urgesi chiarimenti! ...non dico che le due parole vengano correntemente scambiate l'un per l'altra (gravissimo), senz'altro però la lettura di discussioni online genera in me la certezza che nell'uso corrente dell'uno e/o dell'altro vi siano larghe zone d'ombra. su cui va immediatamente gettata un pò di sana luce di tecnica marinaresca..
Punto 1: di che si tratta.
i termini non sono affatto sinonimi, e al di là dell'assonanza indicano componenti dell'arte marinara distinti e separati!
La GRIPPIA è un cavo, tutto in cima o tutto in catena o anche misto, collegato al diamante dell'ancora.
Il GRIPPIALE è invece un gavitello, che può esserci o meno, e nel caso si trova legato alla grippia di cui sopra.
Fondamentale è comunque l'aspetto relativo alla "possibilità" della presenza del Grippiale, o meno: codesto gavitello può realizzarsi con qualsiasi mezzo galleggiante di dimensioni adatte (un piccolo parabordo piuttosto che un galleggiante da pesca, se non addirittura apposite boette in commercio con tanto di impressa la scritta ANCHOR, per dissuadere eventuali nuovi arrivati in baia da adoperarlo a loro volta come boa d'ormeggio!), tuttavia la sua presenza non è essenziale, nel senso che si può ugualmente far uso della Grippia, riportando piuttosto questa a bordo da prua, come descritto nella figura seguente.
Punto 2: uso, pro e contro.
Va detto subito che la Grippia si usa per godere del'impagabile vantaggio di garantire una rapida spedata dell'ancora in quelle condizioni di fondale laddove questa possa presumibilmente impigliarsi, caso emblematico i fondali di rocce multiformi (ed i peggiori sono quelli conformati con grossi massi): come dire, che in tutti i casi che codesto rischio si presenti in base all'esperienza dello skipper e la sua conoscenza dei luoghi, sarà utile la decisione da parte sua di predisporre la grippia già in fase di ancoraggio.
Questo è il primo e più importante, anche se non l'unico, vantaggio dell'uso della grippia che possa spingere lo skipper a richiederne l'impiego.
La manovra sarà quella classica consistente nel dar fondo fermandosi con il vento in prua, dopo avere preparato a bordo l'ancora principale appennellata fuori bordo sopra la superficie dell'acqua, e la grippia (cima o catena) ammanigliata al diamante dell'ancora principale e poi che faccia via in chiaro riportata a bordo, e abbisciata sempre in chiaro sulla prua, di fianco al pozzetto dell'ancora principale; si darà poi fondo, filando la grippia in anticipo se dotata di suo grippiale, piuttosto che filandola concordemente alla linea di ancoraggio principale se si adotta il sistema di rinviarla a sua volta a bordo.
Pro/contro del Grippiale: la boetta di segnalazione è assai intrigante, e indubbiamente molti skipper la usano anche per dar dimostrazione delle proprie arti marinaresche, ma in sè presenta una serie di inconvenienti non di poco conto. Prima di tutto in rade molto affollate rischia di invadere lo spazio di giro d'àncora altrui, e di per sè è poco cortese privare di spazio per l'altrui ancoraggio; in più, nell'eventualità di una salpata generale in emergenza, magari durante le ore notturne, la stessa boetta potrebbe non esser vista e finire aggrovigliata nelle eliche altrui, con le immaginabili conseguenze anche gravi, e tacendo delle relative responsabilità.
Nel caso opposto, invece, di stanca assoluta di vento, con le barche che inizino a girare sull'ancora non più in fase, lo stesso gavitello potrebbe urtare il proprio scafo o gli altri, e dar disturbo.
Sicuramente è comodo avere sempre l'indicazione visiva della posizione della propria ancora, anche a beneficio dei terzi, ma codesta manovra non deve essere abusata fino ad interferire con le manovre altrui: ciò per dire che il Grippiale va usato ("aggiunto") solo e soltanto quando è fondamentale segnalare la posizione della propria ancora, caso emblematico in certi porti sprovvisti di corpo morto in banchina, laddove il rischio di impiglio tra le linee di ancoraggio dei natanti in banchina è elevato, ed è anzi utile fornire a chi sopraggiunge la posizione esatta della propria linea già in acqua (è il caso questo, per esempio, di molti porti greci, dove l'impiglio tra le ancore delle barche in banchina è assai frequente, sgradevole tanto quanto pericoloso in presenza di traversia improvvisa).
E' evidente come in porto ciascuno scelga un calumo differente, e non è semplice da valutare a vista, dalla sola inclinazione della catena sugli altrui musoni, l'esatta posizione delle linee d'ancoraggio; in aggiunta si ricorda come nei porti la presenza di rifiuti sul fondo, prima di tutto vecchie ancore abbandonate, possa aumentare il rischi di impiglio, da risultare infine il sistema comodo per il successivo disincaglio.
In baia invece, laddove gli ormeggi sono pressoché paralleli al vento, è più semplice trovare indicazioni visuali sia delle posizioni delle linee d'ancoraggio già stese, che anche delle relative lunghezze. E' ovvio che in questo caso il grippiale di segnalazione può solo costituire un intralcio, senza considerare neppure la possibilità scortese che qualcuno possa adoperarlo di proposito per tenere a distanza le altre imbarcazioni alla fonda!
Il suggerimento di usare una grippia di lunghezza inferiore al fondale, da collocare il galleggiante ad un paio di metri dalla superficie dell'acqua per non dare intralcio ma essere ugualmente raggiunto con una facile apnea, è utile ma non trova il mio favore.
