbe comunque messo a riposo con l'onore delle armi.
In compenso, con l'occasione, anche Daria si dedica al timone, e nello slalom tra le isole a ovest di Molat si distingue come un ottimo timoniere, mentre io gioco con i piccoli alle macchinine; doppiamo la punta SW di Molat dopo esserci bevuti -al lasco, da sopravento- il solito Bavaria di turno, stavolta un 32 portato veramente male, e svoltati nel mare interno di Molat puntiamo al molo del paese stringendo l'andatura a vela fino alla bolina. Si va su a meraviglia con due bordi secchi, e mi fa specie sapere che Sonia e Giorgio del Boiled Fish hanno passato qui i giorni scorsi bloccati per ben tre giorni a causa del maltempo, perché i colori del cielo e del verde isolotto davanti al paese sono oggi a dir poco scintillanti.
Ormeggiamo in banchina all'inglese, prendendo il primo posto del molo all'interno del porticciolo, con un "guest" dell'isola tanto volenteroso nel venire a prenderci le cime quanto sprovveduto (non solo non sapeva dirmi quanto fondo ci fosse, ma pure ci ha passato sul momento una tirella "finta"!); alla fine non entrare di prua è stato un bene e la manovra d'accosto benché improvvisata è risultata chirurgica, visto il fondale che degrada velocemente verso l'interno del porto. La sciura "ormeggiatrice" si presenterà con tanto di bastone e marito ultra-ottantenne solo più tardi, appena per riscuotere le 135 kn richieste, con corrente e acqua razionata (100 litri inclusi, ma non sono fiscali nel conteggio una volta aperto il rubinetto).
Facciamo la spesa al piccolo ma fornito shop, prenotando pane a volontà per l'indomani anche per conto del Tellina, poi andiamo da "Janko" a prendere una birra fresca sotto alla pergola e fare anche una partita a biliardo; specialmente ci procacciamo la cena reperendo presso un pescatore intento a rammendare le reti una splendida scarpena da 800gr., ottima benché non proprio regalataci (a 310kn al kilo): ci faremo almeno primo e secondo, cucinata a brodetto, innaffiando il tutto per bene con la prima bottiglia di prosecco ghiacciato. Ci scappa anche il primo sigaro in pozzetto dopo cena, e finalmente dopo l'Istria, le secchiate d'acqua dolce e salata, la bora ed il Quarnaro, mi sento finalmente in vacanza.
Miglia percorse 14 (totali 138)








23/6 GIORNO SEI: Lussino (Artatore) - Silba, baia Sv. Ante (20mgl, 5h. vela ca.)
Il programma originario prevedeva di fermarsi ancora a Lussino, magari spostandosi in paese per effettuare un pò di rifornimenti, specialmente visto il tempo che pare migliorare quanto a vento, rimasto da NE ma assai debole, ma rimanendo ancora coperto; il Tellina però, fedele al motto che con il tempo cattivo è meglio navigare, scalpita per muoversi ed alla loro partenza Simone si oppone "rumorosamente" e mi tocca in tutta fretta riprendermi dal torpore del mattino, e preparare immediatamente la barca per partire a nostra volta, abbinandoci a loro. Ci diamo come meta Ist, per consentirci di caricare acqua a bordo, ma si sa come vanno queste cose, ed allora dopo una bella veleggiata con una tramontana che ci spinge tranquilla al lasco e senza onde fino alla punta N di Premuda, si decide di deviare verso Silba, quanto meno per una sosta pranzo alla baia di S.Antonio. Dopo pranzo il tempo però si schiarisce per bene, i colori della baia sono splendidi e la voglia di navigare presto passa a tutti, quindi manderemo al diavolo il rifornimento di acqua, e stabilite le dovute economie a bordo decidiamo di non spostarci per la notte dall'ottimo gavitello che abbiamo preso, "in condominio": anzi, i gabellieri del posto si dimostrano gentili, e per una birra extra ci offrono un costo della boa a forfait per 150kn complessive, conteggiando una lunghezza complessiva di 15 metri per le nostre due barche abbinate. Stabilito il programma serale ci diamo al riposo, mettendo in acqua i tenderini e raggiungendo subito la spiaggetta per una passeggiata, e poi anche decidendo di raggiungere il paese a piedi per una passeggiata che sgranchisca le gambe a tutti, percorrendo lo splendido sentiero che la collega attraverso la macchia mediterranea.
A parte il gelato per i bimbi e la birrozza per gli adulti al baretto sul molo del porto cittadino, passeremo anche a prendere dell'ottima frutta e verdura fresca presso la signora della bancarella di fronte alla chiesa, peccato solo che il pane fresco alla pekara del paese sia già finito.
Cena a bordo tra ottimi auspici, dato che il cielo pare si sia definitivamente schiarito e la notte stellata invita finalmente a promettere soste balneari ai più piccoli degli equipaggi.

Nota bene: sono iniziate le ferie di Charlie2!!! Appena all'uscita da Lussino lo chiamo alla barra ma questo si rifiuta.. il pistone spinge ma pare non riesca invece a recuperare la barra.. sul momento lo tolgo via e tengo a mano la barra fino a destinazione, poi arrivati in baia l'ho smontato e provato da aperto in compagnia di Miran: tutto pare a posto, almeno apparentemente, nel senso che il motore gira bene. Certamente sarà necessario testarlo domani in navigazione...
In compenso è la luce di fonda che non sembra dare segni di vita: ho provato a sostituire la lampada al neon verificando che non è bruciata, qualcosa pertanto deve essere successo sul circuito.. staremo al buio all'ormeggio dunque, ottima occasione per ridurre l'inquinamento luminoso e risparmiare le batterie di bordo!
Miglia percorse 20 (totali 124)






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