"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)

domenica 31 gennaio 2010

obiettivi Estate 2010

iniziamo dalle cose serie... anno nuovo, vita nuova e specialmente nuove crociere da programmare.

Solo vi prego non ditemi che la foto l'hanno scattata in inverno, mentre quando ci andremo noi in luglio sarà tutto tempestato di ombrelloni e gavitelli giallo banana (che è vero, ovviamente..), e che l'idillio cesserà brutalmente in un sol colpo! ..perché comunque la cosa non mi dissuaderà mai dal togliere dal programma di navigazione estiva una tappa presso codesto seguente paradiso caraibico......



(e apposta non vi dico dov'è.. che tanto è noto e arcinoto.. ahaha)

sabato 30 gennaio 2010

Nell'ippica sarebbe un Presidente di successo

La scelta del nuovo Mister è l'ultimo ennesimo esempio della incapacità sportiva di questa dirigenza, ignorante in quel che è chiamata a rispondere su livelli galattici.

Si rimane quasi increduli a commentare certe scelte: se ci si affida al Cul-de-Zac, vuol dire che siamo proprio alla frutta! (che me lo ricordo il Zac prima subentrare a Cuper in un Inter leggendaria, disastrosa almeno quanto la Juve di quest'anno.. e poi in epoca più recente esonerato dal Cavaliere Berluskao in persona, in diretta televisiva mentre allenava il Milan..... un vincente nato insomma! ..era sempre lui che allenava la Lazio irrisa in un derby capitolino 5-1???). Il fatto che il Zac fosse in disarmo da più di 3 anni, riesumato presumibilmente da un ospizio per ex allenatori di calcio, è solo una conseguenza di una carriera che l'ha visto tutt'altro che vincente.

Perfetto per noi, quindi, l'ideale per rilanciare una squadra in crisi ed in crisi di risultati.
Perfetto: l'ennessimo colpo vincente messo a segno dalla oziosa surreale dirigenza che ci ritroviamo! (e per di più a fine mercato di riparazione, così da evitare accuratamente che il porello chieda suffraggi e nuovi acquisti!).
Se non si dovesse sempre presumere dell'altrui buona fede, anche nelle azioni più incomprensibili, e pertanto invocare solo la grassa ignoranza dei soggetti per spiegarne le azioni, verrebbe persino da invocare "al complotto" e ritenere che questo Presidentino sia la solita controfigura morattiana, voluto per tenerci ancora sotto dopo la liquidazione dell'altro uomo nerazzurro Guido Rossi, e poterne perpetuare l'azione di distruzione.

Di certo Blanc tifa PSG. E non è juventino. Mentre ci servirebbe oggi più che mai un Presidente tifoso, anzi ultrà. E per ora dobbiamo subire le sue scelte da manager "liquidatore", una specie di curatore fallimentare pro-tempore. E dare il benvenuto al cul-de-Zac.

Serviva un elettro-shock, e ci hanno servito una santa supposta di Valium.





Che c'ho persino fondato su il (mio primo) gruppo su Facebook!!!
..quando si dice averne le tasche veramente piene, e lo stomaco in fiamme.....................

venerdì 29 gennaio 2010

Bandiera Belga (....trionferà!)

Stiamo portando avanti anche noi la famosa procedura di passaggio alla bandiera belga, di cui è tanto parlare in giro.. vediamo di fare un pò d'ordine e chiarir(ci) le idee!
(ovviamente apertissimi a precisazioni e feedback da chi ne sa di più di noi!!! .....Ringraziamento anticipato va all'amico Pino Pollera per l'attenta lettura e revisione della bozza, alla luce della sua consolidata esperienza "in materia")




bandiera Belga, istruzioni per l'uso...


prima di tutto il link di due agenzie che fanno la pratica a pagamento;
- la prima è italiana: http://www.seacily.eu/it/Bandiera_Belga.html
nel sito spiega tutto bene in italiano ma faccio presente che non li conosco!
(il costo del disbrigo pratica con questa agenzia si aggira sui 500/700 euro.......)
- la seconda è invece belga: http://www.pavillon-belge.com/procedure_immatriculation_pavillon_belge.html
e questa è molto efficiente ed affidabile, già testata da amici, il sito è molto ricco di informazioni e chiarisce molto bene tutti gli adempimenti.. (il costo del disbrigo pratica con questa agenzia si aggira sui 300/400 euro.......)

Se invece si vuole risparmiare e fare tutto da sè, come abbiamo fatto (stiamo facendo!) noi, senza difficoltà alcuna che non superi le normali faccende burocratiche di tutti i giorni, ci si rivolge direttamente al Ministero della navigazione belga, e questo è il sito governativo di riferimento: http://www.mobilit.fgov.be/

Dalla pagina bisogna andare nella sezione "Eau" e poi aprire una serie di pagine (lettre de pavillon è ciò che interessa...) in cui vengono fornite tutte le informazioni necessarie:

a sinistra clicca su Eau,

poi su Navigation de plaisance clicchi su Formulaires de demande,

su Bateau clicchi su Lettre de pavillon,

in basso clicchi su Demande de lettre de pavillon

(comunque si trova anche un opuscolo scaricabile dove c'è tutto quanto relativo al Diporto nautico, spiegato chiaramente benché in francese:
http://www.mobilit.fgov.be/data/aqua/FR_plaisure_vademecum.pdf )


L' iter è poi il seguente:
-richiesta, alla Capitaneria di competenza, della dismissione di bandiera (IN ITALIA generalmente ci vogliono circa due mesi perchè, tra i vari controlli, verificano anche se sei in regola con il versamento dei contributi di eventuali marinai dipendenti... a noi la CP di Ravenna tradizionalmente molto efficiente, nei mesi invernali di minor carico di lavoro ci ha impiegato circa 30 giorni per formalizzare la risposta per posta raccomandata e chiudere la partita..)

con la precisazione che:
- per le imbarcazioni immatricolate la Capitaneria rilascia prima un "nulla osta" alla dismissione, poi solo in seguito, ottenuta la "lettre" Belga si ritorna da loro e viene perfezionata la radiazione.. questo perché non si può avere un periodo in cui l'imbarcazione non risulti iscritta in nessun registro, evidentemente!
- diversamente per i "natanti immatricolati", come è stato nel caso del Topkapi, è lecito chiedere direttamente la dismissione di bandiera e radiazione dai registri, e procedere quindi direttamente all'iscrizione presso il registro belga senza passi intermedi, nè ripresa successiva della pratica.

