Stiamo portando avanti anche noi la famosa procedura di passaggio alla bandiera belga, di cui è tanto parlare in giro.. vediamo di fare un pò d'ordine e chiarir(ci) le idee!(ovviamente apertissimi a precisazioni e feedback da chi ne sa di più di noi!!! .....Ringraziamento anticipato va all'amico Pino Pollera per l'attenta lettura e revisione della bozza, alla luce della sua consolidata esperienza "in materia")
bandiera Belga, istruzioni per l'uso...prima di tutto il link di due agenzie che fanno la pratica
a pagamento;
- la prima è italiana:
http://www.seacily.eu/it/Bandiera_Belga.htmlnel sito spiega tutto bene in italiano ma faccio presente che non li conosco!
(il costo del disbrigo pratica con questa agenzia si aggira sui 500/700 euro.......)
- la seconda è invece belga:
http://www.pavillon-belge.com/procedure_immatriculation_pavillon_belge.htmle questa è molto efficiente ed affidabile, già testata da amici, il sito è molto ricco di informazioni e chiarisce molto bene tutti gli adempimenti.. (il costo del disbrigo pratica con questa agenzia si aggira sui 300/400 euro.......)
Se invece si vuole risparmiare e fare tutto da sè, come abbiamo fatto (stiamo facendo!) noi, senza difficoltà alcuna che non superi le normali faccende burocratiche di tutti i giorni, ci si rivolge direttamente al
Ministero della navigazione belga, e questo è il sito governativo di riferimento:
http://www.mobilit.fgov.be/Dalla pagina bisogna andare nella sezione "
Eau" e poi aprire una serie di pagine (
lettre de pavillon è ciò che interessa...) in cui vengono fornite tutte le informazioni necessarie:
a sinistra clicca su Eau,
poi su Navigation de plaisance clicchi su Formulaires de demande,
su Bateau clicchi su Lettre de pavillon,
in basso clicchi su Demande de lettre de pavillon
(comunque si trova anche un opuscolo scaricabile dove c'è tutto quanto relativo al Diporto nautico, spiegato chiaramente benché in francese:
http://www.mobilit.fgov.be/data/aqua/FR_plaisure_vademecum.pdf )
L'
iter è poi il seguente:
-richiesta, alla Capitaneria di competenza, della
dismissione di bandiera (IN ITALIA generalmente ci vogliono circa
due mesi perchè, tra i vari controlli, verificano anche se sei in regola con il versamento dei contributi di eventuali marinai dipendenti... a noi la CP di Ravenna tradizionalmente molto efficiente, nei mesi invernali di minor carico di lavoro ci ha impiegato circa 30 giorni per formalizzare la risposta per posta raccomandata e chiudere la partita..)
con la precisazione che:
-
per le imbarcazioni immatricolate la Capitaneria rilascia prima un
"nulla osta" alla dismissione, poi solo in seguito, ottenuta la "lettre" Belga si ritorna da loro e viene perfezionata la radiazione.. questo perché non si può avere un periodo in cui l'imbarcazione non risulti iscritta in nessun registro, evidentemente!
- diversamente
per i "natanti immatricolati", come è stato nel caso del Topkapi, è lecito chiedere direttamente la
dismissione di bandiera e
radiazione dai registri, e procedere quindi direttamente all'iscrizione presso il registro belga senza passi intermedi, nè ripresa successiva della pratica.
La domanda che noi abbiamo compilato, contenente anche le istruzioni per la compilazione e la documentazione da allegare (2 marche da bollo da euro 14,62 ; ricevuta versamento di euro 20 su cc. postale ; fotocopia documenti di riconoscimento ; busta preaffrancata per la risposta ; e chi più ne ha più ne metta!!!), si scarica direttamente dal sito della Guardia Costiera a questo
linkUna volta ricevuto dalla Cp la risposta con il "nulla osta", o comunque quando si è entrato in possesso della certificazione della "cancellazione dal RID", si può procedere con l'iscrizione in Belgio e perciò vanno preparati:
-
certificato di cittadinanza del/dei proprietari
-
certificato di residenza del/dei proprietari
(e meglio non limitarsi alla semplice autocertificazione, ovviamente valida in campo nazionale, ma piuttosto spedire certificati emessi presso l'Anagrafe comunale, onde evitare incomprensioni con qualche funzionario belga più zelante del dovuto..)
