Pagine

giovedì 23 dicembre 2010

Pulizia del Teak di coperta

......e non rispondetemi subito: "Teak Wonder" perché m'incazzo!
(molto più di quanto mi sono già incazzato ricevendo dal mio negoziante di fiducia la spiegazione del lavoro da fare ed il preventivo di spesa con i prodotti di cui sopra!)



piuttosto chiaritemi qualche dubbio da analfabeta del teak:

- idropulitrice si / idropulitrice no ???
ne ho comperata una "apposta" in offerta al discount, per la stessa ragione (se non si rompe in 15 giorni!) non credo che abbia una gran pressione di lavoro, però ho letto sul libro di Zerbinati "Lavori a bordo" a proposito del teak, testuale e categorico: "MAI usare l'idropulitrice!"

- teak cleaner professionali: quali?
(il mio negoziante, quello stesso di cui sopra, ne paventa uno nuovo tipo impregnante a base "acquea" anziché "petrolchimica", marca Ferrotone.. mi pare!) e specialmente: quante mani, quanti prodotti, quanti cicli? (quanti euri???)

- sbiancante si  / sbiancante no?
visto che ci sono quelli maniaci della preservazione assoluta del legno -mancati restauratori o antiquari- che dicono che è un acido e come tutti gli acidi al legno alla lunga non fa bene...

- olio si / olio no ??? (di lino o di giogioba?) 
ma a questa domanda vedendo anche come il lavoro va fatto, e quali risultati da (restituzione dell'olio suddetto ad ogni risciacquo per tutta la vita, agevolazione allo sporco di annidarsi nel legno pasticciandosi ed impastandosi dentro, giusto per cementarsi per bene in tempo per il prossimo ciclo di pulizia, varie ed eventuali) mi sarei dato già una risposta: NO (e vi prego non provate nemmeno a smontarmi da questa convinzione essendo pure l'unica che ho!)

- rimedi della nonna???
le ricette qui si sprecano: chi dice acqua e limone (in un secchio d'acqua 4-5 limoni tagliati e spremuti), chi l' acido ossalico (ma perché esiste davvero? e dove si compra? tutti ne parlano tutti lo usano, ma io temo sia solo un mito o una favola o si trovi solo nel "piccolo chimico"..),  chi sapone neutro (ph 5.5 come quello per l'igiene intima..), altri last al limone acqua tiepida e panno morbido (quello per i piatti, cioè..), CIF crema quella per i gabinetti (!), sapone di Marsiglia (in scaglie o "chante claire alias il gallo del pulito"?), varichina diluita (1 litro per 4-5 litri di acqua), Ace blu (a quale essenza di profumo?), sapone naturale alias "lisciva" l'unico vero ed originale rimedio nonna made, ecc ecc ecc  ...... senza dire che poi -ovviamente- ogni ricetta "della nonna" che sia tale c'ha pure i suoi trucchi che in quanto tali non sono dati a sapere... (intervenendo sul legno preventivamente già bagnato o da asciutto?? facendo agire i rimedi prima e per quanto tempo? c'è chi usa acqua con il 10% di varichina bagnando il teack la sera e risciacqua la mattina dopo ...) 

- spazzola morbida / spazzola dura ???
qualcuno addirittura ho sentito dire usa la scotch-brite, la spugnettina verde della 3M.. consigli ben accetti (e gradite foto!), i più talebani un pennello a setole morbide genere quello da barba!

- lungo senso delle venature / in senso trasversale alle venature??? (in diagonale?!?!?!)
come eseguire correttamente utilmente e specialmente senza far danni, l'operazione vera e propria di pulizia MANUALE?? (rigorosamente in posizione di preghiera islamica, e con la prua della barca rivolta verso la Mecca..) 

- tempistica degli interventi ???
una volta all'anno (spero..) ovvero ogni quanti mesi (settimane ..inorridisco)? pre- o post- pausa invernale?

- opzione zero???
(leggasi: secchiate di acqua di mare durante la crociera estiva e amen, e lascio che la Natura faccia il suo corso..)

- (portare la barca in Turchia come ha fatto il mio amico che se ne è andato a Marmaris [*] e poi non è più tornato, o qualcuno dice persino in Thailandia e farsi rifare il ponte nuovo pagando da mangiare a tutta la truppa impegnata in coperta per un paio di settimane?)