La domanda che noi abbiamo compilato, contenente anche le istruzioni per la compilazione e la documentazione da allegare (2 marche da bollo da euro 14,62 ; ricevuta versamento di euro 20 su cc. postale ; fotocopia documenti di riconoscimento ; busta preaffrancata per la risposta ; e chi più ne ha più ne metta!!!), si scarica direttamente dal sito della Guardia Costiera a questo link


Una volta ricevuto dalla Cp la risposta con il "nulla osta", o comunque quando si è entrato in possesso della certificazione della "cancellazione dal RID", si può procedere con l'iscrizione in Belgio e perciò vanno preparati:

-certificato di cittadinanza del/dei proprietari
- certificato di residenza del/dei proprietari
(e meglio non limitarsi alla semplice autocertificazione, ovviamente valida in campo nazionale, ma piuttosto spedire certificati emessi presso l'Anagrafe comunale, onde evitare incomprensioni con qualche funzionario belga più zelante del dovuto..)
-documento di identità relativi (questi anche in fotocopia)
-atto di proprietà dell'unità, cioè il contratto di compravendita (anche in fotocopia)
-il nulla osta alla dismissione/cancellazione dal RID di cui sopra (documento in originale)
.............e per tutti questi documenti i belgi vogliono che li si presenti anche tradotti in francese (oppure fiammingo, ma noi abbiamo preferito di no!), benché in carta semplice e senza alcuna "certificazione" della traduzione, basta insomma anche una traduzione sommaria con l'aiuto degli "strumenti linguistici di Google", senza molta formalità a livelli che che ci risulta qualcuno non li ha tradotti nemmeno e la pratica gli è andata avanti lo stesso fino a conclusione!
-a parte il documento fondamentale da spedire che è poi il seguente, e che corrisponde appunto all' istanza di iscrizione: dal sito del Ministero più su già indicato si scarica la domanda di "pavillon", e attivando le macro di Office viene subito attribuito alla paginetta in formato Doc di MsWord un numero di pratica.. che è univoco.

Vanno compilati tutti i dati richiesti nel modulo quindi spediti tutti questi documenti, -e tutti in carta SEMPLICE!- al Ministero o all'agenzia, per posta ordinaria evidentemente, e senza marche da bollo o porcherie varie! (magari meglio una raccomandata.. per esser più sicuri, ma non serve spendere decine di euro per un corriere espresso internazionale, questo sia ben chiaro!)
Gli indirizzi a cui spedire sono 5 possibili ma quello principale di riferimento è il seguente:
Service public fédéral Mobilité et Transports, Transport maritime, City Atrium, Rue du Progrès 56, 1210 Bruxelles
(e per ogni dubbio non si esiti a chiamare al numero di tél. 02 277 31 11 ...perché star sicuri che risponderà alla cornetta un cortese e specialmente competente -benché "francofono"- addetto alle relazioni con il pubblico!)

In aggiunta le autorità belghe richiedono il versamento della somma di (appena) 50 euro, per lo svolgimento di tutte le pratiche amministrative: il versamento si può effettuare anche per bonifico bancario internazionale, dalla banca presso cui si ha il proprio conto corrente d'appoggio alle coordinate seguenti (IBAN : BE18 6792 0058 3165 - BIC: PCHQBEBB), ed è preferibile effettuarlo in anticipo ed allegare una copia della ricevuta di versamento all'incartamento da spedire a Bruxelles, comunque con la causale "lettre de pavillon" più il numero che viene assegnato al momento della compilazione del modulo di cui sopra.


NB.
(facendo la pratica con agenzia serve anche:
-procura all'agenzia per rappresentarti nelle procedure)



Dopo una settimana (agenzia) o 20gg circa (Ministero) arriva la tanto agognata "Lettre de Pavillon" e si è a posto nel senso che si è già "iscritti": siamo diventati BELGI!
(e chi ha fatto la pratica per un'inbarcazione dovrà nuovamente rivolgersi alla propria Cp per notificar loro il cambio di bandiera e procedere alla cancellazione definitiva dal RiD)





...dopo circa un mese poi arriverà dal Dipartimento marittimo Belga l'avviso per fare il versamento della tassa relativa alla propria barca, se di qualsiasi lunghezza purché superiore a 7,50 ft, dal momento che in Belgio esiste una tassa sul rilascio della bandiera che si chiama "TMC-Taxe sur la Mise en Circulation", che si paga una sola volta, ma per tutelare la "piccola nautica" con l'obbligo previsto in Belgio di immatricolazione per ogni natante superiore a 2,50m, questa tassa viene calcolata anche e specialmente in base all'età:
- a partire dalla somma di 2.478,00 euro per una barca appena varata,
- la somma si andrà a ridurre del 10% per ogni anno di età della barca, secondo la tabella di calcolo già sviluppata e visibile a questo link
- con un minimo inderogabile di soglia per i natanti di oltre 10 anni di vita, pari a 61,50 euro.

(evidentemente la convenienza di battere bandiera belga è moooolto relativa per chi possiede un mezzo fresco di varo, ma ciascuno decida per sè quel che meglio crede!)

Ulteriore -unica- altra fonte di spesa è quella corrispondente al costo del rinnovo quinquennale della "lettre de pavillon", al costo fisso di 98,00 euro, e questo vale per qualsiasi natante di ogni lunghezza ed età.


Piccolo inciso: dai belgi viene assegnato un numero di targa, ma non c'è alcun obbligo di esporlo sulla barca come il numero di iscrizione al RID italiano, salvo invece sarebbe dovuto per esser veramente precisi, aggiungere sotto al nome della propria barca sulla poppa, anche l' indicazione del Porto di Stazionamento come dichiarato nell'istanza di iscrizione.


Mentre quanto agli adempimenti "quotidiani", e qui si viene al bello, valga:

1) le dotazioni di sicurezza sono a completa discrezione di skipper, che decide sotto la propria responsabilità di imbarcare quelle che ritiene più opportune secondo le condizioni meteomar, il proprio equipaggio, la navigazione che si appresta ad effettuare (niente stranezze italiote tipo "zattera costiera" o salvagenti che improvvisamente non galleggiano più e sono da sostituire con altrettanti nuovi di zecca da 150N di spinta! ..e chi ha orecchie per intendere, intenda..)

