"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)

domenica 31 ottobre 2010

Everybody Changing

"...tutti stanno cambiando e io non
Mi sento così.
Tu te ne sei andata
Presto scomparirai
Dissolvendoti in una meravigliosa luce
Perché tutti stanno cambiando
E io non mi sento a posto"

sabato 30 ottobre 2010

Arrivederci TOPKAPI

dirti Addio mi costa troppo...



Hey!, if we can solve any problem
Then why do we lose so many tears
Oh, and so you go again
When the leading man appears
Always the same thing
Can't you see, we've got everything goin' on and on and on
Every time you go away you take a piece of me with you
Every time you go away you take a piece of me with you

Go on and go free, yeah
Maybe you're too close to see
I can feel yor body move
It doesn't mean that much to me
I can't go on sayin' the same thing
Just can't you see, we've got everything do you even know we know
Every time you go away you take a piece of me with you, oh
Every time you go away you take a piece of me with you

I can't go on sayin' the same thing
'Cause baby, cancha see, we've got everything goin' on and on and on

Every time you go away you take a piece of me with you
Every time you go away you take a piece of me with you

giovedì 28 ottobre 2010

Island Packet Estero - videoTest

Video-prova un pò più seria (e completa) di quella già pubblicata nell'invito alla visita del Salone di Genova e che aveva suscitato più di qualche dubbio al nostro amico Francesco: a lui dedichiamo perciò il video seguente, e vediamo se insiste ancora a chiamare day-sailer questo gioiellino da acque blu..



DATI TECNICI
Lunghezza 11,71 m
Larghezza 3,76 m
Pescaggio 1,22 m
Sup. velica 65,78 mq
Dislocamento 8074 kg
Posti letto 4+2
Progettista Bob Johnson
Cantiere Island Packet
Prezzo 265.300 euro

mercoledì 27 ottobre 2010

accidenti ai francesi allevati a pane&vela

 "Manca oramai meno di una settimana alla partenza della Route du Rhum, vi scrivo dal computer di bordo di UniCredit. 
[...] 
Il pubblico accorre da ogni dove, e spinge contro le transenne per ammirare le barche, un commentatore di Radio France intervista skipper ed altre personalita', il sottofondo e' di musica contemporanea, o spesso, di musica caraibica del Guadalupa, la sera le mura di tutta la citta' vecchia si trasformano in un enorme schermo di proiezione con immagini di scorse regate... 
[...] 
E' davvero uno spettacolo fantastico, un vero onore essere qui ed assistere ad un evento di questa portata... Per i francesi e' sicuramente uno degli eventi sportivi piu' importanti dell'anno, l'atmosfera qui a St Malo e' effervescente, il pubblico accorre ad ammirare le barche e i loro skipper, i ragazzini ti fermano per strada per chiedere un autografo, conoscono i nomi di tutte le barche e di tutti gli skipper, hanno con se' un album con tutte le foto che ricorda una raccolta di figurine Panini, noi non siamo calciatori ma velisti, per loro comunque miti da ammirare, e' davvero incredibile." (tratto da "La Route du Rhum prende vita a St Malo", Marco Nannini's blog site)


(il grassetto è opera mia: e chi ha orecchie per intendere intenda!) 
...........e in bocca al lupo e Buon Vento, Marco!

TN eight o'clock

Il primo avviso di ghiaccio in pista non si scorda più (almeno fino al prossimo disgelo)

martedì 26 ottobre 2010

da (ri)vedere

filmastro che ieri sera trasmetteva Iris in prima serata, ma c'era troppo pargolame in giro per potermelo gustare.. quindi prendo appunto per rivederlo, direi che merita: Sotto Falso Nome (2004)

- c'è un bravo regista italiano (il palermitano Roberto Andò)
- un serissimo Daniel Auteuil, più melenso che mai
- due bellissime, che non saprei scegliere tra la più giovane conturbante Anna Mouglalis o la "sempreverde" Greta Scacchi (la mia attrice preferita ai tempi di "Presunto innocente" e "Prova schiacciante")
- ci sono belle atmosfere rarefatte e malinconiche, lente q.b.
- una discreta fotografia sia d'interni che d'esterni (Capri, Ginevra, Cracovia)
- le musiche di Ludovico Einaudi, onnipresente sottofondo al limite dell'ossessione
- persino delle splendide immagini con i protagonisti che navigano a vela sul lago, a bordo di un fascinoso "legno" d'epoca
per un thriller noir a sfondo letterario, magari non proprio di quelli che inchioda alla poltrona con gli occhi sbarrati, ma raccontato con eleganza e gusto delicato.

Unico appunto: il trailer in lingua italiana lo trovate in rete (e a 1' 05'' si vede anche la scena della barca), su youtube c'è una bella e significativa sequenza, sebbene non proprio di qualità eccelsa, ma qui preferisco inserire il trailer in lingua originale francese che riporta il titolo francese "Le Prix du désir" evidentemente stravolto (come spesso purtroppo accade) nella mania tutta italiana di tradurre -anche!- i titoli senza mantenere alcuna fede con il senso originario..






"... da bambino mi piaceva sostare sotto gli alberi, mi piaceva sparire e riapparire nei varchi di luce lasciati dalla nebbia, a tredici anni, sotto uno di quegli alberi, inventai e disegnai una storia, poi la dimenticai. Quando è riaffiorata dopo qualche tempo, pensai di scriverla.
Credo sia cominciato così il mio gioco a nascondere. 

