ovviamente ci sono andato per acquistare il libro del "nostro inviato nel mondo" Luigi Ottogalli, da tempo mi sono ripromesso di leggerlo, sono in contatto con lui e non vedo l'ora di sentire i suoi racconti (per inciso è in questi giorni in partenza con il Jonathan, da salvador de Bahia andrà a nord fino alla Guyana francese)
..l'ho cercato alla "barcolana di carta" ma stranamente -vista l'esposizione veramente enorme- non c'era, allora stavo per prendere "Amaltea" che da tempo vorrei leggere, ma alla fine anche stavolta ne ho rimandato l'acquisto (40 euro per un "racconto di navigazioni" sono tantini nhè!) ed ho destinato i miei fondi a Nigel Calder..... un gran bel tomo da oltre 800 pagine il suo "Il grande manuale della Crociera", finalmente edito in italia da Nutrimenti a partire dallo scorso giugno... all'estero se ne dice un gran bene.. quasi un must.
vi dirò! :-)
Bello, sembra bellissimo e la collana e' prestigiosa... l'unico dubbio e': cosa ci deve dire sulla crociera che gia' non sappiamo?
RispondiEliminaa volte questi libri hanno una funzione sostitutiva, quando non puoi andare in barca, ti leggi il libro!!!
praticamente pornografia...
ciao
senza parole
no spè.. (francesco vero?)
RispondiEliminalo credevo anche io.
l'ho appena iniziato, mi aspettano almeno altre 800 pagine dopo il centinaio scarso che ho letto.
..e già mi ha fatto sentire un CRETINO!
ti spiego.. sto affrontando il primo capito che parla delle "barche", in generale.. fornendo indicazioni utili per capirle bene e poterle e saperle scegliere meglio.
ok... l'approccio è UNICO. Analitico, ingegneristico direi.
nel senso che approccia agli scafi per via delle dimensioni e delle specifiche di massa e geometria.
..semplice quanto geniale.. stupefancente nel momento in cui diventa divulgativo su questi ambiti altrimenti "esoterici", o comunque prerogativa solo dei progettisti navali.
mentre noi che siamo quelli che "paghiamo sempre" ci tengono (ci hanno tenuto sinora) molto probabilmente APPOSTA al di fuori di queste conoscenze, se non altro perché salta fuori per subito la mala fede dei cantieri produttori, nella predisposizione di schede tecniche incomplete, inesatte e fuorvianti. Di proposito!
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