"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)

martedì 26 gennaio 2010

Velisti Normodotati

L'altra notte ho sognato Peter, un mio amico e vicino d'ormeggio, che mi esortava a pensarci bene circa il cambio di barca.. in sogno, quale novello "grillo parlante" e come fosse la vocina della mia (lurida!) coscienza, testualmente mi apostrofava:
"Davide.. ti sei proprio interstardito a vendere il Topkapi... ma perché?"

Ovviamente gli ho raccontato del sogno, e lui saggiamente, da "grillo parlante-ma non troppo", oltre che armatore di Bavaria di 10 metri degli anni '80 (stupendo, e non lo dico per ovvietà e vana gloria!), mi faceva notare
che in fondo "per qualche decimetro in più non ne vale la pena, mentre sopra i 40 piedi cambia qualcosa veramente -ipse dixit Maurizio, un amico in comune-, ma il bello di noi velisti normodotati è il sogno, e la caccia della barca.."

già... "velisti normodotati", che come definizione trovo sia BELLISSIMA!!!

ma che da perfettamente l'idea della questione.
.........giacché magari si decide di cambiare barca "immaginando" (= sperando, cercando di convincersi cioè..) che una barca diversa con "quel metro in più" -tristemente famoso, il metro del menzognero proverbio!!!- ci cambierà veramente la vita, ovviamente andando incontro all'inevitabile bagno di sangue che ogni cambio in sè comporta, insito nell'operazione stessa (telefonate fiume..... viaggi..... trasferimenti.... gasolio sparso per il mondo.... pranzi fuori...... e questo solo per iniziare, prima ancora di aver firmato alcunché!!!!), ma poi subdolamente -verso sè stessi, al limite del masochismo- consapevoli che in verità questo non servirà a nulla, non certo ad allargare i nostri orizzonti o le nostre possibilità, forse a star più comodi "per qualche anno", ma niente che non debba a sua volta subire il trapasso, nulla di definitivo pertanto, qualcosa cioè che nasce già destinato a provocarci nuove delusioni.....

sarà dunque (solo) un capriccio???

chi vivrà, vedrà.. e vai col disco.




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3 commenti:

  1. ah, caro Davide, che incubi!
    Per quanto riguarda la lunghezza, un mio amico armatore tentava di convincermi al grande passo (quando ero un semplice noleggiatore) con la considerazione che "ogni anno che passa, e' un piede in piu'".

    Quindi gli anni passano, i figli crescono, non ti lambiccare e pernditi questo 40''!!!!

    ciao

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  2. la colpa è dei figli, per l'appunto.

    il grande dei due, l'unico che parla ma già nutre velleità di "capitano di lungo corso" me l'ha messa giù proprio con la stessa paturnia:

    "papà non hai più 30 anni! adesso ne fai 37 e perciò la barca la devi prendere di 37 piedi!"

    5enne. e già bieco qb.

    RispondiElimina
  3. non fa una piega!!! e bravo Simone :))))))))

    RispondiElimina

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