[*] vedasi foto seguenti, del nuovo ponte in teak "turco" di cui adesso si pregia la coperta della ns. cuginetta Gs 343 "Adventure", partita per il Paradiso dei velisti e logicamente mai più tornata indietro...







17 commenti:

  1. A domanda...consiglio...;-)
    1° A metà ottobre lavare bene con detersivo e grande risciacquo poi trattare con olio di lino
    2° Pianificare il trattamento di pulizia all'inizio della bella stagione (aprile)
    - idropulitrice...MAI! Toglie il midoll...ino tra le venature del legno!!!
    -Sciacquare abbondantemente
    - Spazzola durezza media data in obliquo alla venatura del teack
    - detersivo sgrassante (per l'auto,per i piatti)
    - Teack wonder seguendo le istruzioni (per risparmiare:leggere gli ingredienti e andarli a comprare in un negozio di prodotti chimici).
    - se il teack è sporchissimo, segnato o venato: una leggera passata con carta abrasiva del 1200 o 1500, poi a coperta bagnata dare una soluzione 50%\50% di acqua e candeggina. Stendere con mocio e sciacquare abbondantemente dopo 15 minuti.
    - Togliere il salino dopo ogni uscita in mare!!!

    Ciao! francesco

    RispondiElimina
  2. il teak e una bella cosa ma piu lo pulisci meno dura.no prodotti chimici ,spugnetta abrasiva contro fibra,l acqua di mare non rovina niente.con quello che costa rifare una coperta conviene sbiancarla solo se vuoi vendere la barca.

    RispondiElimina
  3. grazie anonimi.. prendo nota di tutto, ma aspettiamo altri contributi! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao,da mia esperienza da produttore/assemblaggio e montatore di coperte in teak non usare assolutamente l'idropulitrice rischi di sfogliare il teak,basta solo una sciaquata con il wonder e ogni tanto una carteggiata con carta abbrasiva di grana 100 mai usare detersivi..

      Elimina
  4. Io ti dico Teak Wonder !!!
    Ma già lo sai :-)
    Sulla pulizia del teak troverai mille e uno consigli, mille e due istruzioni, la cosa strana è che funzionano quasi tutte, se arrivano da gente con sale in zucca.

    Inoltre tutti ti diranno: NO alla idropulitrice !!! MAI !!! Funziona, ma la usi un paio di volte... e voilà il teak è da comprare nuovo !
    AH AHA

    I miei consigli qui: http://y2ks.blogspot.com/2010/11/manutenzione-ponte-in-teak.html

    Buone elucubrazioni natalizie :-)

    RispondiElimina
  5. Vedo che non ti mancano le domande!!! e si hai anche qualche risposta.... vedi le foto di Adventure... :-)
    1 idropulitrice NO NO NO il primo o secondo anno non ti accorgi dei danni che fai, poi, quando te ne accorgi è troppo tardi. Le venatu...re del teak si approfondiscono e quando non le pulisci si riempiono di sporco e tendono a far ammuffire il teak stesso.A questo punto cominci a pulirlo sempre più spesso, attivando un processo a catena che si autoalimenta e finisce con la "morte" del teak.
    2 prodotti: condivido la scarsa opinione che hai sui prodotti di "marca", non mi sono mai piaciuti perché cari e dai risultati discutibili. Personalmente sconsiglio prodotti aggressivi, e se ti piace chiaro, sicuramente la varichina è una soluzione che da risultati, ma non sono in grado di dirti le conseguenze dopo anni di uso. Alla fine a me il teak piace così com'è anche se un po' invecchiato dal sole.
    3 Sicuramente spazzola morbida, o al limite dura ma mano leggera.
    La soluzione che preferisco quelle spugnette che ho trovato una sola volta, che hanno un'impugnatura di plastica, ma sotto è come una scoth brite, molto utili per evitare di rompersi le unghie contro bitte etc.
    4 non ho una regola se vena o contro vena, probabilmente un'azione circolare che tenda ad evitare di accanirsi sempre nella stessa direzione è la migliore.
    5 io faccio la pulizia una volta l'anno in modo approfondito, poi pulisco alla bisogna.
    6 opzione zero, interessante. Ho conosciuto chi praticava questa tecnica. Il teak era ben tenuto e non mostrava i suoi anni. Controindicazioni: era diventato molto scuro, e quando c'è umidità nell'aria, questa rifiorisce sul teak bagnandolo come se piovesse.
    Per questi due motivi a me non piace.
    Grazie per la citazione

