riordino e pubblico il racconto dell'esperienza vissuta da un conterroneo -catanese come il sottoscritto- diventato felice armatore di uno splendido Catalina 36 acquistato negli Stati Uniti.. per corrispondenza!
Cominciamo: Un genovese mi ha invitato a visitare un sito di imbarcazioni usate, simile a yachtword, anzi la barca si poteva trovare anche li. Scelta la barca sulla base delle dotazioni, anno ecc. contatto un italo-americano, un broker. Questo broker non aveva direttamente la barca e si rivolge ad un altro broker che la vende per conto di privati. Forse un errore non essermi rivolto direttamente a chi ha ricevuto l'incarico di vendere avrei risparmiato un passaggio, ma con mia sorpresa l'italo-americano con il quale ero già entrato in confidenza mi chiede di fare un'offerta con un notevole ribasso. Quindi è lui che tratta la barca e riesce a spuntare alla fine un prezzo davvero interessante. Fino a questo punto un piccolissimo impegno economico con fotocopia di un documento personale. Decido di fare periziare la barca ed incarico un perito esperto. Per la folle somma di 350 USD mi viene inviata una perizia giurata e numerose immagini.
Scopro che le imbarcazioni Catalina sono tutte certificate Ce all'origine ma non vengono marcate quelle per il mercato interno. Mi informo e mi dicono che devo effettuare la marcatura CE e per l'esattezza ho bisono di una certificazione post construction. Istituto Giordano, Rina ed altri da me contattati mi offrono questa certificazione in italia con una somma che va dai 5 ai 7 mila euro. Di fronte alle difficoltà il broker italo-americano si offre di restituirmi la piccola caparra iniziale. Insisto e decido di fare eseguire negli USA la certificazione CE che viene pagata solo 3.500 USD. A questo punto ho una perizia e tutte le prove eseguite per la certificazione (prove di sbandamento ecc.). Adesso sono nel ballo e devo ballare.
Scelgo di saldare e di organizzare il trasporto fino a casa. E' sempre il mio broker che si occupa della documentazione e dell'organizzazione del trasporto. Io ho solo affittato dall'italia un carro e pagato il viaggio da porto a porto. Alla luce dell'esperienza conviene Dochwise (navi affondanti) costa parecchio ma se si considera il trasporto su ruota, la preparazione, la culla ecc. non è che si risparmi poi tanto. Ho scelto questo tipo di trasporto anche perchè nella mia città per riarmare mi muovo meglio. Con Dochwise lo sbarco è Genova. Olbia o Taranto una volta l'anno. (Il trasporto su nave float on/off costava un botto e comunque in questa maniera ho avuto la barca a casa dove tutto è più semplice..)
Per concludere molti amici sono partiti per la Grecia o la Croazia per cercare barche ed hanno solo perso tempo e denaro, tanto denaro in alberghi viaggio ecc. Se il dollaro ritorna ad essere favorevole con un po di coraggio si possono fare ottimi affari, purchè si scelga una barca sulla costa atlantica.
Credo di avere risparmiato un bel po' di quattrini, rapportando ai prezzi che ho visto in giro. Non è stato semplice organizzare tutto da casa (qualche telefonata e numerose email). Sono soddisfatto perchè ho acquistato un 36 piedi con spazi degni di un 40, eccezionali le finiture, assemblaggi, materiali, impianto elettrico. La barca è un 2001 ed ha navigato un mese l'anno uniproprietario. Sono riuscito a trovare un sito dove i vecchi proprietari hanno creato un diario dei loro viaggi e da li ho potuto conoscere tutto della barca (esempio sartie e serbatoio nafta sostituiti un anno fa).
Qualitativamente parlando e soprattutto considerando che non sei tu a scegliere la barca ma la barca a scegliere te, come dice qualcuno, lo rifarei subito anche perchè ha superato le aspettative. Bisogna considerare che è arrivata con un mare di ricambi, radar, 4 pannelli solari, barbeque, gru per tender, autopilota, timone a vento, ecc
E' chiaro che la barca l'ho pagata con un cambio estremamente favorevole. comunque se dovessi rifare l'operazione alla luce dell'esperienza maturata sicuramente farei meglio, più velocemente e forse risparmierei ancora soldi.
I problemi, riepilogando:
1) Certificazione CE (fatta in america da una compagnia autorizzata è costata meno della metà di quanto mi avevano chiesto in Italia.
