"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)

martedì 20 aprile 2010

dal Cantiere AlbSail: BA 35 & EC 37

Mini-post di barche della settimana: stavolta parola che ho poco tempo e non potrò più di tanto dilungarmi in commenti, tanto che ne metto assieme due, accomunate dallo stesso cantiere d'origine, dall'epoca evidentemente dunque dalla filosofia progettuale, e dall'opportunità di reperirle oggi giorno sul mercato dell'usato a prezzi veramente accessibili (intorno ai 30/35mila la più grande di 11 metri, tra i 20 ed i 30mila la cuginetta più piccola che è pur sempre un bel 10 metri abitabile veloce ed elegante)
Attenzione sempre nella valutazione del bene in sè, che al di là dell'aspetto economico va a mio modesto parere sottoposto al controllo di un valente perito nautico: oltre all'età si tratta di barche spesso "pezzi unici", nessuna uguale all'altra e non sono rari i casi di "singolarità" che deprezzano ovviamente l'unità (rivisitazioni importanti, allestimenti effettuati post-vendita, molte unità predisposte e sfruttate in regata).
Per il resto, io ritengo che la sostanza "ci sia".

Appresso le foto dell'EC 37 più bello che io conosca:
http://www.diavolone.it/












































scheda ed info...

CANTIERE ALB Sail
NAZIONE Italia
PROGETTISTA Ceccarelli
TIPOLOGIA Cabinato - Crociera/Regata
ARMAMENTO Sloop
MATERIALE Vetroresina
CHIGLIA fissa
CLASSE CE ---
PRODUZIONE di serie (su larga scala)[1977-1984]
MOTORE Volvo
MISURE SCAFO
LFT 10,96 mt
LWL 9,95 mt
BAGLIO (max) 3,57 mt
DISLOCAMENTO 7400 kg
ZAVORRA -- kg
PESCAGGIO STANDARD 1,85 mt
PESCAGGIO RIDOTTO -- mt
RISERVA ACQUA 300 lt
RISERVA GASOLIO 80 lt
DISPOSIZIONE INTERNI
STANDARD cabine 2 bagni 1 postiletto 6
PIANO VELICO
SUPERFICIE VELICA 74,00 mq
RANDA 29,00 mq
GENOA 45,00 mq



Qui un'altra unità a lungo in vendita in Alto Adriatico negli anni scorsi, ben tenuta ed allestita.





























E qui si passa alla cuginetta di 10 metri, presentata in diverse unità, nelle diverse versioni che ne sono state prodotte specialmente a livello di layout degli interni (il quadrato, sostanzialmente).

(e occhio che questa qui per prima era in vendita di recente in alto Tirreno a prezzo davvero conveniente.. chi ha orecchie per intendere..)
























la scheda, anche qui..

CANTIERE ALB Sail
NAZIONE Italia
PROGETTISTA Barra
TIPOLOGIA Cabinato - Crociera/Regata
ARMAMENTO Sloop
MATERIALE Vetroresina
CHIGLIA fissa
CLASSE CE A
PRODUZIONE di serie (su larga scala)
MOTORE Volvo, MD 11 C , 24 cv
MISURE SCAFO
LFT 10,40 mt
LWL -- mt
BAGLIO (max) 3,20 mt
DISLOCAMENTO 5000 kg
ZAVORRA -- kg
PESCAGGIO STANDARD 1,85 mt
PESCAGGIO RIDOTTO -- mt
RISERVA ACQUA 400 lt
RISERVA GASOLIO 120 lt
DISPOSIZIONE INTERNI
STANDARD cabine 2 bagni 1 postiletto 8
PIANO VELICO
SUPERFICIE VELICA 72,00 mq



Quest'altra di seguito, con il timone a barra, come nasceva in origine questa imbarcazione, il teak in coperta spesso e volentieri presente, ed il carteggio a paratia.