    RispondiElimina
  6. Acido ossalico diluito in acqua per schiarire. Poi olio di jojoba che si acquista a Genova in p.zza Caricamento.
    In Turchia i cantieri usano 3 parti di olio di jojoba ed una parte di impregnante. L'olio (che non unge) penetra in profondita...' e l'impregnante resta in superficie e mantiene il colore per due anni.
    Questo l'ho saputo quando ormai avevo deciso di eliminare il problema facendo fare la mia ultima creatura senza teak.

    RispondiElimina
  7. ps.
    l'olio va tolto assolutamente ad inizio stagione o la coperta diventerà ustionante sotto il sole estivo.... ciao francesco

    RispondiElimina
  8. ... acqua di mare e ramazza.... dopo con spugna, non spazzola, acqua dolce con un pochino di sciampo per bimbi, dopo acqua a volonta', la prima volta tanto olio di gomito....poi la frequenza dev'essere costantee e ravvicinta, a secondo del posto dove ti trovi, con prima acqua di mare poi semplice acqua dolce abbondante

    RispondiElimina
  9. se ami avere un colore piu' morbido ed hai tempo, quando e' tutto ben asciutto un velo di olio il piu' chiaro e trasparente che trovi.

    RispondiElimina
  10. sono INCANTATO!!! :-))
    sapevo di aprire un capitolo ricco delle più eterogenee esperienze ma non fino a codesto punto!

    (avevo letto già il pezzo di Max di Y2K a tema.. anzi avevo preparato questa uscita proprio in quegli stessi giorni.. grazie Max del tuo intevento qui! ..anche se mi consigli il TeakWonder come sapevo già, e li mi preoccupa più il lavoro che il costo, dato che ho talmente poca pazienza che sarei in grado di combinare pasticci epocali quando non si tratta di lavori ignoranti tipo dare la vernice av in carena...)

    ..poi per esempio da alcuni altri avevo sentito in passato il monito "acqua dolce MAI", mentre ho sentito che anche in molti cantieri nautici viene utilizzata l'idropulitrice "correntemente" per la pulizia dei ponti di coperta delle imbarcazioni lasciate a rimessaggio..

    il mondo è bello perché è vario, però l'idea di provare sui rimedi "alternativi" -sebbene non creda affatto all'omeopatia!!!- non mi spiace affatto.. ;)

    e poi l'adagio lasciato da "anonimo" secondo cui "il teak è una bella cosa ma piu lo pulisci meno dura" mi pare da prendere a monito di rango assoluto!!!!


    GRAZIE A TUTTI intanto.. e Auguri!

    RispondiElimina
  11. ps.
    interessante la spiegazione "scientifica" data da Claudio a proposito del processo di dannegiamento innescato dall'uso dell'idropulitrice!!! (io credevo che avesse piuttosto la forza di "sfondare" il legno cioè di ridurne lo spessore per mero effetto di levigazione..)
    e poi anche il discorso relativo all'opzione zero che è quella che ho adottato in questa prima stagione di "schiavo del legno": pulizia approfondita iniziale sullo schema di Skipper Eli, quindi acqua e olio di gomito a volontà, ma teak rimasto molto scuro e che fiorisce puntualmente ai primi segni di umidità nell'aria, anche solo alle ultime ore prima del tramonto nelle giornate estive in Adriatico..

    molto interessante davvero, siete un pozzo di conoscenza!

    RispondiElimina
  12. Secondo me:
    1) Lavarlo spesso solo con acqua, spazzolarlo invece raramente e sempre in senso perpendicolare alla venatura (sulla mia prima barca ho fatto danni spazzolando longitudinalmente)
    2) usare solo quando necessario saponi non aggress...ivi (spesso uso lo shampoo o il bagno schiuma per gli umani e viene benissimo)
    3) Una o due volte all'anno schiarirlo con un po' di acido ossalico diluito (se lo compri in drogheria costa come il sale da cucina ;-))
    4) sempre 1-2 volte l'anno io lo proteggo con un olio che ho scoperto solo quest'anno (dopo averne provati parecchi): non vorrei far pubblicità anche perchè Osculati mi sta sulla palle, ma è proprio quello in barattolo di Osculati. E' poco oleoso rispetto agli altri, ma protegge il legno dallo sporco che è una cosa incredibile! Per 2-3 mesi conserva quel bel colore di legno naturale e non si sporca. Decisamente migliore rispetto agli altri, che poi per mesi continuano a lasciare il marrone in giro