2) quanto alla patente nautica dello skipper, per questa rimane vigente quanto regolato in termini di obbligatorietà o meno, dalla Normativa Italiana sul Diporto nautico, in ragione del fatto che la necessità di avere o meno l'Abilitazione alla conduzione del tal mezzo nautico *prescinde* dalla bandiera che il natante batte, bensì *segue* la cittadinanza dello skipper, assoggettandolo alle leggi del suo Stato originario e di appartenenza.
Nb. questo passaggio è molto dibattuto, anche perché qualche CP non ha nemmeno le idee molto chiare in merito, ma l'interpretazione "letterale" del Codice del Diporto appare in tal senso pressoché chiara, e la "patente" rimane ineludibile! Non si creda cioè di appiccicare la bandiera belga al proprio 13 metri per portarlo in giro senza patente nautica: attenzione!


A parte questi aspetti, di bassa "quotidianità" (ma anche no, visto che si tratta anche di risparmiare un bel pò di dindini..), mi permetterei di far notare i VERI VANTAGGI di questa operazione:
1) per i natanti sostanzialmente la possibilità di navigare anche oltre le 12 miglia, e di avere specialmente un regolare titolo (la lettre de pavillon appunto) da far valere sui terzi alla stregua di una "vecchia" immatricolazione al RiD italiano;
2) fine di tutti gli obblighi di revisione periodica, di Licenza di Navigazione (il famoso "Rina quinquennale") e di zattere varie (3 anni per la "zattera oltre", ridotti a due anni per quella "costiera")

I Costi sono invece quelli già elencati.. niente di trascendentale nè di complicato!



Ultimo passo da compiere, infine, è quello relativo al rilascio della licenza per il vhf che non viene data contestualmente alla attribuzione di bandiera, semplicemente perché se ne occupa un diverso Ministero belga che a sua volta richiede come contorno alla domanda di rilasio della licenza una copia in allegato della "lettre de pavillon"; ma nessuna paura, quindi, perché la pratica si farà in seguito e nuovamente senza particolari difficoltà, bensì solo andando al link seguente http://www.ibpt.be/fr/466/ShowContent/1613/Demande_d_autorisation/Demande_d_autorisation.aspx
poi cliccare su "formulair ad hoc" e scaricare il modulo di richiesta.


Nulla o quasi nulla cambia, infine, relativamente alla copertura assicurativa Responsabilità Civile (obbligatoria per naviglio con motore, ausiliario o meno), salvo che:

- se in origine trattavasi di "natante", non immatricolato dunque, evidentemente la polizza RC risultava intestata al motore entro o fuori bordo, per il tramite della sua "dichiarazione di potenza" (piuttosto che "certificato d'uso del motore", per il propulsori più anziani), e nulla cambierà con la nuova iscrizione ai registri belgi,e la polizza può essere mantenuta tal quale;

- trattandosi in origine invece di "unità immatricolata", il suo indentificativo in polizza era evidentemente la "targa", cioè il numero di iscrizione al RiD, che conseguentemente alla cancellazione dai registri italiani è di fatto scomparso, e va sostituito nell'intestazione della polizza con il nuovo identificativo facente capo al registro del naviglio con bandiera belga; andrà dunque effettuata una visita presso la propria compagnia assicurativa, per una semplice modifica dell'intestazione in maniera che l'unità assicurata sia correttamente individuata, onde evitare prima di tutto sicuri problemi in conseguenza di un sinistro, al peggio la mancata copertura assicurativa.



Tutto sempre molto informale, deregolato, easy and free... la burocrazia e la carte bollate sono rimaste probabilmente solo una depravazione tutta italiota, a parte ovviamente qualche altra "democrazia delle banane" sparsa per il Terzo Mondo...


giovedì 28 gennaio 2010

Sempre più in basso

Poveri Noi Gobbi, quanto dovremo ancora soffrire... E poveri giocatori e povero Ferrara, tutti in balìa di una dirigenza incapace.

Pubblicità Progresso

Campagna anti-AIDS sulle Tv francesi: su facebook c'è stata una vera e propria alluvione di questo -bisogna dire assai simpatico- filmato, ma per la creatività del prodotto video in sè, oltre naturalmente che per il contenuto laico del messaggio che reca, perfettamente in tema con quello d'un blog, merita d'essere riproposta anche qui! Con la raccomandazione d'obbligo: SAFE SEX!

mercoledì 27 gennaio 2010

Vito Dumas, "Il viaggio del Sirio"

ricevo in Bacheca e ricopio in evidenza, giacché merita.. (grazie Pime!)



(…) Ricevo le prime raffiche molto violente intorno alle ore 17. Seduto su una cassetta di whisky vuota, che mi serve da sedile, governo col braccio appoggiato. Con l’inesorabilità di un compressore stradale, la potenza dell’uragano aumenta per gradi: prima 100 nodi, poi 150. La stessa cosa che accade nel golfo di Biscaglia, in Tasmania, al capo Horn e nell’Oceano Indiano. Nulla di nuovo in fondo. E il fiocco tien duro. Trascorrono le ore e aspettando che tutto ciò finisca comincio a sonnecchiare. La cosa sta diventando monotona; ma la notte pan piano trascorre. Sono sempre alla cappa, col fiocco di fortuna, e il Sirio, anzi, rimonta un poco sopravvento. (…)
(pag 183 - ed. Mursia)


"nulla di nuovo in fondo" trovo sia quel che colpisce di più, ma sicuramente anche la "cassetta di whisky vuota" avrà contribuito abbondantemente alla causa......

BV! (in maiuscolo)

martedì 26 gennaio 2010

Velisti Normodotati

L'altra notte ho sognato Peter, un mio amico e vicino d'ormeggio, che mi esortava a pensarci bene circa il cambio di barca.. in sogno, quale novello "grillo parlante" e come fosse la vocina della mia (lurida!) coscienza, testualmente mi apostrofava:
"Davide.. ti sei proprio interstardito a vendere il Topkapi... ma perché?"