Dulcis in fundo: le immagini di un "pezzo" fresco di restauro, tratte da questa discussione online, tanto per far capire quanto si possa (ancora) trarre fuori da questi scafi, con il dovuto investimento.....






e concludiamo con la testimonianza diretta dell'amico palermitano Roberto T., fortunato e felice armatore di MITO, meritatamente ed sua volta ritratta in conclusione del post!

Vivibilità: Il Ba35 ha 2 cabine matrimoniali e 3 posti in dinette, questa estate abbiamo fatto una mini crociera in 6 e non abbiamo avuto problemi.
Il mercato. Personalmente penso che questo sia un periodo d'oro per comprare barche usate (non per venderle...), stante la crisi, i plasticoni ex charter degli anni a cavallo del 2000, i prezzi sono scesi di molto.
La mia, costruita nel 1984, varata nel 1985:
A fronte di una richiesta di 42.000 euro me la sono portata con 35.000 (ma la "differenza" l'ho tutta spesa nella barca). La barca due anni fa viaggiava sui 40.000
Oggi credo che si possa trovare anche a 30. Tuttavia tieni presente che un corredo di vele degno della barca ti costa almeno 5.000 e se ci vuole la guarnizione sail drive altri 1000.
Per il resto, come ti ho scritto, la barca è velocissima, sia a vela che a motore (con carena pulita puoi contare su medie di 6 nodi e se hai fretta anche 6,5). Grazie alla grande pala del timone è manovrabilissima, vira in un attimo ed in retro a motore si manovra come una 500 :-).
Tutte le attrezzature e la ferramenta sono contropiastrate e con un rinforzo di vtr che è quasi il doppio delle altre parti.
Un pò scomoda, per chi non è abituato, la discesa in quadrato e la gestione delle volanti (solo con mare formato).
Naturalmente ogni barca ha la sua storia e occhio al motore!
I Volvo sono dei muli ma i ricambi costano una cifra.
La mia, versione regata, non ha più il ponte in teak (sigh!), ha due ordini di crociette, volanti e bulbo in piombo. Il quadrato è nella configurazione con il tavolo a sx e carteggio con seduta/cuccetta a dx. Interni in mogano e impiallacciato di teak.
Prestazioni:
A motore (VP MD11c con scambiatore) , in regime di crociera, se la carena è pulita, 5.7/6 nodi, a vela da il meglio fra gli 8 ed i 12 nodi di reale (venerdì scorso, tuttavia, con 5 nodi di reale facevamo 3,2). Con le vele nuove NS riesco a stringere anche con poco vento, almeno 30° di apparente).
La prima stagione di regate, l'anno dell'acquisto, non è andata gran che, abbiamo avuto problemi soprattutto per l'organizzazione del pozzetto e del drizzista.
L'abbiamo portata con ventone senza possibilità di ridurre (eravamo in regata con parte di equipaggio H) e devo dirti che non ho mai straorzato, semplicemente si appoggia ad un fianco e deriva dolcemente. In poppa, sotto spi, come tutte la barche strette "sculetta" un pò.
Un problema che ho rilevato, se così si può dire, e l'eccessiva condensa in sentina (ma solo lì, per il resto la barca è perfetta); infatti la parte inferiore del paiolato è sempre gocciolante. Negli anni ciò ha causato una ruggine superficiale dei madieri di acciaio ai quali è imbullonata la deriva (i perni sono perfetti). Ho grattato ed ho verificato che la ruggine è, appunto, superficiale ma l'effetto visivo è bruttissimo, se poi ci aggiungi che c'era, da anni un serbatoio dell'acqua che perdeva e nessuno si era degnato di cambiare il tubo!









10 commenti:

  1. MA... scusa un po'... foto in alto a destra, che diavolo di vele sono?
    Un spi e un fiocco a "farfalla"???
    Non ho mai visto!

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  2. ma come che "diavolo" di vele sono?!!??!
    sò le vele del "Diavolone".. ovvio! ;-)

    (prima di risponderti vediamo se passa personalmente l'armatore a spiegarti lui va..)

