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mercoledì 20 ottobre 2010

Impianto elettrico Primario e Batterie, Atto 1 (l'anamnesi)

...botta e risposta con l' (amico) esperto!

IL QUESITO:

ciao e buongiorno carissimo,
ti scrivo perché ho un problema di batterie... discutendo mi avevi lasciato anche il tuo email personale del lavoro e lasciato la disponibilità anche a fornirmi assistenza, oltre che il "materiale", ed adesso che ho qualche noia "elettrica" ho pensato di scriverti......... come avrai forse letto sul forum ho preso la barca nuova, un Grand Soleil 39, e già mi pareva mal dotata a livello di batterie, ma adesso ho anche scoperto che sono messo ancora peggio..


al volo ti dico: quando l'ho comprata aveva due batt da 100 il vecchio proprietario ha dichiarato che una delle due era "arrivata" e me l'ha sostituita prima di consegnarmi la barca, e fin qui tutto bene... durante la crociera di trasferimento non si sa come sono rimasto una sera a secco ed ho dovuto riesumare tutto il sistema con l'aiuto di una batteria a prestito, riacceso il motore e via, da li in poi tutto ok, abbiamo portato la barca da Roma a Venezia senza più noie, in verità facendo parecchio motore, ma con la consapevolezza anche di essere carenti come parco batterie e scorta di elettricità, dunque abbiamo preso già in fase di primo trasferimento una decisione di questo tipo:

1) aggiungere una terza batteria dedicata solo al motore.. al momento le due da 100 lavorano assieme, cioè servono sia il motore che i servizi, mentre noi vorremo avere una batteria anche ovviamente più piccola da dedicare solo al motore, di modo che la coppia di batterie dei servizi si possa sfruttare a fondo mentre l'altra dedicata al motore sia preservata dal rischio di una scarica imprevista e ci possa in tutti i casi permettere di mettere in moto (sull'altra barca prima ero organizzato proprio così quanto a impianto di batterie, e sempre con un interruttore 0-1-2-BOTH avente appunto su 1 la batteria motore singola e su 2 la coppia di batterie dedicate ai servizi)

2) aggiungere un pannello solare, non grande, diciamo sugli 80/85 watt, da servire la coppia di batterie dei servizi.

Tutto questo fino a questo scorso we che ho avuto una brutta sorpresa: finora ho sempre commutato lo stacca batterie tra 0 e BOTH visto che le due batterie erano collegate "insieme", ma per caso domenica sera poco prima di chiudere la barca per andar via ho provato a vedere che succedeva tenendo il commutatore sulle posizioni 1 e 2, e per mia sorpresa sgradevole ho notato che in una delle due posizioni il Voltmetro non segna più di 9 volt e mezzo, meno di 10............. con la premessa che nel we sono stato comunque in banchina con il cavo 220v, dunque con le batterie in carica (ho un carica batterie elettronico, non so dirti precisamente la marca ed il modello)

una domanda per te, dunque: credi, come io TEMO, che una delle due batterie si sia COTTA? (presumo la più vecchia, a sto punto.. cioè quella che il vecchio proprietario mi ha dato per buona cioè "superstite" e non ha sostituito..)  ..purtroppo era già tardissimo, erano le 22 di sera e dovevo tornare a casa e non ho potuto fare tutti i dovuti controlli, ma mi è rimasto questo cruccio ed oggi ho pensato appunto di scriverti per avere un confronto con te che sei esperto in materia....
grazie

un caro saluto, ciao
davide




LA RISPOSTA: 

Rispondo subito alla tua domanda:
credi, come io TEMO, che una delle due batterie si sia COTTA?
in realtà. prima di affermare una cosa del genere, fossi in te, verificherei bene i contatti elettrici, oppure con un tester digitale misurerei la tensione ai capi di ogni batteria (avendo staccato i morsetto (o più o meno).
In questo modo sarai certo di misurare la tensione reale alla batteria (non influenzata magari da un collegamento ossidato). Se misurassi davvero meno di 11 Volts (9 o 10 non importa) e la batteria fosse stata caricata da poco (anche 15 gg sono poco per scendere a 11 volts), allora la diagnosi sarebbe pressochè certa.

