"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)

martedì 22 settembre 2009

le ferie di Charlie2 (..segue..)

15/7 - GIORNO VENTOTTO - Olib - Silba - Slatinica (Olib)
(12 miglia, 1h. vela + 1h. motore)

Dedichiamo la mattina alle solite pratiche di prepartenza, carico d'acqua e bucato specialmente, poi ci muoviamo diretti a Silba: la posta di Olib non ha ancora installato e funzionante il pos/atm per il prelievo di contante in valuta locale e noi ne siamo a corto. Arrivati al porto orientale di Silba mi sgancio velocemente a terra in tender con l'intenzione nel frattempo anche di far un pò di spesa di prodotti freschi, in particolare la frutta e verdura dell'ottima bancarella collocata sul sagrato della chiesa, dove eravamo già passati a far acquisti la prima volta con Miran e famiglia, e trovandoci molto bene. Stavolta però, oltre alla solita signora gentile, corporuta e con chioma boccolosa, c'è anche una giovane ragazzetta, dalle linee filiformi e fanciullesche che (probabilmente ninfomane!), tenta in tutti i modi di sedurmi, con ammiccamenti affatto equivocabili che non sfuggono nemmeno alla signora boccoluta ed ad un altra vecchiotta, presumo una cliente avventrice. Anzi.. vedo che la provocante ragazzetta non esita a commentare le proprie performance in lingua locale con la titolare della bancarella.. che dire? l'ormone subisce ed incassa, lei è giovane io un vecchio babbione a confronto, ma per fortuna degli eventi lei ha i baffi ed io pure, ed allora prendo pomodori, insalata ed albicocche, e faccio buon viso a cattivo gioco pagando qualche decina di kune ed alzando rapidamente i tacchi, e con la sola incertezza clamorosa di tornare indietro per aver chiedere delle *banane* che avevo dimenticato! Altro spettacolino, altro conto da pagare -ma per le banane ne è valsa la pena- poi veramente prendo a gambe levate la strada dell'ufficio postale!
Una volta ripresa la barca che avevo lasciato ad uno dei gavitelli fuori dal molo, ancora con gli ormoni in subbuglio, blocco il tender tiro su la scaletta metto in moto e piazzo la prua in rotta per la punta nord di Olib, diretti a Slatinica, con il vento che fa leggero capolino alle nostre spalle ma non basta ed alla fine è ancora altro gasolio regalato ai pesci;il caldo oltretutto è spaventoso quest'oggi ed arrivo letteralmente cotto, in più poco prima di entrare in baia il motore si ferma senza più gasolio in serbatoio, ed una volta vuotato dentro le ultime "4 dita" del fondo della tanica non solo mi tocca effettuare uno spurgo volante, ma in più dovrò già iniziare con le preghiere al Dio del vento per l'indomani ed i giorni a seguire, che ci porti al più vicino distributore a fare rifornimento.
Dopo un bel bagno rigenerante in baia a Slatinica, paghiamo al gentile ragazzetto investito delle riscossioni le 90 kune dovute (sarebbero 50, per il "mezzo biglietto" previsto per la sosta diurna esclusivamente balneare, e non facciamo i furbi!) poi consumiamo per pranzo l'insalata di riso già pronta dal matitno ed anche le ultime rimanenze di prosciutto dalmata comperato a Murter, infine mi concedo il relax più assoluto che l'ombra del tendalino in pozzetto può darmi: ho persino il tempo di scrivere il diario di bordo degli ultimi 3 giorni! (sebbene con Francesco che mi dorme indosso).
"I Love Olib", come sta scritto ovunque a terra, su adesivi e magliette degli esercizi pubblici e commerciali dell'isola.

Miglia percorse 12 (totali 366)

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