"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?" (Joseph Conrad)

martedì 1 settembre 2009

le ferie di Charlie2 (..segue..)

6/7 - GIORNO DICIANNOVE - Scardona, fermi per gita alle cascate
Ci svegliamo alla buon'ora e subito ci mettiamo al lavoro dopo il caffelatte: c'è da portare la barca in porto e lo facciamo di gran fretta con il timore che i posti liberi alla sera prima in banchina comunale vadano occupati, però siamo tempestivi nel beccare ancora disponibile il migliore, proprio di fronte alla piazza, con colonnina di acqua e corrente davanti. Saranno 26 kune per metro ft (234kn per noi), quindi come a Prvic ma qui almeno con assistenza all'ormeggio e luce h24. I bagni non ci sono ma si possono sfruttare quelli del marina ACI sempre aperti, benché lontani, oppure durante le ore diurne quelli pubblici cittadini collocati nei pressi della chiesa, a 4 kn e decentemente puliti. A proposito di marina Aci, prego sottolineare che il marinaro al nostro apparire all'ingresso dell'area portuale ci ha prontamente fischiato per attirare la nostra attenzione e la nostra prua verso le sue carissime trappe, ma noi l'abbiamo cordialmente ignorato, e nonostante un'ulteriore fischiettata ce ne siamo infischiati a nostra volta infilandoci di poppa sulla banchina di fronte!
Mettiamo giù la passerella e dopo aver collegato la 220v per lasciare in ricarica le batterie di bordo ci siamo precipitati verso l'imbarcadero, peraltro distante pochi passi, e così è iniziata la nostra giornata di turisti terricoli, con la gita d'ordinanza alle cascate del Cherca (99kn a persona l'ingresso al parco, compreso di "passaggio ponte" con il traghetto, una corsa ogni mezz'ora nei due sensi).
Bella la navigazione con il barcone dei ranger ma speciamente è stato piacevole una volta arrivati a destinazione sotto un sole caldissimo sguazzare nelle pozze di acqua gelida, ammirando da vicino lo spettacolo delle cascate; ancora più interessante la passeggiata a mezza costa che conduce sino in cima al salto di acqua, laddove il fiume crea uno splendido scenario di giochi d'acqua, stagni e laghetti, il tutto in mezzo ad una rigogliosa vegetazione emergente direttamente dalle acque, per non dire del piccolo museo etnografico, del mulino ancora funzionante e dei numerosi spazi predisposta per la sosta. Molto bello, insomma, e davvero ben organizzato.
Restiamo alle cascate fino al pomeriggio poi riprendiamo il traghetto di ritorno per le 16.30; per la cena, dopo numerose telefonate la gran parte senza esito, riusciamo ad ottenere un appuntamento definitivo per la peka serale alla konoba Toni, ma con risultati infine discreti, dato che per 404kn in tre persone, abbiamo ricevuto due "peche" di carne ed una grigliata mista buone come qualità ma sinceramente ridotte quanto a dimensioni. Non solo non c'è stato verso di ottenere la peka di polipo, ma in più le due porzioni di peka mista di carne mi sono sembrate parecchio ridotte rispetto alla metà della classica peka per 4..... ma i bimbi sono belli cotti e non resta che approfittarne: dopo il bicchierino di pelincovac d'ordinanza si torna in fretta a bordo, e la stanchezza non prende subito il sopravvento solo per colpa dell'allegria che regna sulla barca di fianco (chitarro-muniti) e presso l'osteria dall'altro lato della strada.. e mi toccherà attendere che gli effluvii dell'alcol altrui siano tutti evaporati in musica, per guadagnare anche io la meritata cuccetta. A nanna!
Miglia percorse ZERO (patacca)





























1 commento:

  1. Guarda che sole!!! Avete avuto troppo culo quest'anno!!! Grrrr!!! :-)))))))

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