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  3. ho visto un Ba 35 a Grado e le linee mi hanno subito attirato...me gusta mas

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  4. sono contento per te Andrea.. cerchi barca?
    (ci conosciamo già per caso?)
    ciao e grazie della visita
    d

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  5. Mizzica! Ho letto solo ora l'articolo...
    Competente e puntuale, come sempre.
    Roberto Tornatore (armatore di MITO)

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  6. ma piacere di leggerti Roberto!!!
    grazie della visita, rispedisco però al mittente i tuoi complimenti visto che a parte la raccolta di foto e dati il vero autore dell'articolo, per la sua parte più significativa, sei stato tu con la testimonianza che mi hai prodotto.. :)
    a presto
    d

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  7. ..con l'occasione rispondo anche a Mauro che chiedeva all'inizio info sulle vele "colorate" di "Diavolone": speravo che ci fosse un intervento dell'amico Gianni per spiegare lui il marchingegno, ma non essendoci stato poi la domanda era rimasta irrimediabilmente inevasa!
    me ne scuso e provvedo:
    quel tipo di barche, progettate secondo le regole di regata quindi gli schemi e le geometrie progettuali dell'epoca IOR, armavano sempre grossi spinnaker in testa d'albero come quello che si vede nelle prima foto in alto a sinistra

    In origine si trattava per lo più di spinnaker Sferici, tagliati in ferzi orrizzontali e rastremati in modo da dare una forma sferica alla vela, che veniva fuori con un taglio dalle spalle molto larghe. Con quel disegno se in poppa la vela dava una certa stabilità alla barca, al lasco, invece, stringendo anche poco il vento, la barca sbandava vistosamente.
    In seguito il problema, nei laschi, si risolse con l'introduzione di Spi di taglio diverso (Sturcut, prima, poi come quelli attuali Triradiali), comunque da far risultare la vela più piatta e con le spalle più strette (mantenendo stabile la navigazione anche ai laschi e fino ai traversi, e perdendo un pòsu granlaschi e poppa).

    In ogni caso a quel tempo, specialmente in regata, si usava abbinare allo Spinnaker una seconda vela, sempre leggera in nylon, con l'obbiettivo primario di stabilizzare la barca, verso i problemi che ti ho poc'anzi esposto: questa vela era di solito il "Big boy" che è una specie di grande fiocco non inferito che viene issato, sul lato di sottovento allo spinnaker, dietro la randa. Ha anche ovviamente un contributo di tipo propulsivo ma la funzione principale è quella di stabilizzare lo scafo impedendo cosi' pericolose rollate e sbandamenti.

    Quando si andava su andature di poppa e gran lasco unitamente allo spinnaker si issava invece il "Blooper" che si differenzia dal BigBoy per la forma più grassa e per il gratile più allunato mentre appunto il BigBoy ha una forma un poco più magra.

    spero di essere stato esauriente.. :))

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  8. Ciao a tutti,
    pur rendendomi conto che la discussione è un po' datata, provo a scrivervi lo stesso.

    Sono stato recentemente a Livorno e, in secca in un cantiere (sicuramente per lavori di carenaggio), ho visto un EC 37 in versione goletta. La cosa mi ha sorpreso moltissimo, perché non ho mai sentito dire né visto l'EC 37 altro che con l'armo a sloop. A occhio, direi due alberi uguali, con vela di straglio fra i due (bomata, ma non inferita sull'albero di trinchetto) e (se non mi sbaglio) anche predisposti per issare un fisherman.

    Voi ne sapete qualcosa? All'apparenza risultava quantomeno affascinante.

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  9. Buongiorno prima volta che scrivo e chissa' se blog ancora attivo, ammetto mi sono innamorato di entrambi questi scafi, vorrei che una delle due fosse la mia prima barca a vela cabinata, sono partito dall EC 37 e adesso esteso la scelta anche al BA 35....ce ne sono pochissime ! qualcuno potrebbe aiutarmi a trovarla ? meglio se collocate in adriatico ? Grazie Paolo

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