    RispondiElimina
  13. grazie Roberto, contributo prezioso il tuo da parte di un accanito teckista! :)

    nb. l'amico Proust di Y&S mi ha segnalato un suo articolo a tema veramente ben fatto e ricco di molti altri spunti, e conferme anche... qui: http://blog.yachtandsail.it/post/902/consigli-spiccioli-%E2%80%93-pulizia-del-teak

    tra l'altro lui ricorda correttamente anche l'uso del Viavà -si si proprio quello commerciale- per togliere le macchie! non l'ho indicato dandolo per noto e scontato, io con due figli piccoli lo tengo a bordo sempre per tirar via macchie di sugo e olio dell'insalata quasi ad ogni pasto, ma molti non lo sanno ed è bene ricordarlo... (un amico mi ha fatto notare persino che Osculati, a proposito e tanto per far nomi, commercializza un prodotto spray "smacchiante per teak" ma se vedete la bomboletta vi renderete conto di che cosa veramente si tratta, anche senza leggere la composizione chimica o il nome del produttore.... ovviamente a prezzo "nautico"!!)

    RispondiElimina
  14. da parte di Simone:
    scotch brite della ruvidezza che serve in base a quanto devi grattare e acqua meglio se salata. Evita qualsiasi detergente o peggio sbiancante perchè o è troppo aggressivo, ce ne sono alcuni che sciolgono la gomma dei comenti e cuociono il ...teak, o non fa niente tranne richiedere un sacco di acqua per essere sciacquato. Poi olio; concordo sul chiaro: per colore e rapporto qualità prezzo: Stoppani. Io eviterei anche il risciacquo con acqua dolce perchè un po' di sale preserva dal marciume, cioè dal l successivo, inevitabile riingrigimento. Però serve a poco perchè tanto appena piove....
    Se pulisci coassiale alla fibra è vero che lo segni un po' di più ma in realtà migliori il grip. Se non ti da noia l'odore allunga l'olio ancora con trementina, petrolio lampante o dil. sintetico( in ordine di qualità ) 50 e 50 per farlo penetrare più a fondo, viene meglio e risparmi anche. Fondamentale che prima dell'olio sia perfettamente asciutto.

    RispondiElimina
  15. BO! MA!
    Prodotti aggressivi, semplice risultato... ma le murate?, abbiamo danni collaterali pazzeschi, cosa pensiate che siano quelle goccie "di calcare"
    perchè si sono aggrappate ferocemente al gel o alla vernice?

    Forse perchè mentre il vostro limone scendeva ha distrutto le murate, oppure Fantastico teak wonder che pulisce e sbianca il vostro teak nello stesso momento stà sbiancando anche le murate?

    Dopo? l'acqua di mare, la condensa notturna entrano in quella struttura che avete distrutto per pulire il teak e non esce più il calcare.

    Usate detergenti neutri nessun limone o acido ossalico mangiate i metalli le anodizazzioni le murate e la vernice, spazzola in acciaio fine, le trovate da osculati/ CSA rimini / Catalogo sedilmare. detergente neutro, passate 2 volte ma non carteggiate le murate, la barca dura di più, ogni lucidatura, vi costa da 40 ha 50 Euro mq2,
    si questi sono i costi, se volete una murata nuova.
    i primi 15/20 Euro al mq2 li pagate subito, poi il resto dopo 15/10 lucidature spendete 200/250 Euro mq2 per rigelcottare o per verniciare.

    Ciao B.V

    RispondiElimina
  16. Ciao a tutti. Nella nostra gamma ci sono due prodotti per il Teak, Teak Step 1 e Teak Step 2, rispettivamente smacchiatore / pulitore e sbiancante / rinnovatore, made in Italy e con impatto ambientale ottimo come si può vedere sulla scheda tecnica scaricabile dal sito . Entrambi sono venduti in confezione da 1 kg e 10 kg.
    Sul sito http://www.carbongroup.it tutti i dettagli.

    RispondiElimina

stramba, vira, rimettiti in rotta e poi commenta...