Il gioco di un bambino che non sa cosa teme o desidera di più: se restare nascosto o venire scoperto...."

Ma che freddo fa

lunedì 25 ottobre 2010

Impianto elettrico Primario e Batterie, Atto 2 (visita & diagnosi)

O per meglio dire lE visitE, due e ricevute a domicilio, e non certo dal medico della mutua



quanto invece dal bravo elettrauto di fiducia, indicato dalla nostra gemellina vicina di ormeggio Gs39 "Tawhiri", che dalle sue mani è già passata per un potenziamento degli impianti elettrici di bordo quasi "da manuale".

Questi i responsi Diagnostici, in ordine ai nostri problemi di "tensione" ed alle nostre ambizioni di up-grade in chiave radaiola (poi via alle critiche in commento, mi raccomando ragazzi!):

- delle due batterie di bordo, due gemelle in acido libero sigillate marca BOSCH da 100 Ah, la più vecchia, se di vecchia si può parlare avendo appena 15 mesi, risulta kaputt, difettosa all'origine a quanto è lecito supporre: espone tra 9 e 10 volt e mezzo e non si salva (c'avessimo solo avuto uno straccio di scontrino fiscale o fattura ce la si faceva buona in garanzia, peccato!);

- la seconda, imbarcata in luglio poco prima di lasciare Fiumicino è invece evidentemente ok;

- analogamente a quanto accade su "Tawhiri" l'ipotesi di potenziare il parco batterie con una terza unità, separando possibilmente il trio di accumulatori su due banchi separati per motore e servizi, è percorribile, anzi mentre "Tawhiri" ha la terza batteria extra inbucata in un vano semisegreto sotto il carteggio (stava la prima ancora che la barca arrivasse a Caorle sotto le cure del nostro comune tecnico, avendo già ricevuto il potenziamento in epoca e dalla proprietà precedente), da una veloce misura del vano stagno al di sotto della seduta del carteggio, che ospita le due attuali batterie, è verificata la possibilità di aggiungervi anche la terza al piano di sotto, a livello inferiore dunque poco sopra la sentina, orientata prua-poppa, e come del resto indicato sul manuale del proprietario (che indica il Gs39 come fornito all'origine con due batterie standard, più una terza "opzionale"), ed anzi le misure dello spazio sono quelle tipiche di un banco standard da 100 Ah: lungh. 350 mm, largh. 175 mm, altezza 230 mm (insomma in Del Pardo le misure le prendevano bene prima di tagliare i pannelli di teak..)

........resta da capire dunque il "tipo" di batteria da imbarcare... e qui tutti i discorsi fatti per via epistolare con il nostro amico esperto e di cui è già stata lasciata traccia , tornano in auge, accoppiati adesso -ovviamente- a tante cifre con il simbolo dell'euro appiccicato in calce: come da preventivo sommario per una batteria da un centinaio di ampere/ora, di ultima generazione con tecnologia AGM, servono a spanne 300 eurozzi; in ossequio a quanto indicato in precedenza dal nostro amico si potrebbe rischiare e comperare UNA sola Agm da 90Ah in luogo di DUE acido libero spendendo infine un pò meno, ottenendo una resa non dissimile, e caricando anche meno peso a bordo, ma a detta dell'installatore questa opzione sebbene "intelligente" (si capisce che cambiando tutte le batterie di bordo, magari passando a 3 unità, e scegliendo tutte AGM come ha fatto "Tawhiri", il discorso sarebbe scevro da ogni rischio, ma anche il conto diventerebbe assai salato!) andrebbe ugualmente a scontrarsi con il nostro caricabatterie da banchina, di non meglio definita marca e modello ancorché recente (< 5 anni), e potenza nominale di carica di 25A, che a detta del tecnico risulterebbe "piccolo" e specialmente inadeguato quanto a tecnologia di ricarica, per ottenere il meglio dalle AGM: poca capacità di ricarica, in questo caso solo il 12% dell'ammontare degli accumulatori, significa che una sola notte in banchina durante la crociera potrebbe non essere sufficiente a riportare le batterie provate dall'uso intenso a pieno regime di carica; la mancanza di certezze circa l'algoritmo di ricarica rischia di rendere al tempo stesso vano l'investimento economico sulle batterie AGM, giustificabile oltre tutto in ragione della loro PRESUNTA durata nel tempo solo con un "uso" attento nei cicli di scarica e specialmente ricarica elettronicamente gestita e controllata


- la richiesta di un preventivo per un caricabatterie "evoluto" ci fa desistere, infine, da ogni ulteriore approfondimento: un oggetto adatto alle nostre esigenze, con metodo di carica a 3 stadi ("bulk" a corrente costante / "absorption" a tensione costante / float o "di mantenimento", senza rischi di sovraccarico), tipo un oggettino come questo ritratto appresso senza andare lontani (Mastervolt Chargemaster da 50A) ci viene proposto dal tecnico a costo francamente eccessivo per le nostre umili risorse (600 euriiiiiiiii, porrrrrr@à##!£$%&!!!) e ci spinge ineluttabilmente in una specie di fase REM, di indugio che tende al semi-ripensamento, al punto che urge insomma una pausa di riflessione e decompressione (se non si vuole propendere immediatamente alla Opzione Zero, e non ne facciamo un bel nulla!)