Ovviamente gli ho raccontato del sogno, e lui saggiamente, da "grillo parlante-ma non troppo", oltre che armatore di Bavaria di 10 metri degli anni '80 (stupendo, e non lo dico per ovvietà e vana gloria!), mi faceva notare
che in fondo "per qualche decimetro in più non ne vale la pena, mentre sopra i 40 piedi cambia qualcosa veramente -ipse dixit Maurizio, un amico in comune-, ma il bello di noi velisti normodotati è il sogno, e la caccia della barca.."

già... "velisti normodotati", che come definizione trovo sia BELLISSIMA!!!

ma che da perfettamente l'idea della questione.
.........giacché magari si decide di cambiare barca "immaginando" (= sperando, cercando di convincersi cioè..) che una barca diversa con "quel metro in più" -tristemente famoso, il metro del menzognero proverbio!!!- ci cambierà veramente la vita, ovviamente andando incontro all'inevitabile bagno di sangue che ogni cambio in sè comporta, insito nell'operazione stessa (telefonate fiume..... viaggi..... trasferimenti.... gasolio sparso per il mondo.... pranzi fuori...... e questo solo per iniziare, prima ancora di aver firmato alcunché!!!!), ma poi subdolamente -verso sè stessi, al limite del masochismo- consapevoli che in verità questo non servirà a nulla, non certo ad allargare i nostri orizzonti o le nostre possibilità, forse a star più comodi "per qualche anno", ma niente che non debba a sua volta subire il trapasso, nulla di definitivo pertanto, qualcosa cioè che nasce già destinato a provocarci nuove delusioni.....

sarà dunque (solo) un capriccio???

chi vivrà, vedrà.. e vai col disco.




link per fb

lunedì 25 gennaio 2010

cura Panerai per EILEAN

prima della cura:


dopo la cura:


Eilean, ketch bermudiano di 22 metri progettato su disegno di William Fife III del 1936, nuovamente in mare dopo il varo ufficiale, avvenuto a Viareggio il 16-10-2009, presso il Cantiere Del Carlo che in tre anni di lavori di restauro curati da Panerai l'ha recuperata dall'abbandono (la barca giaceva dimenticata ed in malora ad Antigua fino al 2006)

il comunicato ufficiale con numerosi dettagli sull'operazione via Yacht onLine, di seguito invece qualche foto meno patinata offerta dall'amico (e simpatico "collega" blogger.. qui, con una chicca musicale a sorpresa!) Proust2000 , presente all'evento:









sabato 23 gennaio 2010

le ferie di Charlie2

GIORNO TRENTANOVE - 26/7 - Orsera - Cittanova (10mgl, tutte a vela)

La mattina scorre velocissima: doccione in marina (che hanno quelli con il rubinetto come a casa, senza maledettissimo pulsante salva acqua: ed ecco spiegata la fila siderale davanti ai cessi!), poi classico bucato di magliettine 25x25 del piccoletto, un paio di bistecche alte 1 dito recuperate nell'ottima "mesnica" locale e pure un paio di lavoretti portati a termine, tanto per portarmi avanti con la lista di avarie che inevitabilmente la crociera si porta dietro come fisiologico strascico (un bel ragno nuovo realizzato per rizzare la randa per bene, che l'altro pareva fatto con l'elastico delle mutande der nonno; belle calze nuove per i parabordi comperate allo shop); il tempo di pagare la modica cifra di 343kune, comprensiva di tassa di soggiorno per 2 adulti, ed insomma si è pronti per uscir dal porto e mettersi per rotta Nord diretti a Cittanova, dapprima a motore il tempo di uscir dall'arcipelago, poi a vela arrivati al traverso di Funtane e da li in poi ci si fa una splendida bolinetta larga su per rotta 340° mure a sinistra, praticamente fino alla diga foranea di Cittanova.
E con il tempo anche per ingaggiare un Comettino coetaneo del Topkapi e di lunghezza comparabile (un 850 o un 910, ma cambia poco perché comunque lo superiamo in tromba da sottovento con mano sapiente sulla barra), mentre un trimarano arancio pure lui sulla stessa rotta, sorpassa entrambi lasciandomi nel sospetto che andasse a motore (sospetto poi del tutto suffragato quando lo riaggancio al traverso di Cervar, trovandolo impantanato con le sue vele colorate più floscie che mai).

La frase del giorno è di Simone, e quando mai sta zitto si direbbe: "..i catamarani non li sopporto proprio! ..se ti avvicini a quello papà, giuro che l'affondo con il mezzomarinaio!"
In compenso la visione più epica di questa giornata ha protagonista un altro multiscafo, trimarano di lunghezza sugli 8 metri, ma piccolo di scafi che di più non si può, bandiera olandese, colore giallo, al 99% autocostruito nel giardinetto di casa.. un uomo al timone, una donna a prua, la coperta inzaccherata di ogni masserizia, taniche incluse. Li vediamo entrare subito davanti a noi in porto, fissandoli incuriositi per la loro "singolarità" in mare, ma poi con Daria rimaniamo letteralmente esterrefatti quando in rapida seguenza vediamo saltar fuori dallo scafo centrale, uno, poi due, poi tre, poi 4 ed infine contiamo 5 figlioli. Ci guardiamo negli occhi con mia moglie, poi il nostro sguardo corre alle due (solo 2!?!?!) nostre creature di bordo e di colpo ci sentiamo non solo per nulla gli imprudenti genitori per i quali i nonni (e molti altri..) vorrebbero farci passare, ma specialmente laaaaaaaaaarghi e con tanto tanto tanto comodo spazio a bordo!

Per il desco serale promulgo una cena di commiato con la terra croata, e come di consueto -quasi- andiamo ad accomodarci all'ottimo e affidabile tavolo della konoba "Tabasco", nel suo appartato e molto accogliente vicoletto. Ringraziando i pargoli che non sono stati troppo agitati da farcela andar per traverso, tutto è ottimo come sempre sotto la supervisione di Jarka l'ostessa sosia di Michelle Pfeiffer -le ho ricordato della musica di Graso che ci aveva somministrato in filodiffusione l'anno scorso e si ricordava pure!-, e con 345 kune per tre bocche (Francesco pastina in brodo, peggio per lui!) consumiamo un primo di pasta alle vongole e canestrelli, ed un ottima buzzara mista (pure con qualche dattero in mezzo a dar sapore), e Daria rimane entusiasta della cena a tal punto da dichiararla come miglior cena al ristorante negli ultimi 40 giorni di crociera. Rimane il dubbio che l'abbia detto come frase di circostanza per celebrarne la conclusione ("era ora!" insomma..), piuttosto che per aver dimenticato le altre cene visto il tempo non proprio breve trascorso in questi mari, in questo fortunata estate 2009 (e nuovamente "era ora che finisse", insomma..). Tutto buono al palato, però, e questo è certo.