-
documento di identità relativi (questi anche in fotocopia)
-
atto di proprietà dell'unità, cioè il contratto di compravendita (anche in fotocopia)
-il
nulla osta alla dismissione/cancellazione dal RID di cui sopra (documento in originale)
.............e per tutti questi documenti i belgi vogliono che li si presenti
anche tradotti in francese (oppure fiammingo, ma noi abbiamo preferito di no!), benché in carta semplice e senza alcuna "certificazione" della traduzione, basta insomma anche una traduzione sommaria con l'aiuto degli "
strumenti linguistici di Google", senza molta formalità a livelli che che ci risulta qualcuno non li ha tradotti nemmeno e la pratica gli è andata avanti lo stesso fino a conclusione!
-a parte il documento fondamentale da spedire che è poi il seguente, e che corrisponde appunto all'
istanza di iscrizione: dal sito del Ministero più su già indicato si scarica la domanda di "pavillon", e
attivando le macro di Office viene subito attribuito alla paginetta in formato Doc di MsWord un numero di pratica.. che è univoco.
Vanno compilati tutti i dati richiesti nel modulo quindi spediti tutti questi documenti, -e tutti in carta SEMPLICE!- al Ministero o all'agenzia, per posta ordinaria evidentemente, e senza marche da bollo o porcherie varie! (magari meglio una raccomandata.. per esser più sicuri, ma non serve spendere decine di euro per un corriere espresso internazionale, questo sia ben chiaro!)
Gli indirizzi a cui spedire sono 5 possibili ma quello principale di riferimento è il seguente:
Service public fédéral Mobilité et Transports, Transport maritime, City Atrium, Rue du Progrès 56, 1210 Bruxelles(e per ogni dubbio non si esiti a chiamare al numero di tél. 02 277 31 11 ...perché star sicuri che risponderà alla cornetta un cortese e specialmente competente -benché "francofono"- addetto alle relazioni con il pubblico!)
In aggiunta le autorità belghe richiedono il versamento della somma di (appena)
50 euro, per lo svolgimento di tutte le pratiche amministrative: il versamento si può effettuare anche per bonifico bancario internazionale, dalla banca presso cui si ha il proprio conto corrente d'appoggio alle coordinate seguenti (
IBAN : BE18 6792 0058 3165 - BIC: PCHQBEBB), ed è preferibile effettuarlo in anticipo ed allegare una copia della ricevuta di versamento all'incartamento da spedire a Bruxelles, comunque con la
causale "lettre de pavillon" più il numero che viene assegnato al momento della compilazione del modulo di cui sopra.
NB.
(facendo la pratica con agenzia serve anche:
-
procura all'agenzia per rappresentarti nelle procedure)
Dopo una settimana (agenzia) o 20gg circa (Ministero) arriva la tanto agognata "Lettre de Pavillon" e si è a posto nel senso che si è già "iscritti": siamo diventati BELGI! (e chi ha fatto la pratica per un'inbarcazione dovrà nuovamente rivolgersi alla propria Cp per notificar loro il cambio di bandiera e procedere alla cancellazione definitiva dal RiD)
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...
dopo circa un mese poi arriverà dal Dipartimento marittimo Belga l'avviso per fare il versamento della
tassa relativa alla propria barca, se di qualsiasi lunghezza purché superiore a 7,50 ft, dal momento che in Belgio esiste una tassa sul rilascio della bandiera che si chiama
"TMC-Taxe sur la Mise en Circulation", che si paga una sola volta, ma per tutelare la "piccola nautica" con l'obbligo previsto in Belgio di immatricolazione per ogni natante superiore a 2,50m, questa tassa viene calcolata anche e specialmente
in base all'età:
- a partire dalla somma di
2.478,00 euro per una barca appena varata,
- la somma si andrà a ridurre del 10% per ogni anno di età della barca, secondo la tabella di calcolo già sviluppata e visibile a questo
link - con un
minimo inderogabile di soglia per i natanti di oltre 10 anni di vita, pari a 61,50 euro.
(evidentemente la convenienza di battere bandiera belga è moooolto relativa per chi possiede un mezzo fresco di varo, ma ciascuno decida per sè quel che meglio crede!)
Ulteriore -unica- altra fonte di spesa è quella corrispondente al costo del rinnovo quinquennale della "lettre de pavillon", al costo fisso di
98,00 euro, e questo vale per qualsiasi natante di ogni lunghezza ed età.
Piccolo inciso: dai belgi viene assegnato un
numero di targa, ma non c'è alcun obbligo di esporlo sulla barca come il numero di iscrizione al RID italiano, salvo invece sarebbe dovuto per esser veramente precisi, aggiungere sotto al nome della propria barca sulla poppa, anche l'
indicazione del Porto di Stazionamento come dichiarato nell'istanza di iscrizione.
