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martedì 16 novembre 2010

the VAGABOND project



- il varo del VAGABOND, il 17 marzo 2000

- 2 anni di navigazione intorno alla Groenlandia fino al 2001

- la circumnavigazione del continente Artico nel 2002/2003 passando per il passaggio a Nord-Est (primo yacht ad attraversarlo senza sosta) svernando in Kamtchatka, per raggiungere poi l'anno seguente lo stretto e le isole di Bering passando prima per il Giappone; proseguendo ancora da li fino all' Alaska ed il Canada, e attraversando infine il passaggio a Nord-Ovest con la meta finale dello Spitsbergen




- 5 (lunghi) inverni tra il 2004 ed il 2009 trascorsi a battersi con la Natura più selvaggia nella desolazione dello Spitsberg

- il ritorno in Groenlandia attraverso il passaggio a Nord-Ovest in senso contrario nel 2010, stavolta ospiti a bordo di un trimarano norvegese (B. Ousland)



La storia di una barca d'acciaio di 47 piedi, del suo comandante coraggioso (Eric Brossier) e di un'equipaggio (France Pinczon du Sel moglie di Eric, la loro figlia Léonie nata nel febbraio del 2007 dentro la pancia del Vagabond, e tanti altri che si sono succeduti a bordo); una storia che sembra veramente non finire più, infinita come i ghiacci sterminati che ha attraversato negli ultimi 10 anni.
Un film ed un libro che non conoscevo, ma che meritano d'essere approfonditi, e presto prometto che mi doterò dell' edizione italiana del libro pubblicata dalla sempre affidabile Nutrimenti.






Per tutti noi che comodi a casetta ci apprestiamo ad affrontare un nuovo inverno, con i riscaldamenti termoautonomi ben settati sulla temperatura interna di 20°C sopra lo Zero, resta un sito tutto da scoprire per chi ama il Grande Nord: http://vagabond.fr/index.en


"I was born in Japan, I left the country when I was only three months old, but ever since I want to return. To see Nagoya again. In september 1969 I crossed the Arctic by air to go to France. To return along this route by boat was a very ambitious project, but the magic of the Arctic and other remote areas have shown me, on previous voyages, to be a true temptation. Such strong and unforgettable experiences are the source for emotions which afterwards one will constantly try to relive.
Moreover there is this irresistable urge to discover, meet and mix with other cultures. It is time that peoples, isolated in the Siberian Arctic who live a life so different from ours, are noted by us. This long traverse of several months is the perfect occasion to testify of how man succeeds in adapting to his environment, even in a hostile climate and a politically and economically unstable system. A sailing vessel allows to give back some of the warm hospitality so often and spontaniously encountered when one travels.
So, it goes without saying that this project came to life little by little, and being supported by a crew and by absolute resoluteness."

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"Le Passage du Nord-Est fût la grande étape dans l'élaboration d'un navire de passionnés. Passionnés de navigations insolites, de plongées inconnues, de randonnées dans des massifs sans nom, passionnés de géologie, de biologie, d'ornithologie, passionnés d'explorations et de découvertes…

Chacun a sa place à bord, au fil d'un programme dicté par les ambitions et les projets des équipiers qui viennent vivre leur rêve. Pendant une semaine ou un mois, ce voilier est leur cadre de vie, leur camp de base, leur support logistique. 

Je souhaite ainsi permettre à d'autres projets de voir le jour, grâce à un bateau parfaitement adapté et bien rodé. Telle est ma motivation profonde. Un projet de longue haleine, quelques années qui marquent une vie."

Alors, bienvenue à bord !
Eric Brossier











2 commenti:

  1. Libro non fantastico per come è scritto.
    I libri che mi piaciono di più sono scritti da chi realmente ha vissuto l'esperienza.

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  2. spetta spetta. l'hai già letto??!?!
    ma per capirci: non l'ha scritto Eric in prima persona?

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