Miglia percorse 10
(miglia totali 500, in c.t.)

giovedì 21 gennaio 2010

..la prossima? ........ Full Monty

(facendo seguito al post di ieri.. e grazie Robi per avermi "ispirato" ! )

Considerando che il protagonista del film si chiama Dave, e due cari amici si sono interstaditi a chiamarmi con questo diminutivo simpatico ma tanto genere telefilm idiota americano, "Saranno Famosi" & "High School Musical"..

..considerando che i protagonisti del film erano squattrinati ma per lo meno creativi, in ambedue i fattori circa tanto quanto il sottoscritto..

..considerando che l'espressione in sè significherebbe "servizio completo", il che per una barca potrebbe essere allusivo quanto basta ma pure
-del giusto- evocativo quanto ai migliori auspici..

..considerando che siamo gente allegra e che la nostra barca deve essere allegra ed ospitare solo amici a loro volta allegri, a che speriamo quest'allegria di portarla in ogni approdo che ci accoglierà, prima di tutto con le nostre proverbiali "comiche da ormeggio"

Visto che *adoro* Donna Summer e tutti i "mitici anni '70"

(e mantenendo comunque il vecchio nome, perché la scaramanzia in mare non è solo un opinione!!!)

............penso che la prossima barca mi piacerebbe molto chiamarla......


FULL MONTY


:-))



mercoledì 20 gennaio 2010

L'Interpretazione dei Sogni

il mio sogno di stanotte:

estate.. crociera estiva.. siamo in barca beati in costume da bagno.. e si naviga in flottiglia, insieme a Kairia la bella barca dei miei amici siciliani, ma io non sto sul Topkapi, ne sono certo perché ha il timone a ruota ma per il momento non mi rendo conto di che si tratta.. arriviamo in un porto, da quel che ricordo potrebbe esser stata Dubrovnik, ci sono torri e bastioni, andiamo all'ormeggio in marina, abbiamo telefonato con il cellulare e ci hanno assegnato due posti sullo stesso pontile, ma un pò lontani l'uno dall'altro..

la scena si sposta a manovra d'ormeggio conclusa.. sono andato a trovare Kairia che ha una passerella autocostruita, Giancarlo mi ringrazia e si capisce che la passerella è opera mia, come quella che ho già realizzato ma stavolta migliorata perché pieghevole e pure estensibile...

..mi congedo quindi da Giancarlo e mi dirigo verso la mia barca, poco più in là sullo stesso pontile e mi rendo conto di essere completamente NUDO! ..al che per lo meno decido di coprire le "vergogne" e cammino con entrambe le mani che mi nascondono sul davanti, anzi recupero non so come uno straccetto bianco e lo appallottolo per tenerlo in mano e coprire un pò di più.. ovviamente restano le chiappe belle esposte al vento e gli equipaggi di tutte le barche davanti a cui sfilo non mi risparmiano occhiate e occhiatacce... ma il peggio doveva ancora arrivare, perché una volta giunto al mio posto barca la barca non ci stava più ma al suo posto c'era un panfilo enorme, dal cui equipaggio in pozzetto mi viene riferito che a cambiare di posto alla mia barca ha provveduto il personale del marina per uno scambio nell'assegnazione degli ormeggi.. la mia barca in effetti sta poco lì avanti, e finalmente la riconosco.

è un Bavaria
...


..se c'è qualche freudiano in ascolto ne apprezzo l'interpretazione.. ma se in ascolto c'è qualche esperto di smorfia anche un paio di numeri da giocare andrebbero ugualmente bene!

giovedì 14 gennaio 2010

MOODY 34 (MOODY 346/35)


Moody 34 - cant. Marine Project Ltd. (Plymouth)

Tre dati tecnici al volo, tanto per capire di che si tratta:
Lft 10.20, Baglio di 3 metri e mezzo abbondanti e Pescaggio di un metro e mezzo circa, 5 tonnellate belle larghe di dislocamento mosse da una superficie velica di circa 60 mq (o un motore da 35cv), con 180 litri circa di riseva di acqua e 160 circa di gasolio (numeri da "sailmotor" insomma, niente di nuovo..)


Scelta opinabile questa settimana del modello “sotto la lente”, ma ho talmente tanti buoni motivi per questa scelta che non potete nemmeno immaginarveli! Visto –però- che questo è un blog e non una testata giornalistica specializzata, e ve ne racconto spesso di tante ed inutili sulle mie scorribande né debbo render conto ad alcuno dei contenuti, mi par doveroso farvi partecipi anche delle mie scelte, a partire da questa, e giustificare così anche la lunghezza della trattazione che inizio a temere sarà quella del record.

I motivi, dunque:

- questo modello di barca “l’ho imparato tardi”, nel senso che l’ho conosciuta ed apprezzata solo da quando è scattata in me la passione per le barche inglesi, non del tutto “originale”, ma che quando mi ha travolto mi ha preso a tal punto da spingermi a passare al setaccio siti di barche inglesi per notti intere;

- per le stesse ragioni al tempo del famoso post sulle barche d’antan non avevo ancora gran conoscenza di cantieri e modelli di barche inglesi, ma specialmente non avendone apprezzato appieno le virtù e la filosofia nautica, specialmente, non ne avevo –mea culpa- incluso alcuna in quel famoso elenco, ed a questa mancanza ritengo sia doveroso da parte mia prima possibile rimediare;

- si tratta di una barca tutt’altro che rara, giacché prodotta in gran numero di esemplari dal cantiere nel corso di lunghi anni di produzione, ma ugualmente poco nota nei nostri mari, avendo ottenuto larga diffusione ovviamente oltre Manica, ma anche nel Mediterraneo Orientale, con numerose unità naviganti, sempre sotto UK-flag, in Grecia e Turchia: ritengo personalmente il modello tutt’altro che nordico, molto adatto per esempio all’Adriatico, e strano quindi il fatto che contrariamente a molte barche scandinave se ne trovino poche nei nostri porti;