(ed in più, in questo caso, anche la seconda -o terza- batteria, cioè quella ancora attualmente integra con soltanto una crociera estiva a carico, andrebbe a sua volta sostituita, perché l'adesione alla tecnologia AGM, un pò come tutte le filosofie moderne ed un pò new age, impone una scelta di tipo assoluto, con l'obbligo della sostituzione integrale anche della batteria integra, il che ci è parso un tantino talebano come comportamento.. visto che sarebbero 200 euro ancora sprecate e mandate in fondo al mare.. anzi no li no, che inquinano!)

Conclusione dell'atto 2: ATTENDERE PREGO.  
(notare fumo che esce dalle orecchie, please..)

..to be continued.........

lunedì

Settimana iniziata (sotto una pioggia torrenziale) trovando 5 euro nella tasca di un giaccone invernale che non mettevo dall'anno scorso: che sia l'inizio di un'inesorabile ascesa verso la ricchezza?



buona settimana a tutti..

domenica 24 ottobre 2010

Marchi di NAuTICA altamente consigliati




ovviamente per come la intendo io..
la naUtica...
(e con le scuse agli amici che leggono da facebook che se la dovranno "ripassare" avendosela già gustata)

sabato 23 ottobre 2010

Nave VESPUCCI a Chioggia 13.05

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Porto di Chioggia 11.26, in attesa di salire a bordo di Nave "Amerigo VESPUCCI"

venerdì 22 ottobre 2010

"Le parole del mare"

E il mare era per me, e lo è ancora,
la più promettete e seduttiva pagina bianca.
La pagina non ancora scritta,
il sogno non ancora realizzato,
il desiderio non ancora estinto,
la fuga non ancora portata a compimento,
l’assenza che suggerisce la presenza,
l’inizio che non ha fine.
Nella sua distesa luminosa e sconfinata,
nei suoi abissi sconosciuti diventa facile
e quasi inevitabile trovare una metafora vivente alla propria
irrequietezza, all’istinto di libertà,
alle paure e all’inesplorata e profonda regione dell’anima"









Le parole del mare. 
Libero viaggio nell'oceano letterario
a cura di Valeria Serra 
191 pag., Euro 9.40
Edizioni Baldini&Castoldi (Le isole)
ISBN 88-8490-210-X


giovedì 21 ottobre 2010

Mondo, Tieni Duro!



Oh yeah, yeah…
Open up your heart, what do you feel
Open up your heart, what do you feel… is real

The big bang may be a million years away
But I can’t think of a better time to say

World, hold on
Instead of messing with our future, open up inside
World, hold on
Wonder you will have to answer to the children of the sky

World, hold on
Instead of messing with our future
Tell me no more lies
World, hold on
Wonder you will have to answer to the children of the sky

Children of the sky…
Children of the sky…

Look inside, you’ll find a deeper love
The kind that only comes from high above

If you ever meet your inner child, don’t cry
Tell them everything is gonna be alright

World, hold on
Instead of messing with our future, open up inside
World, hold on
Wonder you will have to answer to the children of the sky

World, hold on
Come one, everybody in the universe, come on
World, hold on
Wonder you will have to answer to the children of the sky

Children of the sky… alright
Open up your heart
Tell me, how do you feel

Listen now, tell them everything, right here right now
Alright, everybody, here in the world
You are all the children, alright

Together now, unite, and fight… oooh
Open up you heart, no, peace, love for everyone

Oh, no no no no no, alright, to the four corners of the world
Sing it loud, sing it loud, sing it loud loud loud
world hold on on

sing it loud, sing it proud
everybody, yeah yeah yeah yeah, oooh
Don’t take no for an answer, no no, not today

Right here,spread love, everybody join together now
One [race], one heart, love and unity, everybody sing
yeah!

World, hold on
Come one, everybody in the universe, come on
World, hold on
Wonder you will have to answer to the children of the sky

World, hold on
Come one, everybody in the universe, come on
World, hold on
Wonder you will have to answer to the children of the sky 

Bob Sinclar - World Hold On (2006)

previsioni Meteo alla Moggi

Nel senso che "non smentisco nè confermo", secondo il più classico del Moggi-pensiero alla cui scuola mi pregio d'appartenere (Lucianone Santo Subito): ma dopo un we sostanzialmente quieto, che dovrebbe vederci protagonisti di una bella gita "marittima"



lasciando le ns barche sarà il caso di controllare bene le cime d'ormeggio, che già lun 25/10 12 utc arriva un bel quadretto con f7 da NW sul Leone e f7 da scirocco sul basso Adriatico e canale d'Otranto,



poi allentano un pelo le sciroccate in Adriatico nelle ore successive (giusto il tempo di aver fatto salire il livello dell'acqua a Venezia e molto probabilmente prodotto la chiusura delle porte vinciane a valle del nostro ormeggio), ma nelle ore diurne del mart 26/10 si forma questo bel minimo depressionario di un migliaio di ectopascal tra l'arcipelago toscano e Civitavecchia, in discesa progressiva verso Sud nelle ore seguenti, e parafrasando Massimo Decimo Meridio, "a quel segnale si scatena l'inferno":

 


Venti da maestrale che raggiungono f9 tra la costa azzurra e quella della sardegna occidentale, tramontana in Liguria 25 nodi per lo meno, e con la stessa intensità soffierà libeccio nel basso Tirreno, scirocco sul canale d'otranto, bora in alto Adriatico: la più classica delle depressioni mediterranee (non credo che si possa parlare comunque di ciclone extra-tropicale, non ne ha l'intensità.. spero!) che si forma con questa bolla di scirocco proveniente dall'Africa e dalle propaggini più orientali del nostro bacino, dal Libano e dall'Egitto, e che una volta arrivata in Tirreno "collassa" prima su 4 minimi (costa azzurra al valle della foce del Rodano, al largo delle Baleari Est di Cabrera, centro Tirreno al largo di capo Carbonara, a sud di Malta), che molto rapidamento si unificano in questo bel vertice depressionario di 998/1000 hPa collocato sul Tirreno centrale, e fin quando questo non si stempera spostandosi sulla terraferma, attraversando cioè i bacini della Penisola da Ovest a Est -999,998,997,996...hPa- fino a scomparire sui Balcani nelle prime ore di giovedi, scomponendosi di nuovo in due differenti nuclei.. bhè , fino ad allora sarà il caso di stare in casa con i piedi sopra (non dentro) la stufa!!!







