Ci aspetta la classicissima traversata Cittanova-Caorle: la sveglia è puntata per le 0500, anzi le sveglie che data l’ora ne punto anche una seconda di rinforzo per le 0510, per andar a far uscita in Poljicia in tutta fretta e prenderci un po’ di brezza della notte.
In effetti siamo i primi a mollare gli ormeggi, è ancora buio ma purtroppo per noi il poliziotto nel gabbiotto nun ce sta: dorme? Scappato per un bisogno fisiologico improvviso? Assente ingiustificato? Sbuffo un po’ perché “adoro i piani ben riusciti” e non è il massimo svegliarsi alla buon ora e poi perdere 30 primi abbondanti trotterellando sul molo dogana che è quasi ancora notte, poi quando decido di lasciargli sotto la porta la crew list con un post-it di saluti attaccato sopra salta fuori il buon poncharello, proveniente da non si sa bene dove.
Timbro, firma, adios Hrvatska.
Usciamo in tutta fretta mentre un altro paio di barche mollano le cime dalla diga e ci mettiamo in mare decisi di regalarci l’ultimo straccino di brezza che la notte ci concede: faremo una bella oretta di vela con il vento al giardinetto, giusto per consumare in tutta calma una buona colazione nella luce dell’ultima alba gustata a bordo.
Non manco di filare in mare una lenza ma la ritiro senza artificiale dopo il tentativo inconsulto di allamare un peschereccio che taglia la nostra scia (o forse eravamo noi che tagliavamo la sua rotta?) Resta che avevamo la precedenza ma prendersela –taglio io, taglia tu- ha significato tagliare la lenza. Esperienza croata pessima per quanto riguarda le catture ittiche.. segnamo zero grammi di pesce salpato a bordo.
Diamo motore quando il sole è già cresciuto e senza vento procediamo veloci dritti verso la meta, bocca di porto di Caorle; ne approfittiamo piuttosto per rassettare e pulire la barca: mi dedico a vere e proprie pulizie di stagione, che sembravo la più indaffarata casalinga di Voghera a metter fuori i cuscini e batterli e dare aspirapolvere in ogni pertugio, poi tocca la cucina a Stefano ed il bagno ad Alfonso (ma poi la sentina, lavoro da speleologo, nuovamente a me).
Ci fermiamo solo per un bagno in alto mare, tanto per rinfrescare l’ascella, poi per un’altra sosta non prevista causa avaria non prevista nemmeno lei: il mio classico sesto senso mi dice con la solita vocina che non apro il vano motore da troppo tempo… apro, controllo e subito ordino di spegnere tutto, ferma tutto, motori stooooooooop.
Gli occhi mi cadono subito su un filetto femmina da cui manca qualcosa: un manicotto metallico, a sua volta debbo ritenere filettato, e che alla sua sommità “accoglieva” il tappo di rabbocco dell’olio. Prima c’era adesso non c’è più! Mistero.. in effetti guardo giù ed in fondo alla sentina trovo il manicotto suddetto, e pure il tappo poco più in là (e più in fondo), a sua volta pure lui svitato! Possono svitarsi due filetti profondi almeno 3cm l’uno
Riavvito il tutto, rabbocco l’olio che nel frattempo era schizzato ovunque, pulisco il motore che torna al colore originale blu metallizzato, rimettiamo in moto, diamo gas, il motore sale su di giri, mettiamo in rotta la prua, scrutiamo l’orizzonte e.. e.. e.. siamo già davanti alle bocche di porto. FINE
Miglia percorse 39 (miglia totali 466)
Ps. Un saluto a Giorgio Balich da cui ho tratto l’ottimo sistema di inserire giorno per giorno il numero delle miglia percorse in giornata ed il dato progressivo, ma specificando che essendo io un giovanotto alle prime armi, c’erano giorni che segnavo a sera il migliaggio, e giorni che pigramente lo dimenticavo, al che mi è toccato ricostruire tutto su google earth al rientro, e con il dovuto scotto quanto ad approssimazione! ..in effetti le miglia navigate hanno superato le 500, il log mi pare segnasse 511, ma capire dove fossero le miglia mancanti e ricostruire il tutto è impresa impossibile.. (chissà: forse in qualcuna delle navigazioni effettuate bordeggiando, dato che quando abbiamo trovato vento è stato pressoché sempre in prua?) La prossima crociera prometto d’esser più preciso.. promessa di marinaio.
di seguito le foto scattate ed offerte dal TANUKJ con i saluti di tutto l'equipaggio
allora fai il bravo fino in fondo... insieme alle miglia segna giorno per giorno anche la pressione atmosferica che così leggendo i tuoi bei racconti impariamo anche qualcosa sul meteo :-)
RispondiEliminaquello mai!
