come s'ha da ancorare er Topkapi... ricevo un'email dal vecchio armatore, dove mi spiega come ha fatto a tenerlo fermo all'ancora per 15 anni, e la pubblico.
Ciao Davide,
permettimi di darti la mia personale opinione sull'ancoraggio, dopo molte notti insonni in baia, credo di avere capito come ci si deve ancorare:
La catena o cima ha l'UNICO scopo di fare in modo che la forza applicata sull'ancora sia PARALLELA al fondo. Molti metri di catena appoggiata al fondo non aumentano molto la tenuta, ma aumentano molto il raggio di brandeggio, e quindi diventa pericoloso. La catena deve essere più corta possibile!
L'ancora deve "prendere" il fondo. Personalmente rido quando leggo che il dimensionamento dell'ancora si misura in peso. Si dice un ancora di 15Kg per 10 metri di barca. Quanto terrebbe una palla di ferro di 15 Kg? Per me sono follie! Io credo che dovrebbero essere stilate delle tabelle di "aggrappaggio", cioè di quanta forza serve ad un tipo di ancora per arare con un certo tipo di fondo.
Sul Topkapi ho provato diversi tipi di ancore. In garage ho ancora una Danforth da 15 Kg con cui NON ho mai dormito, oltre ad essere pesantissima da salpare.
La Bruce da 10 KG, che hai è ottima, ha tenuto in condizioni in cui.. se ci avesse mollato non mi sarei stupito.
Io sono un sostenitore delle ancore di alluminio, purtroppo l'unica ancora di questo tipo è quasi una Danforth, quindi non funziona in Croazia!
La tenuta dell'ancora dipende, prima di tutto dal fondo. Ci vuole il fondo giusto!!!
Consigli pratici:
- Ancorati sempre entro 10 metri
- Cerca di ancorare in acqua limpida e con il sole, in modo da vedere il fondo
- Cerca un fondo bianco, sabbioso, in corazia la sabbia è sempre mista a ciotoli e tiene benissimo
- Una volta dato fondo all'ancora, metti catena per 2 volte il fondo e metti in retromarcia al minimo, in modo da dare una leggera trazione verso l'altro all'ancora e aiutarla a piantarsi. Dopo un po' dai 3 volte il fondo e metti la retromarcia e 1500 giri. La barca DEVE restare perfettamente immmobile: le impurità sull'acqua saranno ferme assieme alla barca!!!
La catena/coma dovrà essere tesa e NON "saltellare" (segno evidente che sta muovendosi).
Se la barca non si ferma, bisogna salpare l'ancora e riprovare in un altro punto. Spesso l'ancora deve essere calata 2 o 3 volte prima di trovare il punto buono.
- Di cavo tessile mettine al massimo una volta il fondo, in modo che in nessun modo arrivi a toccarlo, altrimenti potrebbe tagliarsi con una roccia
- Cerca di evitare le alghe, ma se proprio devi ancorarti sulle posidonie, togli la Bruce (non va') usa l'Ammiragliato.
- Se lo spazio in baia è poco oppure il fondo è ripido, metti un cavo a terra. Io uso una cima galleggiante da 30 metri messo in doppino, non c'è pericolo che finisca nell'elica quando vai in retromarcia dato che galleggia. Possibilmente il cavo in direzione Nord-Est per tenere la Bora.
Personalmente ti sconsiglio di comprare altro cavo tessile (a meno che tu non voglia ancorarti in 50 metri d'acqua).
Se vuoi una maggiore sicurezza, aggiungi un peso di PIOMBO all'attaccatura catena/cima. Io a volte l'ho messo per ridurre il raggio di brandeggio ed avere comunque un sicuro ancoraggio. Un peso da 5 o 6 Kg (purchè sia PIOMBO!!!) corrisponde a raddoppiare la lunghezza della catena.
Sott'acqua, la differenza di peso tra ferro e piombo è notevole.
Fissato con un moschettone ad una maglia è rapido da raccogliere quando si salpa.
Ultimi suggerimenti (i più importanti):
- immergersi sempre a verificare l'ancora. La Bruce deve essere dritta e TUTTA sotto, non solo appoggiata di fianco. Si può appoggiare sul fianco solo su fondo roccioso (dove non può piantarsi) ma se gira il vento rischia di cavarsi.
- Tieni sempre acceso l'ecoscandaglio con l'allarme mentre dormi, se non fosse per quello, forse il Topkapi avrebbe già fatto una brutta fine, invece non ho mai toccato il fondo in vita mia.
Il più importante:
- Se proprio l'ancora non tiene... salpa. Un vento di burrasca a pochi metri dagli scogli è molto pericoloso, al largo non è nulla. Recupererai le ore di sonno il pomeriggio, dopo pranzo.
Non mi piacciono le ancora doppie o altre complicazioni. Qualunque ancoraggio può mollarci e quando capita bisogna partire in pochi secondi e senza esitazioni.
Addirittura io non dormo mai con il tender gonfio, voglio essere sempre pronto al peggio, cioè a partire in pochi secondi in condizioni meteo proibitive.
Mi studio sempre la rotta per prendere il largo alla cieca cioè col buio totale. Bussola ed ecoscandaglio funzionano anche col buio, ma le isole non si vedono.
Quando sei in baia e il vento comincia a fischiare tra le sartie, non farti spaventare, la barca oscillerà a dritta e a sinistra, al massimo di 30 - 40 gradi. Quando l'ancora ara, te ne accorgi perchè la barca si traversa (90 gradi al vento) prima di ritornare prua al vento.
Quando la barca si traversa al vento è sicuro che ha arato qualche metro.
Per le mie esperienze è inutile mettere a poppa un pezzo di vela per non far dondolare la barca. Quando il vento è pericoloso sul serio (40 nodi o più) la barca dondola pochissimo. Quindi se il dondolio di 30 - 40 gradi fa arare l'ancora, significa che non era piantata bene ed è meglio metterla bene prima che arrivino 40 nodi sul serio.
Non voglio spaventari, ma prevedendo il peggio, sei sicuro di riuscire.
Quest'anno ho fatto tutte le notti in baia (tranne una) e ho sempre dormito in tranquillità, con poco vento.
Buon Vento e buona permanenza in baia.
bARCa bIsBetiCa con cIURmA fAmEliCA: quotidianità di famiglie a vele spiegate. Il diario dei nostri "sogni in mezzo al mare"... tra letteratura di bassa lega, geografia pelosa, visioni mistiche, cheek to cheek, uccellini che cinguettano, cibo, musica e poesia.
"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)
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