........a proposito: ma non è in questi/quei giorni che parte la Middle Sea Race?
(quella regata è un pò come la Ts/S.Giovanni in Pelago in alto Adriatico.. se non busca la mazzata non la fanno valida: già l' edizione 2007  si beccò una depressione come questa, se non più tosta, visto che allora la pressione scese di più e si parlò di vero e proprio ciclone extra-tropicale... BV agli equipaggi!)

Quanto a me consiglio di scaricarsi i grib, e gustarsi l'animazione con tanto di cestello di pop-corn in mano...

mercoledì 20 ottobre 2010

Impianto elettrico Primario e Batterie, Atto 1 (l'anamnesi)

...botta e risposta con l' (amico) esperto!

IL QUESITO:

ciao e buongiorno carissimo,
ti scrivo perché ho un problema di batterie... discutendo mi avevi lasciato anche il tuo email personale del lavoro e lasciato la disponibilità anche a fornirmi assistenza, oltre che il "materiale", ed adesso che ho qualche noia "elettrica" ho pensato di scriverti......... come avrai forse letto sul forum ho preso la barca nuova, un Grand Soleil 39, e già mi pareva mal dotata a livello di batterie, ma adesso ho anche scoperto che sono messo ancora peggio..

martedì 19 ottobre 2010

I venti in Adriatico 2

 seguito al post di ieri...

Il garbino è un vento specifico della bassa Lombardia e dell' Emilia e Romagna ma può interessare anche le Marche e gli Abruzzi; le frequenze sono significative in qualsiasi stagione ma in particolare durante le stagioni intermedie (primavera ed autunno); relativamente frequente anche nelle due Stagioni estreme, specie nel periodo estivo. Soffia abbastanza forte, in particolare durante le ore pomeridiane, con raffiche anche di oltre 50 km/h sulle coste romagnole.
Questo vento si attiva quando è presente una zona di bassa pressione sull'Europa Centrale o Nord-Europea, disposta in modo tale da convogliare correnti Occidentali o Sud-Occidentali molto tese sull'Italia. In qualsiasi stagione il garbino determina in sensibile aumento delle temperature nelle Regioni interessate ed un cospicuo calo dei valori igrometrici.
Il Garbino è un vento caldo e secco che determina disturbi simili se non addirittura sovrapponibili a quelli che si evidenziano con il fohen da Nord in Valpadana per cui la prevenzione si attua nello stesso modo. 


 (*) Bora

La bora di Trieste è un vento continentale secco e freddo che scende, con violenza, dall'Altopiano carsico al mare soprattutto nella stagione invernale.
Essa è dovuta essenzialmente alla configurazione geografica molto particolare della città. Trieste è infatti situata fra l'estremità di un mare relativamente caldo, che si inoltra nel continente, ed un elevato e freddo retroterra con un valico aperto sul golfo della città. Questa situazione produce fra le due zone, mare e retroterra, la possibilità di formazione di forti differenze di temperatura e di pressione atmosferica, per cui ne possono conseguire frequenti e intensi deflussi di masse d'aria dal retroterra al mare.
Il deflusso è determinato e facilitato dal suo incanalarsi nei valichi e nelle depressioni che trova lungo il suo percorso.
Se la differenza di pressione viene esaltata dal transito di una depressione (ciclone) sulI'Adriatico, o dalla formazione di una zona di alta pressione (anticiclone) sull'Europa centro-orientale, oppure dalla contemporanea presenza di una depressione sul mare e di un'alta pressione sul continente, allora il flusso d'aria discendente assume velocità elevate e caratteri di impetuosità.
La bora, quale flusso di aria fredda, ha uno spessore di poche centinaia di metri, da 400 a 800 m. Sopra di essa il cielo può essere sereno e allora si ha la «bora chiara», se invece è sovrastata da formazioni nuvolose sciroccali si ha la bora con cielo coperto, cioè «bora scura». La bora chiara è detta anche «anticiclonica» in quanto è sostanzialmente determinata da alte pressioni formatesi sul retroterra continentale. Quella scura invece è detta «ciclonica», perché generalmente dovuta al passaggio di depressioni sulla Penisola italiana e sul mare Adriatico.

