"..quando l'ipocondrio riesce a dominarmi tanto, che solo un robusto principio morale può impedirmi di uscire deciso per strada e mettermi metodicamente a gettare il cappello alla gente, allora mi rendo conto che è tempo di mettermi in mare al più presto.
Questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola. Con un gran gesto filosofico Catone si butta sulla spada: io zitto zitto m'imbarco. E non c'è niente di strano; se soltanto lo sapessero, prima o poi quasi tutti nutrono, ciascuno a suo modo, su per giù gli stessi miei sentimenti per l'oceano."
(Herman Melville, da Moby Dick)
Ah che bello Moby Dick e che belli i tempi dell'università. Leggere di mare guardando i riflessi sulla laguna.
RispondiEliminaE camminare a Venezia per arrivare in orario a lezione e la gondola traghetto e poi di corsa il treno e via così.
Quando ho visto il film "Dieci inverni" ho pianto di nostalgia come una fontana...
Moby Dick da rileggere, me lo segno! Grazie
:)
RispondiEliminae comunque mi fanno segno dalla regia che c'è in giro una traduzione un pò meno "barocca" che fa più o meno così...
"..ogniqualvolta l'insofferenza mi possiede a tal punto che devo far appello a un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada e buttar giù metodicamente il cappello di testa ai passanti, giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile. Questo è il mio modo di sostituire pistola e pallottola. Con un fiorito filosofare Catone si gettò sulla spada; io, con calma, mi imbarco. In ciò non vi è nulla di sorprendente. Quasi tutti gli uomini, anche se non lo sanno, una volta o l'altra, ciascuno secondo la propria natura, provano sentimenti pressochè simili ai miei nei confronti dell'oceano."