"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)

sabato 23 gennaio 2010

le ferie di Charlie2

GIORNO TRENTANOVE - 26/7 - Orsera - Cittanova (10mgl, tutte a vela)

La mattina scorre velocissima: doccione in marina (che hanno quelli con il rubinetto come a casa, senza maledettissimo pulsante salva acqua: ed ecco spiegata la fila siderale davanti ai cessi!), poi classico bucato di magliettine 25x25 del piccoletto, un paio di bistecche alte 1 dito recuperate nell'ottima "mesnica" locale e pure un paio di lavoretti portati a termine, tanto per portarmi avanti con la lista di avarie che inevitabilmente la crociera si porta dietro come fisiologico strascico (un bel ragno nuovo realizzato per rizzare la randa per bene, che l'altro pareva fatto con l'elastico delle mutande der nonno; belle calze nuove per i parabordi comperate allo shop); il tempo di pagare la modica cifra di 343kune, comprensiva di tassa di soggiorno per 2 adulti, ed insomma si è pronti per uscir dal porto e mettersi per rotta Nord diretti a Cittanova, dapprima a motore il tempo di uscir dall'arcipelago, poi a vela arrivati al traverso di Funtane e da li in poi ci si fa una splendida bolinetta larga su per rotta 340° mure a sinistra, praticamente fino alla diga foranea di Cittanova.
E con il tempo anche per ingaggiare un Comettino coetaneo del Topkapi e di lunghezza comparabile (un 850 o un 910, ma cambia poco perché comunque lo superiamo in tromba da sottovento con mano sapiente sulla barra), mentre un trimarano arancio pure lui sulla stessa rotta, sorpassa entrambi lasciandomi nel sospetto che andasse a motore (sospetto poi del tutto suffragato quando lo riaggancio al traverso di Cervar, trovandolo impantanato con le sue vele colorate più floscie che mai).

La frase del giorno è di Simone, e quando mai sta zitto si direbbe: "..i catamarani non li sopporto proprio! ..se ti avvicini a quello papà, giuro che l'affondo con il mezzomarinaio!"
In compenso la visione più epica di questa giornata ha protagonista un altro multiscafo, trimarano di lunghezza sugli 8 metri, ma piccolo di scafi che di più non si può, bandiera olandese, colore giallo, al 99% autocostruito nel giardinetto di casa.. un uomo al timone, una donna a prua, la coperta inzaccherata di ogni masserizia, taniche incluse. Li vediamo entrare subito davanti a noi in porto, fissandoli incuriositi per la loro "singolarità" in mare, ma poi con Daria rimaniamo letteralmente esterrefatti quando in rapida seguenza vediamo saltar fuori dallo scafo centrale, uno, poi due, poi tre, poi 4 ed infine contiamo 5 figlioli. Ci guardiamo negli occhi con mia moglie, poi il nostro sguardo corre alle due (solo 2!?!?!) nostre creature di bordo e di colpo ci sentiamo non solo per nulla gli imprudenti genitori per i quali i nonni (e molti altri..) vorrebbero farci passare, ma specialmente laaaaaaaaaarghi e con tanto tanto tanto comodo spazio a bordo!

Per il desco serale promulgo una cena di commiato con la terra croata, e come di consueto -quasi- andiamo ad accomodarci all'ottimo e affidabile tavolo della konoba "Tabasco", nel suo appartato e molto accogliente vicoletto. Ringraziando i pargoli che non sono stati troppo agitati da farcela andar per traverso, tutto è ottimo come sempre sotto la supervisione di Jarka l'ostessa sosia di Michelle Pfeiffer -le ho ricordato della musica di Graso che ci aveva somministrato in filodiffusione l'anno scorso e si ricordava pure!-, e con 345 kune per tre bocche (Francesco pastina in brodo, peggio per lui!) consumiamo un primo di pasta alle vongole e canestrelli, ed un ottima buzzara mista (pure con qualche dattero in mezzo a dar sapore), e Daria rimane entusiasta della cena a tal punto da dichiararla come miglior cena al ristorante negli ultimi 40 giorni di crociera. Rimane il dubbio che l'abbia detto come frase di circostanza per celebrarne la conclusione ("era ora!" insomma..), piuttosto che per aver dimenticato le altre cene visto il tempo non proprio breve trascorso in questi mari, in questo fortunata estate 2009 (e nuovamente "era ora che finisse", insomma..). Tutto buono al palato, però, e questo è certo.

Miglia percorse 10
(miglia totali 500, in c.t.)

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