Webasto or not Webasto

..e sicuramente codesto is not the problem, visto che stamattina la colonnina di mercurio (a Tn) segnava 5 sopra lo zero ed a Caorle la cara Santippe si sarà svegliata ugualmente sotto i 10°C, e vieppiù di caldo non è morto mai nessuno: semmai il problema -"un grossssso problema" citando lo zio di Johnny Stecchino- sarebbe il costo del gadget seguente (Airtop 3900 EVO) e relativa installazione come da progettino modestamente prodotto dal sottoscritto ing... (il primo preventivo ci ha mezzo acciaccato, si può dire?!)



edit: già che se ne è parlato nei (tanti) commenti, inseriamo per la "par condicio" anche l'alto riscaldatore lecitamente ammissibile, simile al 3900evo ancorché di poco più potente quanto a potere calorifico e portata d'aria, a fronte di consumi di gasolio e corrente appena superiori... (ma "pare" dotato di serie di centralina elettronica per la programmazione delle accensioni)







lunedì 18 ottobre 2010

I venti in Adriatico

Nord-Est & Est, chiamati anche Grecale e Levante o Bora, sull’Adriatico sono venti di mare e portano tempo brutto e mare molto mosso o agitato sottocosta (Bora scura). La Bora può durare anche 3 giorni. Sull’Adriatico è forte e ha raffiche con punte fino a 70 nodi.
Sud-Est & Sud: lo Scirocco e l’Ostro. I venti dai quadranti meridionali sono presagio di tempo brutto. Vuol dire che si è nella parte anteriore di una pressione. Circa un giorno prima che passi la perturbazione i venti si orientano intorno a Sud-Sud-Est. Soprattutto sui mari settentrionali e centrali, finché ci sono questi venti, ci si aspetta nubi e piogge. Possono avere raffiche fino a 30 nodi.
Sud-Ovest & Ovest: Libeccio e Ponente. Se spirano questi venti significa che solo una parte della perturbazione è passata (il fronte caldo), mentre quello freddo deve arrivare. Si avrà tempo variabile, con rasserenamenti alternati a nuvole minacciose. I temporali arrivano con questi venti.
Nord-Ovest & Nord: il Maestrale e la Tramontana. Spesso portatori di buone notizie. Il cielo si apre, le precipitazioni cessano e torna gradualmente il sereno. Anche se comportano ancora rinforzi fino a 30-40 nodi. Possono durare 1 o 2 giornate, con intensità man mano minore.

Brezze
Le brezze soffiano nella bella stagione, senza nubi né fenomeni. Indicano alte pressioni e bel tempo. Di mattina tirano da terra verso il mare e poi, nel pomeriggio spirano dal mare verso terra, arrivando anche fino a 20-25 nodi con mare mosso. Di sera cessano. Di notte invertono la direzione che è quasi ortogonale alla linea di costa, con una variazione antioraria di circa 30 gradi. Per esempio, da SW verso W. Le brezze sono percepite fino a 10-15 mg dalla costa.

Bonaccia
Al largo, oltre le 15-20 mg, la bonaccia è molto + frequente di quanto si immagini. Se si va a motore le bonacce sono l’ideale, ma se si naviga a vela … non proprio! Se però compaiono i cirri e poi gli altostrati, qualcosa sta cambiando.
Consultate il barometro. Finché la lancetta non punta verso il basso, non passerà. In estate dura 3-7 giorni. Se c’è bonaccia al largo sottocosta ci sono brezze.


via La Mar

domenica 17 ottobre 2010

Comfortina 39 (con video-prova)

Il marchio svedese COMFORTBÅTAR AB  (con sorella tedesca di Germania Comfort-Yachts Deutschland , diretta responsabile della linea Comfortina) esiste da un pò, fondato appena appena nel 1964 a Goteborg..


Il modello in questione anche.. e da qualche anno regolarmente importato pure in Italia!

 

Echi dall'ultimo salone di Genova ne riportano, infine, un'enorme quanto tardivo (ma meritato) successo di visite (l'amico del blog Gaetano ne scrive testuale: "parlare di Comfortina è d'obbligo, così come parlare di Belen al bar: è di moda ma a ragion veduta"), attenzioni scontate per una barca come questa, costruita come un prodotto classico e al passo con i tempi nello stesso tempo, senza compromessi nè concessioni sul piano qualitativo, eppure rimasto sinora poco conosciuto forse per via della poca diffusione del modello nei nostri porti (poco più di 50 unità realizzate nei cantieri svedesi, di cui ritengo pochissime giunte in Mediterraneo).

e a Noi CI PIACE..................... 


sabato 16 ottobre 2010

Da Dentro

musica ehm,
video uhm,

 I don’t know who to trust no surprise
(Everyone feels so far away from me)
Happy thoughts sift through dust and the lies
(Trying not to break but I’m so tired of this deceit)
(Every time I try to make myself get back up on my feet)
(All I ever think about is this)
(All the tiring time between)
(And how trying to put my trust in you just takes so much out of me)

[Chorus]
Take everything from the inside and throw it all away
Cuz I swear for the last time I won’t trust myself with you

Tension is building inside steadily
(Everyone feels so far away from me)
heavy thoughts forcing their way out of me
(Trying not to break but I’m so tired of this deceit)
(Every time I try to make myself get back up on my feet)
(All I ever think about is this)
(All the tiring time between)
(And how trying to put my trust in you just takes so much out of me)

[Chorus]
Take everything from the inside and throw it all away
Cuz I swear for the last time I won’t trust myself with you

I won’t waste myself on you
You
You
Waste myself on you
You
You

I’ll take everything from the inside and throw it all away
Cuz I swear for the last time I won’t trust myself with you

Everything from the inside and just throw it all away
Cuz I swear for the last time I won’t trust myself with you
You
You






Non so di chi fidarmi, niente sorprese
(tutti si sentono così lontani da me)
I pensieri tristi si infiltrano attraverso la confusione e le bugie