2) il vero problema è il trasporto, se organizzato bene si può risparmiare tanto, qualche problema l'ho avuto.
3) su un carro da 40' la barca fortunatamente ci stava e quindi ho abbattuto i costi. Certo mi hanno fatto pagare caro i pochi chilometri su ruota ed il rizzaggio, se c'è un'interessato in loco si può risparmiare tanto.
4) Per l'acquisto mi sono rivolto ad un Brokers americano che ha trattato il prezzo riuscendo a strappare un ulteriore sconto di 12.000 USD, che comunque poi ho speso per preparazione certificazioni ed altro:
http://www.yachtworld.com/azzurromare/
Va bene anche http://www.yachtworld.com/core/listing/advancedSearch.jsp
E' importante il contatto e l'affidabilità del Broker. Il mio contatto in Florida:
IMSC Inc. / International Marine Sales & Consulting
1700 NE 63rd Court
Fort Lauderdale, Florida 33334
954.491.7860 O
954.491.6035 F
954.675.0870 C
http://www.IMSCUS.com
OCCHIO.... è un italo-americano furbone :-))))). Sa fare molto bene il suo lavoro..
Vediamo di rispondere a qualche domanda:
1) certificazione CE. Dal cantiere Catalina le barche escono tutte marcate CE, ma se la barca è usata necessita comunque, per l'importazione la "Certification post construction assesment". Questa ispezione con relativa certificazione è stata eseguita negli USA dalla CeProf con un costo di 3400 USD contro i 6.000 - 7000 euro richiestimi in italia.
2) Nessun problema per la dogana bisogna presentare soltanto la certificazione CE e la fattura di acquisto + ovviamente i documenti di trasporto. Su questa si paga l'IVA. Il costo delle spese doganali è ridicolo.
3) La vera difficoltà è trovare un trasportatore che ti prepara la barca (invaso, telo, trasporto all'mbarco ecc) e la imbarca. Qui si rischia di spendere parecchio.
4) Dochwise ha navi affondanti che te la prendono così com'è senza smontare nulla e te la portano a Genova, Civitavecchia, Sardegna e qualche volta a Taranto. I costi sono alti (a seconda della stagione e delle promozioni da 25.000 USD a 16.000 USD.)
5) In italia ti romperanno le b....le per l'immatricolazione........ ma in belgio è presto fatta.
6) E' importante cercare la barca sulla costa atlantica per risparmiare i costi di trasporto, possibilmente un porto ben servito.
7) importante affidarsi ad un buon broker locale. Si invia un offerta (chiaramente al ribasso con la fotocopia di un documento di identità; se si conclude l'affare, un anticipo e successivamente, prima che il brokers possa mettere mano sull'imbarcazione, il saldo. A quel punto giacchè la barca è tua, fino all'imbarco assicurazione e patti chiari con il broker per la guardiania e l'ormeggio fino ad imbarco avvenuto .
Il broker nel mio caso è stato fondamentale sia per ottenere un notevole ribasso sul prezzo (ha ottenuto due ribassi consecutivi) ma soprattutto per la preparazione ed il trasporto all'imbarco. Credetemi non è stato facile organizzare tutto da casa. Mi sono ritrovato con una barca mia un carro noleggiato e pronto sotto la nave ed una nave in partenza per il giorno e l'ora indicata. Tutto doveva essere organizzato per non perdere il treno e non avere nessuna difficoltà.
UN CONSIGLIO: PIANIFICARE TUTTO PRIMA E NEI DETTAGLI.
Benissimo le navi che fanno il trasporto su ponte senza smontare nulla.
Anche l'opzione di fare la traversata è stata presa in considerazione, ma
1) In ottobre è la stagione di tifoni
2) questa sarebbe costata comunque un botto (chi lo fa per lavoro si fa pagare e bene)
3) Avrebbe comportato tre mesi di stop nella mia attività, e questo ha un costo (non sono pensionato e non faccio lo skipper di professione)
4) Cambusa soste ecc. anche quelle hanno un costo
Certamente sarebbe rimasta la soddisfazione di una traversata atlantica, che comunque non mi sarei sentito di fare senza prima avere controllato minuziosamente la barca.
Sul fatto di avere comprato "a scatola chiusa", ho ragionato pensando che un viaggio negli USA avrebbe avuto comunque un costo e non avrebbe risolto il problema giacchè le mie capacità di valutazione non vanno sicuramente oltre le prove ed i test fatti dai periti, pur credendo di non essere comunque completamente "bianco".
