Cosa sono le “sesse”
Secondo Wikipedia in Idraulica "Il termine sessa è riferito al movimento periodico delle acque all'interno di un bacino chiuso: un catino, un lago od anche un mare. Le onde di sessa consistono in moti oscillatori che si originano in conseguenza di improvvisi abbassamenti della pressione atmosferica."
Il livello del mare, moto ondoso a parte, è determinato dalla somma delle variazioni climatiche, della marea meteorologica e della marea astronomica.
Tralasciando per il momento la marea propriamente detta, che notiriamente è quella "astronomica", guardiamo solo alla componente di marea di origine "meteorologica", che è invece determinata dalle variazioni del livello del mare causate dal vento e dalle differenze di pressione atmosferica, in intervalli compresi tra alcuni giorni e poche ore e che non è evidentemente prevedibile nel lungo tempo. Nell'ambito di questi effetti legati alle perturbazioni meteorologiche le oscillazioni del livello del mare sono appunto le nostre sesse.
Le sesse sono dovute normalmente a variazioni locali di pressione, in seguito al passaggio di una depressione atmosferica o all'azione del vento, che provoca un temporaneo accumulo dell'acqua in una parte del bacino, dando origine ad una sorta di aspirazione e di beccheggio delle acque e a un conseguente innalzamento del livello del mare. L’onda di sollevamento che si determina è denominata per l’appunto sessa.
Il fenomeno in sè non è proprio di alcun mare, ma in Adriatico dove si rileva la più alta escursione mareale che si possa registrare in Mediterraneo, la cosa diventa di interesse significativo. Trattandosi, infatti, di in un bacino allungato, stretto e poco profondo, la massa d’acqua che si eleva è notevole (per avere un idea basta ricordare il fenomeno dell’acqua alta a Venezia per il quale spesso le cause sono da ricercare facendo riferimento alla situazione atmosferica del basso Adriatico); nel dettaglio, queste oscillazioni sono tipicamente stazionarie e possono manifestarsi sia lungo l'asse maggiore del bacino (oscillazioni longitudinali), sia lungo quello minore (oscillazioni trasversali).
In circostanza localizzate, come stretti, istimi, canali, e specialmente passaggi orientati nella direzione del vento prevalente (lo Scirocco) possono esserci sesse che permangono in situ per 22 ore e con livelli di innalzamento delle acque persino superiori a quelle registrabili con la classica marea, e nell'ordine anche del paio di metri.
Da influire, pertanto, con il pescaggio delle nostre barche a vela, dunque da conoscere e valutare con la massima attenzione, pena l'incaglio!
Le onde di sessa sono identificate anche come l'accavallamento delle correnti marine calde che si sovrappongono a quelle fredde,di più elevata densità.I grossi fenomeni si osservano nel Fisher Bank ossia il luogo dove si fondono la grande corrente fredda e la grande corrente calda,al largo delle coste sud africane.Qui le onde raggiungono altezze anche di 30 metri.Il tipico mare lungo che si osserva alle nostre latitudini invece è dovuto sempre,in maniera identica ma molto meno intensa,a questo fenomeno.
RispondiElimina