Ho cercato di non esplodere, ma sono così stanco di questo inganno
Ogni volta che ho provato a ritornare sui miei passi
Tutto ciò che ho sempre pensato a riguardo
Tutto il tempo noioso passato
E come ho provato a riporre in te la mia fiducia
Mi hanno solo incatenato così tanto

Prendo tutto da dentro
E lo butto via
Perchè giuro per l'ultima volta
Non mi fiderò di te

La tensione cresce costantemente dentro di me
(tutti si sentono così lontani da me)
I pensieri tristi forzano la loro uscita da me

Ho cercato di non esplodere, ma sono così stanco di questo inganno
Ogni volta che ho provato a ritornare sui miei passi
Tutto ciò che ho sempre pensato a riguardo
Tutto il tempo noioso passato
E come ho provato a riporre in te la mia fiducia
Mi hanno solo incatenato così tanto

Prendo tutto da dentro
E lo butto via
Perchè giuro per l'ultima volta
Non mi fiderò di te

Non mi sprecherò con te

Prenderò tutto da dentro
E lo butterò via
Perchè giuro per l'ultima volta
Non mi fiderò di te

Tutto da dentro
E lo butto veramente via
Perchè giuro per l'ultima volta
Non mi fiderò di te 

Rinforzare gli ormeggi

ed accendere il camino (+montare gomme da neve, appena aggiunto in agenda), che domani arriva la "botta"..

Perkins per pronta consultazione... segue!

Secondo atto dell'epopea Perkins, sempre più lanciati nella ricerca di materiale informativo sul nostro motorazzo di bordo..
E quel che ho scoperto ha dell'incredibile: l'amico "ocenico" Mario Fontanelli di stanza ormai alle Canarie da un anno abbondante, mi ha rivelato possedere a sua volta un 4.108 a bordo del suo Scaramouche "GAMBALUNGA" (12 metri prodotto negli anni '80 dal cantiere Mako Sailor su ottimo progetto Sciomachen, pozzetto centrale armo a sloop), e non solo... mi ha anche sorpreso raccontandomi di come la nostra unità propulsiva è stata per qualche anno il cuore pulsante sotto al cofano motore nientepopò di meno che della Alfa Romeo GIULIA!!! (poi abbandonato visto il poco successo ed i parecchi problemi, perché troppo tirato e non adatto all’ uso)



Ricevute dal buon Mario del "Gambalunga" che pubblicamente ringrazio, in formato TIF (che purtroppo il blog mal digerisce, quindi pubblico a memoria dei posteri solo la prima pagina solo a scopo di testimonianza storica!)... udite udite.. 45 pagine originali dell'epoca del Manuale d'uso del motore, marcate in calce "marzo 1977 - Alfa Romeo", ed ovviamente in italiano !!!



(scordarsi, evidentemente, di cercare negli esplosi una pompa di aspirazione dell'acqua, e relativa girante, piuttosto che uno scambiatore di calore per la produzione per l'acqua calda........)



venerdì 15 ottobre 2010

...

 
Ne vedi una che arriva con tutta la sua forza e s'infrange sulla sabbia, trasportando con sé una densa spuma.
Poi un'onda più piccola torna nell'oceano, con un rumore meno intenso: una sorta di rumore secondario.
Arriva una seconda onda che s'incontra con la prima. E in quel momento c'è una pausa.
Immediatamente dopo verrà una nuova onda, e il flusso e il riflusso continueranno per sempre.
Questa è la musica che dobbiamo apprendere: le cose vanno e vengono, sempre 

 
[Khalil Gibran]
 

cercasi Feedback disperatamente

Tanti, troppi (quasi tutti) amici del blog che continuano a lamentare lentezza nel caricamento della home, e ieri ho effettuato l'ennesimo letale sfalcio di gadget, widget e porcherie varie (ma ci credereste che le "barre video" per Youtube, quelle predefenite originali di blogger con quelle miniaturine apparentemente innocue, invece sono micidiali!!!?) e armato di Firebug ho mosso la mia crociata contro la lentezza, supportato da un ferreo istinto da repulisti precoce, genere massaia alle pulizie di primavera: ditemi però che le 3 ore rubate al riposo notturno non son state completamente vane!

giovedì 14 ottobre 2010

Hold Fast

Hold Fast: Stories of maniac sailors, anarchist castaways, and the voyage of the S/V Pestilence... 
("an Anarchist Yacht Club production" come recitano i titoli di testa, che unitamente al nome del barco in questione è già tutto un programma!!! ..dunque buona visione & siparioooooooooo!)


Hold Fast from Moxie Marlinspike on Vimeo.

ps.
a questo link la possibilità del download free del documentario in versione integrale ed alta definizione..

mercoledì 13 ottobre 2010

Beneteau Sense 50

Che dirNe?

Senz'altro al Salone avrà attirato gli sguardi curiosi di parecchi velisti in visita: è coraggiosa, originale, nuova, ardita e via dicendo..



Bella..? Francamente non direi, ma per il mio gusto personale evidentemente, giudizio soggettivo quindi..