Per concludere posso solo dire che la barca non l'ho mai vista ma conoscevo tutta la storia e la vita anno per anno. Ho avuto in mano una perizia capillare fatta negli USA per la somma complessiva di 340 USD ed una seconda perizia fatta dall'ente certificatore in occasione della certificazione CE (anche questa serissima con prove di sbandamento, prove in mare ed ispezione esterna).
Non ho mai avuto l'impressione che qualcuno mi prendesse per i fondelli ma anzi ho trovato serietà ed estrema professionalità.
Devo dire che per uno con la mia mentalità è stato difficilissimo adeguarsi e fidarsi ( mi sono dovuto violentare). In definitiva non si sognano nemmeno di darti una fregatura. Capisco che per un italiano è difficile da pensare ma è così, almeno nel mio caso.
La barca è arrivata in perfette condizioni ed a bordo non solo non mancava uno spillo ma pensa, solo per darti un'idea, che ho trovato un mare di ricambi ed almeno 1000 euro di bulloneria in acciaio inox che chiunque avrebbe potuto sottrarre e certamente non ne avrei saputo nulla.
Uhmmm.... molto, molto interessante.
RispondiEliminaNonostante il pagamento di IVA, spese doganali, trasporto e certificazione è stato lo stesso economicamente vantaggioso?
Quanto ha risparmiato rispetto ad un'imbarcazione analoga sul territorio italiano?
Non puoi pubblicare un prospetto?
Bye
il prospetto economico lascerebbe il tempo che trova, nel senso che si basa su un ipotesi di vendita.. (non essendo dato a sapere quanto l'amico catanese ha speso, giustamente)
RispondiEliminacomunque. ugualmente PROVEN! :-)
guardiamo questa, a titolo di esempio, Roberto:
http://www.yachtworld.com/boats/1995/Catalina-Mark-Ii-2069035/FT.-Lauderdale/FL/United-States
richiesta di US$ 79,900
(vale a dire 53.000 euro al meraviglioso cambio attuale di 1,50 "scarsi" !!!)
si tratta di un'unità identica a quella comperata "per corrispondenza", sempre sulla costa atlantica, ma del 1995 mentre quella dell'amico è un 2001.. comunque si tratta a mio modo di vedere di una splendida barca, ottimamente tenuta ed attrezzata!
Per quel che conosco (poco, ahimè) queste barche, posso ritenere che in Europa servano circa 90-100mila euro per acquistarne una così: vuoi per la difficile reperibilità ma senza dimenticare che si tratta di una barca realizzata sapientemente! (a Nigel Calder piacerebbe insomma... il "catanese" ne è entusiasta.. sei cm di tuga in sandwich, robusta affidabile e veloce, interni in teak massello.. barca marina costruita per navigare in oceano insomma!)
sul mercatino di yachtworld -al solito- ce ne sono in area Eu -tra Grecia e Olanda- 5 unità in tutto, sempre in versione MkII, con prezzi compresi tra 79.000 la più economica e "vecchia" del '95, fino a 117.000 la più cara; la più recente è del 2003 e quota 112.500; la più conveniente parrebbe a prima vista un'unità del 1999 trattata dall'ottima e affidabile agenzia inglese "Williams & Smithells Yacht Brokers", offerta a 85.000 euro collocata -manco a dirlo- a Preveza)
dando per scontato un margine di trattabilità diciamo degli "spari": quindi acquistiamo a 70mila USD tondi tondi.. ci può stare.
Oltre al prezzo della barca sono da aggiungere, a stima (ma mi riprometto di chiedere lumi alla persona che mi ha suscitato questa riflessione):
- Certificato CE: USD 3400
- Trasporto: USD 20.000
- Spede Doganali: USD 500
- IVA: USD 15.000
- Commissione Broker: USD 1.000
TOTALE: USD 39.900 ... arrotondiamo a 40mila mettendoci dentro spese bancarie e telefoniche per altri 100 dollari.. ;-)
TOTALE: 110 mila dollari USA
ovvero al cambio attuale... 74.000 euro
sarebbe all'incirca un 20% in meno rispetto all'acquisto in europa...
ti pare che ho sbagliato quaccheccosa?
Stai cercando una barca usata?
RispondiEliminaVista yacht4web | Barche usate