Vorrei poi commentare le tue scelte:
1) aggiungere una terza batteria è certamente fattibile, ma prima imposterei l'impianto per funzionare con le due attuali in maniera ottimale, io farei in questo modo:
1- controllerei che tutti i cavi di potenza (linee principali da e verso il motore) non presentino ossidazioni o punti di forte resistenza (dadi lenti, ossido, cavi sottili o rovinati), il test si fa anche con un tester misurando la resistenza (Ohm) ai capi del punto sospetto e dove supera qualch Ohm, pulire disossidare, sostituire.
2- mi procurerei il modo di caricare entrambe le batterie durante l'uso del motore, dal partitore a diodi fino a sistemi molto più efficenti e, ovviamente, costosi. E' fondamentale che il cavo che va al motorino di avviamento e quello che dall'alternatore va a caricare siano separati.
3- l'12Both, io lo manterrei come metodo per avviare usando la batteria servizi ma da non commutare a motore acceso (infatti si installa il partitore di carica per questo)
4- Come batterie io suggerisco di usare tecnologie diverse, dove
- per il motore si può usare una normale batteria piombo acido liquido, o (più compatta leggera e con spunti maggiori) una a piastre spiroidali (tipo optima o maxxima), oppure una AGM, che secondo me, però ti garantisce una riserva di energia che per il motore è meno utile (meglio un buon spunto, tanto i servizi con la batteria motore non li devi usare.
Per i servizi consiglio le AGM dove l'energia che si può prelevare dalla batteria è molto più vicina a quella di targa (90Ah), il top è comunque rappresentato dalle GEL che hanno come vantaggio il poter prelevare quasi completamente la energia di targa per un numero molto più elevato di cicli, e come svantaggio costo e necessità di un caricabatterie elettronico di ottima qualità.
In questo modo, per i servizi ti troveresti una riserva di energia considerevole, potresti poi valutare dopo almeno una stagione se 90Ah sono pochi per le tue abitudini e considerare di aggiungere una seconda batteria.

I costi
Le soluzioni che ti ho indicato vanno crescendo nei costi secondo questa progressione
- due Acido libero (batterie per auto): sconsiglio soprattutto per la batteria servizi
- una acido libero (motore) una AGM: soluzione economica ma più pesante e spreca la capacità della batteria motore
- due AGM: crescita del costo senza reale motivo, a meno di non mettere poi in parallelo le due AGM e aggiungere una batteria motore se ti accorgi che non basta l'energia
- una spiroidale una AGM: soluzione ottimale per pesi e ottimizzazione dell'uso dell'energia
- una spiroidale e una GEL: soluzione per "gran rada" ottimizzi il consumo di energia ma paghi certamente molto

L'impianto
Per semplicità e cercando di riutilizzare ciò che hai senza spendere troppo, ma facendo attenzione a non comprare una Ferrari e mettergli le gomme della bicicletta, io userei questo schema.




Dove usi uno staccabatterie sul negativo per staccare tutto. Uno staccabatterie per il pacco servizi se devi interrompere energia ai servizi, l'12Both per selezionare la batteria con cui avviare il motore. L'12B non si muove quasi mai.

In alternativa, più semplice questo sotto, soffre del problema che per caricare la batteria servizi è necessario commutare l'12B a motore acceso (o accendere con la servizi direttamente), può essere un ripiego se non si possono sdoppiare i cavi di avviamento e carica, o se si vuole risparmiare (scontando di dover fare attenzione a cosa si ricarica in modo manuale).



Controlla le lampadine (soprattutto interne) e sostituisci con LED, cambia i fanali (almeno la luce "fonda") con LED, e con poca spesa (forse) otterrai il 100% dalle batterie senza trasformarti in una centrale enel.