Comoda? Sembra di si, visti gli spazi ed i volumi generali: Nauta Design per gli interni in loft style open space con ampie vetrate vista mare veneziano-dotate e separazione giorno/notte stile villa al mare; carena ed esterni  invece disegnati da Berret/Racoupeau, con questo imponente baglio da 486 centimetri all'estrema poppa che da vita ad un pozzetto di dimensioni monumentali sul genere "terrazza vista mare", protetto solo dalla generosa tuga e quasi completamente aperto verso poppa con relativa plancetta multipiano stile Trinità de' Monti, e nel contempo garantisce stabilità di forma alle linee d'acqua, con uno sbandamento minimo in navigazione di bolina, si dice, di appena 15°
Barca che rimane tutta da verificare, piuttosto, -dal vivo- sotto l'aspetto dell'ergonomia: notevole per esempio la comodità della discesa sottobordo, solo 3 gradini come raccomandava il Maestro Sciarrelli; mentre finché non la vedo di persona dai cataloghi non capirò mai come si accede alla cuccetta supplementare opzionale ricavate sotto al pozzetto (zona altrimenti demandata alla collocazione di tutti gli impianti di bordo e spazi di stivaggio: ma con l'accesso sempre dall'alto "a botola"? temo di si..)

Quello che invece credo (anzi TEMO!!!) questa barca rappresenti, è una vera e propria "svolta" in termini di politiche di vendite...... e vengo e mi spiego. (e facciamo un'analisi cervellotica e visionaria del mezzo, di quelle che piacciono a me!)

Beneteau è il colosso mondiale della Nautica, mica pinko pallo.

Erano altri i tempi in cui a capo del marchio francese c'era André Bénéteau in persona, primo perché erano i (mitici) anni '70, e la nautica era interpretata diversamente nell'accezione del Diporto propriamente detto,  secondo perché André in prima persona era progettista navale, mentre l'allegra Signora che oggi tiene in mano le redini del mercato navale mondiale (settore vela ma anche motore, non dimentichiamolo), dubito che si sia mai seduta al tavolo da disegno. 
(Emblematico il modello di barca a vela che André progettò per sè stesso e volle che uscisse dalle linee di produzione dell'azienda senza velleità alcuna di riscuotere successi di vendite, ed infatti non ne conobbe: il Beneteau Evasion 34 ..una specie di motorsailer "veloce" a doppia timoneria interna/esterna e 3 comode cabine in 10 metri o poco più, e che io stesso ho avuto il piacere di apprezzare, e Dio solo sa quanto ho rischiato di acquistarlo al posto della beneamata "Santippe"...)

Quel che intendo dire è: SE è il marchio Beneteau -numero 1 al mondo per produzione di mezzi navali da diporto, e che "non ne sbaglia una!"- a fare il lancio di una barca così "strana" (e la stranezza non sta nella bruttezza, ma piuttosto nell'originalità) e SE lo fa nel 2010, cioè quando sono gli esperti di marketing a decretare le linee di un nuovo progetto prima ancora che ne venga scelto il disegnatore navale, e SE lo fa nel segmento top della gamma, parliamo di 50 piedi e non certo baggiggi, con tutto quel che ne consegue in termini di numeri con il simbolo dell'euro appiccicato ed alla voce "investimenti"... bhè, permettetemi d'aver titolo a ritenere (leggasi: "temere") che potremo da qui a qualche anno essere INVASI di Sense 50, e delle sorelline (minori? non è detto! intanto il lancio del Sense 42 piedi è già stato annunciato per il prossimo Salone di Parigi) che molto probabilmente la seguiranno a ruota!  (scenario apocalittico)

E come velista e come armatore mi sento escluso anzi anche un pò inadeguato, di colpo,  passato, "avariato" direi persino, per il semplice fatto che io una barca così non solo non l'apprezzo ma nemmeno avrei gusto e voglia di possederla (sebbene ammetto che non l'ho visitata di persona e mi piacerebbe assai farlo, curioso come sono!), e di fronte ad una proposta commerciale come questa mi sento pertanto estromesso dalle logiche di marketing della più importante azienda produttrice al mondo di barche a vela:  e mi sento, o per esser più precisi "temo che presto potrei sentirmi", un velista armatore indesiderabile.

Eccovi citati 2 sms di altrettanti visitatori del Sense esposto al Salone di Genova e prima ancora a quello di Cannes, spediti ad altrettanti amici a casa:
"il Sense 50 è spettacolare, Beneteau ha scritto una pagina di storia"
"Fenomenale, barca che lascia il segno. Prezzo 234k piu' iva piu' optional. Veramente incredibile, si avvicina sempre piu' al concetto che ho della
barca a vela che diventera' standard tra 20 anni."

Serve ancora commentare?
Il Sense 50 a me fa senso, ma senz'altro colpisce nel segno! 
(frase piena di allitterazioni che potrebbe suonare come uno slogan pubblicitario, nevvero?)

