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giovedì 17 dicembre 2009

CHASSIRON GT

Oggi "chicca". Barca francese da veri francesi, quindi barca da viaggio prima di tutto, ma tra le francesi da viaggio andiamo a pescare un modellino con fattezze e fascino da "vecchia bizzocca" eppure ancora apprezzatissima tra i cuginetti velisti d'Oltralpe. Anzi: si potrebbe dire che la parola stessa Chassiron rappresenti per loro un mito della vela paragonabile, con le dovute proporzioni, a quanto per noi italici possano evocare le realizzazioni storiche di cantieri come Sangermani o Craglietto; e la scelta nella ristrettissima gamma di questi celebri velieri da grandi navigazioni ricade sul modello mediano: tra il piccolo familiare GC ("grand croiserie") e l'inarrivabile TDM di 13 metri ("tour de monde" e non serve aggiungere altro!), vediamo l'intermedio ed equilibrato 11 metri GT ("grand tour"). Di seguito un paio di foto di insieme, in cui spicca la splendida coperta (in legno) e la chiglia lunga "oceanica" (scafo invece interamente in vtr), di un esemplare armato a sloop (esiste anche un'opzione di armo a ketch, assai tipico sugli Chassiron): il pozzetto è comunque centrale e raccolto, il cavallino accentuato, la tuga rialzata appena fino oltre l'albero, la poppa a curvatura negativa. Ancora di seguito una breve scheda tecnica poi alcuni "dettagli" che contano.

Builder: Chassiron Designer: Chantier Richard à Marenne

Dimensions
LOA: 11,5 m Beam: 3,6 m Draft: 1,7 m

Engines
Engine(s): Diesel Engine(s) HP: 49 Engine Model: Perkins

Tankage
Fuel: 150 l Water: 350 l
















Legno a profusione già all'esterno.. splendida la falchetta in mogano con il passacavo inox di chiusura a cavalletto; sotto la linea di galleggiamento spicca l'elica in pozzo, e la pala del timone di dimensioni generose. Di rara eleganza ed al tempo stesso funzionalità la colonnina del timone, con il tientibene affatto invadente ma efficace e la tuga dalle linee retrò.
Di seguito un paio di immagini del GT con l'armo a ketch, che al di là dei gusti personali, conferisce a questa barca un plus valore in termini di purezza ed eleganza di linee innegabile, con le tre bianche vele spiegate sull'acqua, che emergono dal limpido mogano del piano di coperta.








Di seguito invece un dettaglio del pozzetto, che può apparir sacrificato nelle dimensioni, eppure ben dimensionato per l'equipaggio di questa imbarcazione, che a dispetto delle dimensioni non può che essere composto da una coppia di adulti, al più con qualche pargolo. Gli sforzi in gioco sono infatti ben contenuti da garantire una navigazione tranquilla e sicura a qualsiasi equipaggio.
La barca nasce concepita, infatti, per la navigazione d'altura a lungo raggio, senza vincoli di tempo nè preclusioni di rotte, ma non certo per l'ammassamento di umanità a bordo per aperitivi in marina: navigazione in "tour", più che crociera estiva pertanto, con pochi o zero compromessi.










Passiamo infine alla distribuzione degli interni, che a parte l'eleganza della profusione di legni presenti, ricalca quanto detto prima a proposito della concezione progettuale.
Due sole le cabine, ai due estremi per la giusta privacy con relativa separazione degli ambiti funzionali, salvo il bagno uno soltanto per semplicità impiantistica ed a beneficio di un ampio gavone di stivaggio affiancato alla sala macchina essa stessa spaziosa e di ottima accessibilità.
Zona living a centro barca, e di fattezze abbastanza tradizionali invece, con stipi e librerie di contorno, separata per intero da paratie a tutta altezza dalle zone di "servizio": la cucina ed il carteggio, al piede della scala di accesso, una per lato, con un tavolo di navigazione veramente monumentale se confrontato a quanto si vede nelle barche moderne.



























Uno sguardo alle due cabine a poppa ed a prua, essenziali nel loro fascino "mahogany" (si notino a parte i bagli in legno sui cielini "a botte", nella foto di prospettiva, anche particolari rari come le persianine di aerazione sulle porte):









E occhiata conclusiva a sala macchine, e relativo completissimo pannello di controllo in pozzetto.








.. e Bon Voyage!










3 commenti:

  1. affascinante! in una foto mi pare di riconoscere il cantiere Tessari?!! ma quante belle barche ci sono lì??

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  2. e riconosci bene!
    di belle barche solo quelle due comunque, quasi "perennemente" parcheggiate la in attesa di qualcheduno che le conosca, le capisca, le apprezzi e se le porti via! (sempre che non c'abbiano un buco in chiglia..)

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  3. Mi ritrovo qui perchè sto valutando l'acquisto di uno Chassiron GT e cercando informazioni ho trovato questa pagina. Splendida descrizione, non fa che aumentare il mio interesse per questa vecchia signora.

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