Ci sarebbe anche l'opzione 3, con il Grippiale adoperato per tenere la Grippia discosta dal fondo, e poi collegato alla prua dell'imbarcazione con una ulteriore sagoletta, di modo che non segnali la posizione dell'ancora ma eviti almeno che la Grippia possa attorcigliarsi con la linea d'ancoraggio, ma nuovamente la soluzione non mi piace per la sua eccessiva complessità (oltre che la confusione che può altrimenti ingenerare presso gli altri equipaggi in rada..)
Più comoda è la soluzione di rinviare la grippia a bordo: si manovra facilmente da prua, ed in caso di incidente o emergenza si manovra istantaneamente, e senza dover mettere in acqua il battellino; rimane peraltro un estremo rischio di accavallamento della linea di ancoraggio con la grippia, se questa è stata filata in eccesso, quindi i due cavi potrebbero aggrovigliarsi; sicuramente regolando la linea di ancoraggio anche la grippia va regolata di conseguenza, prima di tutto se non si vuole commettere il grossolano errore di veder ancorata la propria barca sulla grippia quando si fila più catena senza modificarne la lunghezza!
Esiste un unico caso "di scuola", dove la presenza del Grippiale risulta determinante, ed è quello dell'incaglio della propria linea di ancoraggio sotto quella di un'altra barca sopraggiunta, magari un grosso motor yacht: in questo caso con la Grippia riportata a bordo essa stessa si troverà sotto alla nuova pesante linea d'ancoraggio da essere inservibile, salvo un tuffo in apnea in acque basse che risolva la situazione, mentre con il galleggiante a debita distanza il cavo collegato al diamante dell'ancora sarà libero da inpicci ed una volta filata tutta la linea d'ancoraggio principale per occhio, si potrà recuperare tutto a bordo passando sotto la linea d'ancoraggio soprastante, agendo a partire dall'estremità della Grippia collegata alla boetta e facendo scivolare tutto quanto sul fondo. E' evidente comunque, che questo caso è probabile che accada solo in porto, per ribadire come già detto l'opportunità e l'utilità dell'uso del Grippiale in porto, molto meno in baia.
In realtà, il Grippiale è a sua volta utile a segnalare la propria linea di ancoraggio abbandonata sul fondo, in condizioni di fuga repentina che avesse richiesto di filare tutto quanto per occhio, quindi per un futuro recupero di linea d'ancoraggio ed àncora: fermo restando, però, che in quelle condizioni il galleggiante di segnalazione si può anche aggiungere alla Grippia riportata a bordo, un attimo prima di "tagliare la corda".
Dulcis in fundo due piccole dritte, di carattere "operativo".
1) che fare di fronte ad un incaglio della propria ancora laddove questa non era dotata di grippia?
..diciamo che la grippia, sistema comunque classico per spedare un'àncora incattivita, si può improvvisare come "volante", inventandosi un cappio di cima intorno alla propria catena quindi recuperandone quanto più possibile di modo che la barca si trovi quasi a piombo con l’ancora, e poi aiutandosi con un peso di piombo (basta uno di quelli da sub), si fa scendere il cappio lungo la catena fino sul fondo. L'obbiettivo è di far scorrere il cappio lungo tutto il fuso dell’ancora fino ad approssimarsi al diamante e per questo ci si può aiutare con il battellino spostandosi dalla parte opposta alla barca e tirando, quindi si userà infine il cavo come una normale grippia per tentare di spedare l'ancora impigliata.
2) si tenga sempre presente che la Grippia può esser potenzialmente anche adoperata per rinforzare il proprio ancoraggio con un Pennello ("appennellaggio")
Il Pennello è infatti, per definizione, un secondo ancorotto che mediante una cima o catena preventivamente legata al diamante dell’ancora principale (per l'appunto la grippia), vi viene ammanigliato per cicala ed affondato a mare in modo che concorra con l’ancora stessa alla presa e quindi tenuta sul fondale. Raramente si prevede subito la manovra, dando fondo prima al pennello poi all'ancora principale, perché significa che le condizioni meteomar sono avverse e forse era meglio riparare in un ridosso più sicuro se non in porto (in questo caso, il pennello ammanigliato alla grippia sarà posizionato sopravento all'ancora principale, entrando in forza quando questa inizia ad arare); ma invece, se si vuole aggiungere il pennello successivamente, servendosi del battellino di servizio, si recupererà il grippiale, liberando la grippia e le si annoda il pennello con un nodo di ancorotto, quindi si andrà poi a dare fondo al pennello nel punto prescelto sopravento all'ancora principale.
(in questo caso sarebbe sempre bene eseguire la manovra con una grippia di lunghezza superiore alla batimetrica del luogo di ancoraggio, allo scopo di evitare di sostenere, a mano o col barbotin, il peso di due ancore quando si dovrà salpare, e in modo che si potrà recuperare l’ancora principale a bordo mentre il pennello giace ancora sul fondo)
Buone Grippie a Tutti!
bARCa bIsBetiCa con cIURmA fAmEliCA: quotidianità di famiglie a vele spiegate. Il diario dei nostri "sogni in mezzo al mare"... tra letteratura di bassa lega, geografia pelosa, visioni mistiche, cheek to cheek, uccellini che cinguettano, cibo, musica e poesia.
"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)
martedì 29 dicembre 2009
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