- ragionare intorno al Moody 34 mi serve come ottimo pretesto per fare un discorso più ampio, che mi frulla in testa da un po’, riguardante l’eterna diatriba “pozzetto centrale Si/pozzetto centrale NO”: che il “central cockpit” abbia un gran fascino credo sia indiscutibile, o per lo meno diciamo che non mi considero l’unico a subirlo, eppure ponderando bene le scelte mi sono in un certo senso trovato a ridiscutere con me stesso circa questo giudizio, individuando tutta una serie di connotazioni nell’ ”aft cockpit” che mi ha spinto ad apprezzarlo nuovamente;

- su questo modello di barca mi sono preso una tale infatuazione da essermela studiata così bene da averne trovato infine anche i difetti, o per lo meno quelli che mi sono sforzato di considerare tali, come mera consolazione personale, nel momento in cui sull’inserzione dell’unità in vendita su un sito broker croato (uniproprietario, un anziano signore inglese arrivato all'età di abbandonare la vela, disposto a cederlo a prezzo veramente risibile), ed a cui facevo da mesi la “posta”, è apparso improvvisamente il suffisso “SOLD” mandandomi nella più totale delusione (e di quella barca precisamente, come si tratti di una “vecchia fiamma”, sono le prime foto che inseriscò di seguito come contorno alla spiegazione).






mercoledì 13 gennaio 2010

stasera su Rai1 l'ultima spiaggia..

che amara constatazione... solo Don Luciano può venire in nostro aiuto! :-((

.....e comunque vada stasera, vi regalo questa mia piccola creazione grafica:

domani prima serata su MP Energy

su Mediaset Premium canale Energy domani sera, giovedi 14/1......

..serata panico on board... l'una di seguito all'altra due belle pellicole per dormir male, di quelle amerikane tutte effetti speciali e dialoghi idioti: l'ideale sarebbe guardarle direttamente a bordo per sentire poi la cuccetta improvvisamente scomoda ed angusta!

inizio alle 21.00 con ALLA DERIVA (Adrift), anche con delle immagini di vela finché succede quel che chiunque vada in barca più di tutto teme.. ed il titolo non preclude nulla! (è il sequel, ovviamente sfigato, di Open Water, quindi fate vobis..)


a seguire LA TEMPESTA PERFETTA, che invece non ha bisogno di presentazioni salvo ricordare la presenza di Clooney, per ingraziarsi la presenza sul divano delle vostre compagne! (e film che non è nemmeno malaccio, una volta guardammo il dvd a bordo mentre fuori infuriava un neverino niente male, e debbo dire che fu appropriato..)


..e B.V. (buona visione)
d

martedì 12 gennaio 2010

oggi foto

così la mente vola via..



(Island Packet yacht: altri splendidi wallpaper sul sito del produttore!)

domenica 10 gennaio 2010

le ferie di Charlie2

GIORNO TRENTOTTO - 25/7 - Vestar - Vrsar (9 miglia quasi tutte a vela in un paio d'ore)

Notte tribolata: prima mi sveglio che soffia forte da ponente, sarà maestro o addirittura libeccio, che comunque si incanala in baia tra l'isolotto Cisterna e le Crveni otoci ed entra sparato e diretto e si sente bello teso (non avevo visto la meteo ieri, ma dovevo sospettare questo "giro", vedendo arrivare ai gavitelli del camping, verso sera, prima un grosso DC13 italiano e poi un bel Sunbeam 36 austriaco, sempre a loro volta in mezzo a ciambelle gonfiabili e canottini d'ogni stazza); mi risveglio più tardi che pare di stare in lavatrice, giacché è terminato il vento ma s'è messa una maretta che te la raccomando, e al solito la baia non offre alcuna protezione da occidente; quando mi sveglio per la terza volta, infine, sono le 5 ed è quasi luce, è finita anche la maretta ma arriva chiaro l'eco di una discoteca che fino a quest'ora (!) pompa musica a palla. Alle 7 e mezza mi traggo definitivamente fuori ed il vento ha finalmente preso la sua piega definitiva: è bora, bianca e stesa. Uffa.
Scarico il bollettino da Spalato e mette chiaramente Bora, per tutto il giorno, ed il morale dell'equipaggio va sotto terra: abbiamo un buon gavitello, sicuro e gratis, e siamo pure ridossati al mare, ma la prospettiva di star qui a bordo -in tanta malora e fermi senza navigare- non alletta per niente, tanto più che nemmeno si riesce ad andare a terra in tender per il momento che soffia alla grandissima.
Mi metto allora a fare pasticci con la colla poliuretanica tanto per ingannare il tempo, incollando un pò di "pezzi" persi giorno dopo giorno e botta dopo botta, ma continuo a scrutare fuori con il binocolo di tanto in tanto, per capire l'evoluzione della meteo: non si vedono ochette e ci sono barche che navigano, e quando son già le 14 e vedo che la bora s'è un pò stemperata, ed il cielo s'è sgombrato dopo lo scarico violento da Oriente per tutta la mattina, decido che è il momento di andare senza ulteriori indugi. Vela di prua ridotta e motore nel canale, poi passata l'isola Rossa do tutto il fiocco a riva e con un bel vento al traverso mure a dritta, rafficato e scostante ma maneggevole mi porto fino a metà strada tra Rovigno e Orsera, su un mare protetto dalla costa sopravento. Ogni tanto il vento anzi cala di brutto, per via delle alture istrane, e quando decido di dare anche la randa quasi mi abbandona e da Koversada in poi tocca darsi aiuto con il motorino, ma siamo ormai quasi a Vrsar dove decidiamo di entrare ed imbroglio di nuovo le due vele per approssimarci al porticciolo. Il morale dell'equipaggio si risolleva subito alla vista dei moli dello splendido marina di Orsera, pulito ed organizzatissimo con tanto di marinai che, previo contatto via radio sul ch di servizio, ci accolgono venendoci incontro in gommone e scortandoci fino al posto barca già assegnato. Mi impressiona a tal punto la pulizia e l'ordine che in darsena regnano sovrani che andrò persino a chiedere poi per un ormeggio annuale, guarda caso scoprendo che i prezzi sono simili ai nostri di Caorle, ma che hanno anche oltre 350 armatori in lista d'attesa per i 200 e rotti posti tutti occupatissimi!