RispondiEliminae che vuoi che ti riveli tutti i segreti del mestiere in una volta sola??? ..non ci crederai ma sullo stesso "taccuino del comandante" ci sono alcuni di quei dati, ma li sono rimasti scritti, segretati.. eheh
..leggere i messaggi del cielo.. si dice! ;-)
ps.
il prossimo giro ti invito a bordo
vengo a rubartelo di notte, il taccuino, tanto so dove tieni la barca :-)
RispondiEliminasabato scorso ero fuori a Caorle.
c'era tutto il mondo in mare, uno spettacolo per gli occhi e per il cuore :-)
ma no!
RispondiEliminasabato? sicuro sergio?
forse allenamenti per la regata di domenica, che ero invitato a tirare corde a bordo di un Firstone 45 piedi appena arrivato in darsena nuovo di pacca ed invece me ne sono rimasto a casa a stirare panni..
troppa vela in crociera, troppa.. ;)
comunque ti aspetto
d
sicuro, sabato 30, usciti alle 15 rientrati alle 19
RispondiEliminadopo aver consumato tutto ilvento che c'era :-)
ah, che bello...
RispondiEliminame lo sono davvero gustato il tuo diario di bordo...
peccato che sia finito insieme alla vacanza..
grazie filibusti.. ma meglio cambiamo discorso adesso... VABENEEEEEEEE?? :D
RispondiEliminaper esempio: se passate da Caorle fatevi vivi!
per mistro:
ma tu stai a Jesolo!!!
che ci facevi sabato a Caorle???
e soprattutto che ci facevi a mia insaputa???
non vorrei che mischiassimo Jesolo con Caorle.. sai com'è.. :-DD
Sabato a Caorle sono uscito col Dufour 385 di un amico.
RispondiEliminaLui e' al Marina 4.
Sabato a Caorle eravamo fuori anche noi, c'erano davvero tutti in mare, una bellissima giornata!
RispondiEliminaUno dei diari più simpatici e coinvolgenti che abbia mai letto. A bordo eravate pochi... ma vi sarete anche divertiti come pochi!
RispondiEliminaLe foto non sono male, ma puoi sicuramente fare di meglio (non lo dico per fare il professore, anche io sono alle prime armi) e senza bisogno di spendere una lira in attrezzatura. Il primo consiglio che mi viene: cura di più le inquadrature, l'orizzonte non dovrebbe MAI stare a metà foto (almeno come regola generale) e DEVE essere orizzontale o volutamente storto, più di 30 gradi: un orizzonte a 7 gradi è palesemente un errore (ma in questo caso te la sei cavata egregiamente, quasi tutte dritte!).
Poi devi decidere a cosa dare più importanza, se al cielo (e allora porti l'orizzonte in basso, a circa 2/3 o 3/4 della foto) o al mare (viceversa). Poi evita di tagliare le persone nei ritratti... un primo piano è gradevole, un piano americano (alla vita) così come le gambe tagliate, disturbano un po' (in my opinion). Stessa regola vale per vele e alberi (anche se talvolta è difficile fare entrare tutto in una foto). La foto della MAXI bitta è validissima e trasmette l'idea che descrivi, del Topkapi imbrigliato. Simpaticissimi i video ;-)
Spero tu accetti le mie critiche costruttive, e spero di riceverne altrettante da te, magari una volta che saremo a bordo insieme!
Buon Vento, Gabri
urca che commento Gabri!!! :)
RispondiEliminagrazie dei tanti complimenti e grazie anche di tutti i consigli che mi dai per le riprese.. però spero anche io che vieni a trovarmi a bordo e facciamo assieme qualche prova!
(e dire che c'è mancato poco che ci stavi tu al posto dello Stefano eh? l'anno prossimo.. non disperiamo!)
ciao e buon vento anche a te
d