Il fatto poi che costi meno di tanti altri 50 piedi sul mercato (..chiedere il preventivo del Grand Soleil 50 dei CdP che ho postato qualche giorno fà, please!), e nel contempo offre tanti tanti più mc di qualsiasi altro 50 piedi sul mercato (al limite dell'abuso edilizio in procinto d'istanza di sanatoria!), è tutt'altro che casuale; chiediamocene il perché, per lo meno: almeno tanto quanto si possa spiegare su una barca a vela di serie la presenza di un maxi schermo lcd a scomparsa nella spalliera della chaise-longue inserita in quadrato..
E la mia curiosità morbosa di vederlo di persona rimane in tal senso -e non è un gioco di parole- rivolta prima di tutto a testare con mano il livello qualitativo della realizzazione, anche perché il prezzo di suo non denuncia l'attesa di gran tripudio di legni pregiati  a vista ed assemblaggi ineccepibili!
(e ciò significherebbe anche che se tra 20 anni questo sarà diventato lo standard, non solo non verranno più prodotte barche "a vela" sotto i 50 piedi ma nemmeno di qualità eccelsa -se non marginalmente in sperduti fiordi della Scandinavia, tuttalpiù destinate esclusivamente al consumo interno..)
Barca atipica, persino, nel ragionamento ponderativo del bottegaio, talora con successo applicabile nel mondo delle barche, visto che a calcolarne un indice qualitativo "a tanto al kilo", verrebbe da dire che  pur non costando tanto, nel suo segmento, e comunque resta una barca che pesa poco rispetto a concorrenti 100% cruiser decisamente più care (un X-Yacht Xc50 pesa 3 tons in più), manifesta nel contempo malcelate velleità da open oceanico, nelle forme di carena evidentemente, che ne richiederebbero altrimenti un dislocamento assolutamente leggero (però un Jp54 progetto 100% Verdier pesa appena 9 tonnellate, cioè 5 in meno!): pare contraddittorio, cioè, come strizzi l'occhio alla concept di "crociera veloce, planando in light mode" senza -evidentemente- assumersi del tutto i rischi e le conseguenze economiche -sui costi- di una costruzione veramente light. Tanto per rimanere in casa Beneteau il riuscito Oceanis 50, pari misura dalle forme tradizionali, costa meno (209.900 euro) e pesa meno (12 245 Kg contro 14 150 Kg), il che lascia presupporre ragionando "a tanto al kilo" che le due barche siano realizzate con la stessa perizia complessiva (spessori... processi costruttivi... "quantità di grezzo"), dunque rimane difficile credere che il Sense restituisca al suo skipper i piaceri della planata a fronte di qualche sacrificio (l'organizzazione degli spazi tecnici al di sotto del pozzetto, specialmente!), posto che -logicamente- la volumetria maggiore ed il layout open space ultramoderno porterebbero a pensare di loro ad un significativo risparmio di peso (non si tratta di un deck-saloon, visto che la discesa sottocoperta avviene quasi a livello, nè si tratta di un motorsailer con pozzetto a livello del quadrato, essendo stato portato in basso il pozzetto piuttosto che ad una quota più alta gli interni!). 
Su tutto questo discorso, per concludere, rimane l'indicazione di una prova diretta in mare che non abbiamo (ancora) fatto, evidentemente come l'unica definitiva possibilità utile a capire se il Sense è "abbastanza leggero" pur senza grossi sacrifici o rinunce (altrimenti torniamo a cruiser di 14 mt x 14 tonnellate di peso messi in acqua da Henri Amel già 25 anni fà, ed avremo riscoperto il valore del solito adagio "si navigava meglio quando si navigava peggio")

Il mio "fondato timore" è, dunque, quello che per i motivi di cui al punto precedente,  e sempre rimanendo poggiati sul mercato dei 50 piedi dunque non certo alla portata di chiunque (specialmente per gli oneri di gestione, in Italia più che mai e posto barca in primis), ugualmente ne venderanno a vagoni; e se davvero come prefigura l'amico questo diventerà "lo standard per una barca a vela da qui a 20 anni", allora ci aspetta un futuro in cui *tutti* (o quasi) andranno a vela su un 15 metri, che è bello questo, e sarebbe un futuro roseo, ma anche tristemente vissuto da chi molto probabilmente comprerà una barca come questa nella più totale inconsapevolezza, sia a livello di budget (quanto serve veramente per permettersi un 50 piedi? nell'era post-crisi, e post leasing francese e post mutui subprime? ...però sotto i 45 non è mai sceso le poche volte che è andato a noleggio... 50' in acquisto è il minimo dunque.. siamo del resto nel 2020 o nel 2030! ..e chissà allora i posti barca se li avranno liberalizzati, nel frattempo!) che a livello tecnico, che tanto le vele potrebbe anche non isserle mai (e l'lcd sapientemente non è stato disposto per baglio, quindi si potrebbe vedere la partita su Sky in bolina senza vedere il campo di calcio in salita!).
Piccola chiosa: diffido sempre delle barche con capacità del serbatoio del gasolio superiore a quella delle casse dell'acqua, ma in questo caso una scorta di 830 litri di nafta imbarcabili a bordo, a fronte di appena 730 litri di  riserva max di acqua sanitaria, per una barca che strizza l'occhio ai grand voyage Amel-style, suona quasi come una mezza bocciatura, a priori!

E nel contempo, ahinoi, la razza di velisti duri e puri, quelli che puzzano di sudore e tanfo di gasolio, si sarà abbondantemente estinta! (ma io che spero di camparci 20 anni ancora, mi accontenterei che per lo meno mi chiudessero in una riserva e qualcuno passasse, ogni tanto, a lanciarmi le noccioline americane da dietro le sbarre) ...e se allora sarà davvero la Fine (e concludo), questo Sense (che nome.. "fa senso"! brrrrrr..) avrebbe proprio rappresentato l'inizio della fine! (ri-scenario apocalittico)

Spero ovviamente di sbagliarmi: ma Chi Vivrà Vedrà. 
Via di foto e filmato, e Buon Vento, per i prossimi 20 anni!

piesse: dal Big Bang però si salveranno i Catamarani, ma solo quelli più grossi oltre i 40 piedi, ed i sedicenti velisti del 2030 li guarderanno come oggi noi si va a vedere lo scheletro di un T-Rex al museo...


domenica 10 ottobre 2010

più Bora per tutti

anche in comoda confezione monodose, da tenere in cambusa già pronta per tutte le evenienze:




articolo su "il Piccolo" sul Museo della Bora: che non vi dico nemmeno in quale città sta..


........e buona 42esima Barcolana10/10/10