Una volta ormeggiati doccione generale in pozzetto con largo scialacquo offerto dalla manichetta del pontile quindi passeggiata pro-gelato: la gelateria "Istra", nell'ultima piazzetta del lungomare vecchio, quella più lontana rispetto al marina insomma, fa gelati e coppe miste con frutta e tutto il resto, semplicemente da antologia, buone e persino belle nella presentazione, e merita una segnalazione se non un viaggio a sè (ice kaffee a 21 kune, coppe tutte sulle 30 kune).
Per cena si vorrebbe fare una visita ad una nostra vecchia conoscenza gastronomica, l'affidabile ristorante "Grill STELLA", ma le belle ragazze che lo gestiscono non prendono più le prenotazioni e la cosa con i ns bimbi ci crea non pochi problemi organizzativi quanto a congruenze d'orari, quindi nostro malgrado dovremo rinunciare; alla fine però la scelta vincente fù quella di far cenare i piccoli a bordo, per deportarli poi nell'ampia zona giochi oltre le banchine portuali subito dopo cena, e sfruttare quindi, tra un loro giro alle macchinine ed un altro ai tappeti elastici, la presenza del grill "SRDELA" nei pressi a favore di noi adulti; si tratta di un casottino di legno con annesse pulitissime panche sotto al portico, che fa piatti di pesce povero per lo più alla griglia o fritto, ed a buon mercato: per due onesti piatti di fritto misto (anelletti, merluzzetti e alici) e medaglioni alla griglia sempre di pesce, molto buoni questi, con contorno abbondante di patate lesse e due birre, in tutto solo 104 kn. Ottimo direi, di questi tempi bui..
Tornati a bordo con i bimbi già cotti stappiamo la pelinkovac comperata nel primo pomeriggio e già fredda, e con Daria che segue i piccoli tra le braccia di Morfeo io mi decido a riallacciare i ponti ed i link con la società occidentale inchiodandomi un paio di ore davanti al portatile per sfruttare la wifi gratuitamente offerta dal marina.

Un particolare carino della giornata l'incontro con il tipo di un Bavaria 30 che ci accosta ormeggiando al posto vicino al nostro, che espone sulla crocetta di sinistra il vessillo con il Leone di San Marco e pure la Trinacria sicula. La mia proverbiale curiosità per codesto ambiguo accoppiamento mi spinge prima ad attaccar bottone e poi a chiedere il motivo di quelle bandierine esposte: e l'amico molto cordialmente mi spiega d'essere mestrino ma sposato con una catanese, e non solo, che ha due bimbi come i nostri, attualmente con la mamma in Sicilia dunque lontano dalla barca, e che è affascinato dal nostro spirito d'avventura e dal nostro coraggio, a tal punto che prima ci chiede di parlare al telefono a sua moglie -presunta "terricola"- per spiegarle le possibilità offerte dalla barca durante una lunga crociera a dei piccoli membri dell'equipaggio e la loro relativa tranquillità e sicurezza a bordo, ma poi sempre più entusiasta d'aver fatto nostra conoscenza corre giù al suo carteggio per trarne una seconda bandierina della Trinacria, ricevuta direttamente dal suocero siculo in terra natìa, stavolta con l'intento di regalarla -a sua volta- alla nostra barca. (Come premio alla nostra beata incoscienza???)

Miglia percorse 9
(miglia totali 490)









sabato 9 gennaio 2010

Aron Meder: "L' épopée d'un Robinson moderne"



Direttamente dalla copertina del numero 1 dell'anno 2010 di Voiles et voiliers tutta dedicata all'impresa del "novello Slocum" Aron Meder, autore di un giro del mondo, appena concluso lo scorso settembre, ma giudicato dall'autorevole rivista francese testualmente "sconcertante", nella lettura dei dati della crociera intorno al globo che il giovane magiaro si è regalato per i suoi 30 anni d'età: "3 ans, 6 metres, 30000miles"

VetV descrive letteralmente il 19 piedi CARINA -si avete letto bene: diciannovepiedi- di Aron come un "dayboat d’eau douce de série, de 19 pieds et de 39 ans d’âge" (ho letto altrove: pagato appena 1500 euro..), comunque a tal punto da chiedersi se il giovane per compiere questa straodinaria incredibile impresa sia stato più un avventuriero d'altri tempi o un apprendista stregone..
Personalmente non posso che applaudire alla sua impresa considerandola semplicemente assoluta, nell'olimpo dei grandi..

Ricopio testuale la sua paginetta di presentazione personale, di una sincerità e disincanto in effetti quasi sconcertante.....

Carina and me

My plan and my dream: Around the World with Carina 19 (Time frame: 20 months)

Captain: Áron Méder (International Certificate of Competence for Pleasure Craft, GOC)

Sailing boat: Carina (Carina 19, Length: 6m)

Departure time: 2006. September

Route: Slovenia – Gibraltar – Canaries – Barbados – Panama canel – Galapagos - Polynesia – Fiji – Indonesia – Christmas Island – Seychelles – Adeni gulf – Red Sea – Suez canal- Alexandria – Slovenia

Conception: Alone around the world with the minimum money

Motivation:

It has been my dream and plan for more than 5 years.

I would like to do it as soon as possible.

For over a year I have been now preparing my boat for sailing around the world.

Conditions:

My plan is a tentative plan depending on many changeable circumstances.

I am opened to adjust my plan and its conception based on the conditions.

Sponsor (financial circumstances):

I am not looking for sponsors, but for the supporters, who would assist me in sailing around the world, provide me with ideas, tools and possibly money for this project.



Complimenti Aron. Non fermarti mai.
Avevi fatto bene a scrivere sul tuo sito prima di partire queste parole, ed ancor meglio ad avervi tenuto fede: "Talking of records is stupid, an insult to the sea. The thought of a competition is grotesque. You have to understand that when one man is months and months alone one evolves; some say people go nuts..."
(
Bernard Moitessier)

venerdì 8 gennaio 2010

Burrasca a Marina degli Aregai - 1 gennaio 2010

tratte dalla splendida seguenza di foto pubblicate da Pietro


sembra che il mare abbia già fatto una vittima...



ma poi, per fortuna, si scopre che è solo un gioco di prospettiva, e si tratta invece di un prode valoroso velista uscito dal porto sfidando (a motore) gli elementi ed i marosi a bordo del suo altrettanto impavido Bavaria!