Fotovoltaico
Sono favorevole, ma parli di 80/85W, che (CREDO) siano un po' pochi per sopperire alle ricariche motore, e troppi se vuoi solo compensare l'autoscarica (in questo ultimo caso penso 20W bastino).

Da qui ci si può certamente allargare e trovare soluzioni molto più ottimizzate e di conseguenza costose, ma io mi domando sempre varranno queste il tempo il danaro e la complessità?







Conclusione dell'atto 1:
considerando che c'ho capito metà di quello che mi è stato riferito, consigliato, indicato, bla bla bla, e che farei già difficoltà a riconoscere a bordo i vari componenti, quali presenti quali no (ne sa qualcosa un amico che mi ha chiesto a bruciapelo che tipo di *shunt* possiedo, ed ancora aspetta la mia risposta..), sarà il caso che:
1) mi metta a studiare! (il ponderoso Capitolo 1 del libro di Zerbinati, che è una specie di "tomo nel tomo"..)
2) cercarmi, affidarmi e mettermi nelle mani di "uno bravo" e possibilmente della zona... 

5 commenti:

  1. ci dobbiamo mettere le mani pure noi... pure per me è arabo...forse Giorgio ci capisce qualcosa...

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  2. stai sintonizzata allora Sonia che questa è solo la prima di CINQUE puntate!!! :-))

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  3. ATTENZIONE:
    Fonti bene informate (e di cui mi fido) mi dicono che lo staccabatterie sul negativo è prassi discussa (alcuni dicono che sia meglio, ma molti dicono che sia peggio) e che comunque le norme di sicurezza lo vietano a partire dal 2002

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  4. Davide,
    intanto ti dico che mi hai risollevato la giornata con una bella risata... mi piace molto come scrivi.

    Il tuo amico ha scritto tutto molto chiaro, è una bestemmia dire che non c'hai capito la metà di quello che ha scritto :-)

    Comunque, visto che la tua barchetta ha bisogno di un vero restyling dell'impianto elettrico, se come dici (e ci credo vista la mia domanda sullo shunt), è meglio affidarsi ad un professionista... ma... dico ma... devi stargli dietro e farti spiegare cosa fa, dove lo fa e perchè lo fa.
    E poi, il manuale del Zerbinati è un bel tomo, vero, ma molto discorsivo e davvero molto semplice, quindi vai tranquillo leggilo che non avrai difficolatà a capire.

    Infine, non sono d'accordo con il tuo amico per il pannello solare, perche un pannello (rigido) da 80/90W ti permetterebbe tranquillamente di rimanere in rada per giorni senza accendere il motore... teorizzando che il tuo frigo funzioni come il buon creatore comanda !
    Ciao
    Max

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  5. oh Max..! ti ringrazio dei complimenti (lo so che sei un mio accanito lettore e spesso mi utilizzi pure come anti-stress.. occhio che mi prendo una laurea breve in psicologia e ti mando le fattura a casa! eheh), ma TI PREGO non precorrere gli eventi che sennò mi rovini il finale e mi resta tutta la platea delusa!!!! ;-))

    conoscendomi un tantino, vuoi che non abbia già anticipato alla Sonia che questa è solo la prima di 5 unità didattiche, a mio personale uso e consumo, senza avere già -nell'ordine-:

    1) letto il capitolo 1 di Zerbi + di 16 volte;

    2) tempestato il tecnico di fiducia di cui sopra, prima durante e dopo i pasti (e pure logicamente prima durante e dopo gli interventi a bordo già effettuati.. segue fattura!);

    3) preso tutte le possibili informazioni su pannelli solari e relativi ammenicoli di regolazione (e mi è pure restato un sms diretto a te "in canna", nella cartella delle Bozze, già che ho ricevuto pronta consulenza dall'altro elettronico del Gruppo Velisti Anonimi che scrive due messaggi più su, a proposito di una questione improvvisa..);

    4) deciso quanto lecitamente consentito dalle risorse in essere ma anche -non solo- ipotizzato pure gli upgrade dell'impianto a venire, per.. diciamo i prossimi 3 anni? ;-)

    ...tubicontinua..... :-)))

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