Giovedì14 agosto 2008 – giorno 6
Giornata di relax con navigazione in flottiglia per rotta nord in compagnia di Bluesiana e Tanukj, destinazione Rava; tutto motore nella più assoluta assenza di vento, ma in compenso abbiamo visite alla chiglia del Topkapi: un gruppo molto numeroso di delfini, cinque o sei, iniziano a giocare sotto la nostra prua lasciandoci tutto il tempo per fotografarli da vicino. Restiamo semplicemente estasiati dall’incontro, proprio mentre un amico, a suo tempo invitato a bordo a far parte della compagnia mi messaggia della nascita improvvisa del suo primo figliolo, che chiamerà Davide come me. Tutto stupendo, come già accaduto in questa crociera, gli elementi e gli esseri che li vivono quotidianamente, mi fanno riflettere e mi confermano, di nuovo, dell’esistenza di una regola unica, diciamo una roba sul genere “cerchio della vita”.
Arriviamo al porto di Vela Rava prendendo di fatto possesso della banchina e dell’intero paesino, dato che in tutto il molo ospita 5 barche e non di più! Non ci sono servizi portuali né trappe, quindi ci tocca stare sulla nostra ancora, ma è gratis quindi non si può desiderare di meglio. Per trascorrere la notte di Ferragosto non avremo potuto trovare posto migliore.
Arriviamo prestissimo, praticamente prima di pranzo, in conformità alle medie della flottiglia decisamente più basse di quelle a cui c’eravamo già abituati, quindi dedichiamo la giornata al relax, alle pubbliche relazioni (aperitivi e spuntini a go-go, ospiti di Tanukj per pranzo piuttosto che per la merenda), ai rifornimenti (non male il market sul fronte del porto: la ragazza molto carina che lo gestisce non capisce niente né di italiano né d’inglese, ma in compenso ha pane fresco –su prenotazione-, viveri di prima necessità compreso un po’ di frutta e verdura, nonché acqua e specialmente bibite fresche e gelati), ed alle manutenzioni. McGyver in persona si occupa di ripristinare la tenda a rullo del tambucio, che ancora solo lui a bordo ha capito come va fatta funzionare senza far saltare la molla, nonché di rimontare la pompa a pedale del lavello, che giaceva divelta da settimane dopo che la Daria sotto il peso del pancione di gravidanza aveva staccato (solite fascette da elettricista ed il gioco è fatto, per il più classico degli interventi a carattere provvisorio, destinato come al solito ad assumere poi carattere definitivo). Il giovane Stefano, aspirante McGyver, viene invece spedito, semi-volontariamente, in banchina armato di ago e filo a rammendare il tendalino leggermente scucito su un fianco. È da rimarcare come qualcuno, e non si è mai capito chi, se di altre barche o dei locali, intenerito della scena (che sembrava la Maria Maddalena, per quanto era impegnato ed affranto e con tutto questo drappo di tendalino poggiato sulle gambe incrociate!) lo dota anche di ombrellone giallo per custodirlo da un’insolazione assicurata: manca purtroppo la documentazione fotografica dell’evento.
Un bagno in cima al molo, una passeggiata, un paio di foto ai motocoltivatori che passano a vuotare i bidoni delle immondizie, che è già l’ora della cena: per le 21 la truppa al gran completo è attesa ad un tavolata al Keko Grill e saremo in tutto una quindicina compreso un bimbo ed un Labrador. Raccomandati dal buon Maurizio, decisamente conosciuto in zona, mangiamo divinamente spendendo anche meno che altrove: personalmente ho trovato superba l’insalata di polpo calda, una delle più buone che abbia mai mangiato. Per il dopocena stavolta si va su Bluesiana a tirare le ore piccole tra un bicchiere di scotch (per i tre skipper passa sottobanco e lontano da sguardi indiscreti una rimanenza di invecchiato scozzese da urlo, mentre alla ciurma viene propinato Jack Daniels!), un sigaro di manifattura valsuganotta, per finire immancabilmente con racconti ed aneddoti di mare, fino alle barzellette. Su quella di “Cenerentola e l’anguria di mezzanotte” cavo letteralmente il coniglio dal cilindro, e offro a tutti di scendere a terra dove sul molo servo per davvero l’anguria di mezzanotte (che avevo nascosto in frigo nel pomeriggio ed era già bella fredda). Bagno notturno per qualcuno, poi a scaglioni si inizia ad andare a nanna e ci si congeda da una serata e da una compagnia davvero magiche.
Miglia percorse 18 (miglia totali 261)
sveglia nella pace di Luka Zut
in flottiglia verso Rava
fa caldo senza vento..
visite gradite a prua
Vela Rava, e relativa nostra invasione
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