(che come qualcuno ha già fatto notare: pare che nasca dalle acquee come fosse la Vergine (*) di Botticelli... resta ai lettori il giudizio se l'affermazione contenesse ironia oppure no!)


ma poi concludiamo con una (splendida) foto più seria........ bravo Pietro.




(*) Vergine?!? che vergine??? ........VENERE!!!!!!!!!! (vedi commento)

mercoledì 6 gennaio 2010

Soldini sul Corsera

online.....

..un bel profilo del 40enne Soldini quello tracciato nell'articolo, una volta tanto completo sia nell'elencare le (tante) battaglie vinte sull'acqua che in quelle finite tragicamente, fino al lancio della prossima sfida del giro del mondo in equipaggio su Italia 70, nel 2011.

Istruttivo, da leggere!

e non sapevo che avesse 4 figli!!! ..che spero non mi tocchi doverne fare altri 2 per diventare comm'allui... ;-)

martedì 5 gennaio 2010

Cara Befana..

..già tuo compare Babbo Natale ha fatto clamorosamente cilecca dimenticandosi di me, ma gli avevo chiesto forse troppo, e portarsi un 45 piedi dentro al sacco in slitta gli veniva scomodo...

allora con te ho deciso d'esser meno esigente quindi basta che nelle calze attaccate al tangone relativamente allo stesso 45' di cui sopra, puoi farmici trovare i soldi per comperarlo!!! (che in biglietti da 500 euro non ti viene tanto pesante da portarlo il malloppo, sopra la scopa..)
:-)





e Buona Befania.. che meno male che le Feste se l'è portate via, che non resistevo un attimo di più.....!

lunedì 4 gennaio 2010

ecchila là





è già arrivata. (di nuovo..)
classico, quando viene da sud. che mi trovo con il Topkapi imbiancato e la macchina (ancora) no!

meno male che ieri sono andato a cambiare l'acqua alle olive... uff.

però che dù maroni. (quasi meglio che non ho scattato foto ieri, avrei rosicato ancora di più oggi..)


domenica 3 gennaio 2010

Love Today

Rivelazione scottante: oggi ho amoreggiato.
Giornata STRAORDINARIAMENTE SPLENDIDISSIMA, giusto in mezzo a due perturbazioni: ieri nuvolo grigio e vento, domani nuvolo grigetto e neve, oggi una giornata di una limpidezza esagerata.. al di là di tutto non potevo non scappare a Caorle a dare un occhiatina al Topkapi, dopo averlo lasciato al freddo&gelo per 15 gg senza manco un bue nè un asinello a scaldarlo!

Poi ha fatto il diluvio i giorni passati in laguna.. campi allagati da una parte e dall'altra della strada: mi preoccupava la cosa, eppure sono rimasto "piacevolmente" sorpreso nel constatare che di acqua in sentina ve ne era poca o nulla.. e dire che mi aspettavo i paglioli che galleggiavano, solito pessimismo cosmico il mio!
A parte i preliminari di routine (attacca cavo di banchina per caricare le batterie, collega batterie, svuota sentina, accendila stufa, ..) meravigliosa la passeggiata sul lungomare fino alla Madonnina: il mare celeste come mai in estate succede, il cielo terso e profondo, la visibilità da record con le coste istrane che parevano cogliersi a tre bracciate! Bibione sembrava vicina come non mai, e persino si vedevano le persone sulla spiaggia delle Brusse, come se Porto Falconera fosse all'improvviso raggiungibile con una passeggiatina lungo il bagnasciuga!

Che meraviglia.. (per non dire del gap di 10 gradi secchi rispetto a TN, stesso numero 5 ma con segno diverso davanti..) ..davvero da riconciliazione definitiva con l'umanità ed il Creato.. Daria che adora i luoghi ma solo dal solstizio d'estate ai Santi, persino abbozza una frase del tipo: "e tu che ogni tanto pensi a portare la barca dove costa meno tipo a Monfalcone!!! fallo e veramente puoi sub-affittarti 5 cuccette su 6.."

..come darle torto? c'è gente dappertutto come fosse Pasqua invece è appena passato Natale, negozi aperti, bar pieni di gente, e specialmente questa splendida luce che mi fa vieppiù dannare e rosicare nell'aver dimenticato la digitale nel bagagliaio dell'auto, mentre tutti sono lanciati con cannoni da 300mm a sparare verso Oriente!
mi consolo con un'ottima cioccolata calda poi chiamo il rientro a bordo per far girare ancora il motore una 15ina di minuti e nel frattempo rimboccare fino all'orlo il serbatoio della nafta.. ma mentre Daria ed il pargoletto minore fanno un giro sui moli per sfuggire alla prima letale fumata all'accensione, approfitto della solitudine e mentre stringo i nodi parlati alle sagolette del tendalino sulla draglia, le faccio una carezza sul paramare e la rincuoro che non è mai uscita dal mio cuore..

Mi consolo della mancata pubblicazione delle (sicuramente splendide) foto mancate di ieri con un pezzo di Mika..



ps. nella sua passeggiata Daria ha scoperto, solo dopo anni di presenza sul molo, un Bavaria 30 in cima al pontile (nota i modelli, chissà come mai..), ma il suo commento di ex-camperista lo evito di pubblicare per non urtare la sensibilità degli armatori di queste splendide Signor(in)e del Mare

Grand Soleil 34

Questa settimana che concorre con le feste natalizie, pubblichiamo la "barca" in versione ridotta!
..il tema della settimana del resto è un modello talmente famoso e diffuso che non ha bisogno di presentazione alcuna, e piuttosto gli va solo reso giusto tributo e merito (manca per esempio ed incredibilmente, un' "Associazione di armatori"..), e per farlo ripesco una serie di articoli tematici tratti da riviste e giornali, raccolti negli anni a testimonianza della mia (malcelata) passione per questa leggendaria Barca!

..e non metto neppure foto, benché ne avrei molte, perché basta fare un giro per un qualsiasi porto per trovarne all'ormeggio numerose unità (bianche per lo più, ma molte anche in blu, e spesso anche gialle o celesti!), ma se siete pigri basta sempre Google per spulciare le numerosissime inserzioni di vendita.. e chissà che non scatti la molla per questo -già bestseller- autentico pezzo di storia della nautica nostrana!