Mentre quanto agli adempimenti "quotidiani", e qui si viene al bello, valga:
1) le
dotazioni di sicurezza sono a completa discrezione di skipper, che decide sotto la propria responsabilità di imbarcare quelle che ritiene più opportune secondo le condizioni meteomar, il proprio equipaggio, la navigazione che si appresta ad effettuare (niente stranezze italiote tipo "zattera costiera" o salvagenti che improvvisamente non galleggiano più e sono da sostituire con altrettanti nuovi di zecca da 150N di spinta!
..e chi ha orecchie per intendere, intenda..)
2) quanto alla
patente nautica dello skipper, per questa rimane vigente quanto regolato in termini di obbligatorietà o meno, dalla Normativa Italiana sul Diporto nautico, in ragione del fatto che la necessità di avere o meno l'Abilitazione alla conduzione del tal mezzo nautico *prescinde* dalla bandiera che il natante batte, bensì *segue* la cittadinanza dello skipper, assoggettandolo alle leggi del suo Stato originario e di appartenenza.
Nb. questo passaggio è molto dibattuto, anche perché qualche CP non ha nemmeno le idee molto chiare in merito, ma l'interpretazione "letterale" del Codice del Diporto appare in tal senso pressoché chiara, e la "patente" rimane ineludibile! Non si creda cioè di appiccicare la bandiera belga al proprio 13 metri per portarlo in giro senza patente nautica: attenzione!
A parte questi aspetti, di bassa "quotidianità" (ma anche no, visto che si tratta anche di risparmiare un bel pò di dindini..), mi permetterei di far notare i VERI
VANTAGGI di questa operazione:
1) per i
natanti sostanzialmente la possibilità di navigare anche
oltre le 12 miglia, e di avere specialmente un regolare
titolo (la lettre de pavillon appunto) da far valere sui terzi alla stregua di una "vecchia" immatricolazione al RiD italiano;
2) fine di tutti gli obblighi di
revisione periodica, di Licenza di Navigazione (il famoso "Rina quinquennale") e di zattere varie (3 anni per la "zattera oltre", ridotti a due anni per quella "costiera")
I
Costi sono invece quelli già elencati.. niente di trascendentale nè di complicato!
Ultimo passo da compiere, infine, è quello relativo al rilascio della
licenza per il vhf che non viene data contestualmente alla attribuzione di bandiera, semplicemente perché se ne occupa un diverso Ministero belga che a sua volta richiede come contorno alla domanda di rilasio della licenza una copia in allegato della "lettre de pavillon"; ma nessuna paura, quindi, perché la pratica si farà in seguito e nuovamente senza particolari difficoltà, bensì solo andando al link seguente
http://www.ibpt.be/fr/466/ShowContent/1613/Demande_d_autorisation/Demande_d_autorisation.aspxpoi cliccare su "formulair ad hoc" e scaricare il modulo di richiesta.
Nulla o quasi nulla cambia, infine, relativamente alla
copertura assicurativa Responsabilità Civile (obbligatoria per naviglio con motore, ausiliario o meno), salvo che:
- se in origine trattavasi di "natante", non immatricolato dunque, evidentemente la polizza RC risultava intestata al motore entro o fuori bordo, per il tramite della sua "dichiarazione di potenza" (piuttosto che "certificato d'uso del motore", per il propulsori più anziani), e nulla cambierà con la nuova iscrizione ai registri belgi,e la polizza può essere mantenuta tal quale;
- trattandosi in origine invece di "unità immatricolata", il suo indentificativo in polizza era evidentemente la "targa", cioè il numero di iscrizione al RiD, che conseguentemente alla cancellazione dai registri italiani è di fatto scomparso, e va sostituito nell'intestazione della polizza con il nuovo identificativo facente capo al registro del naviglio con bandiera belga; andrà dunque effettuata una visita presso la propria compagnia assicurativa, per una semplice modifica dell'intestazione in maniera che l'unità assicurata sia correttamente individuata, onde evitare prima di tutto sicuri problemi in conseguenza di un sinistro, al peggio la mancata copertura assicurativa.
Tutto sempre molto informale, deregolato, easy and free... la burocrazia e la carte bollate sono rimaste probabilmente solo una depravazione tutta italiota, a parte ovviamente qualche altra "democrazia delle banane" sparsa per il Terzo Mondo...
classico, quando viene da sud. che mi trovo con il Topkapi imbiancato e la macchina (ancora) no!
meno male che ieri sono andato a cambiare l'acqua alle olive... uff.
però che dù maroni. (quasi meglio che non ho scattato foto ieri, avrei rosicato ancora di più oggi..)